Calcio
MILAN - Piatek: "Voglio arrivare a valere 70 milioni"
18.11.2019 17:07 di Napoli Magazine

Il trasferimento al Milan "è successo così in fretta che non mi sono nemmeno reso conto di quanto fosse grande. Ero concentrato sul lavoro, nel calcio devi sempre stabilire nuovi obiettivi. Ora ho un costo di 38 milioni e voglio fare di tutto per valerne 60-70 la prossima volta che cambierò club. Mi impegnerò per questo. Sono solo all'inizio della mia carriera". E' l'auspicio dell'attaccante rossonero Krzysztof Piatek all'emittente polacca Tvp Sport. "Mi guardo allo specchio e cerco le responsabilità dentro di me - ha spiegato il centravanti ceduto un anno fa dal Genoa al Milan -. C'erano troppe turbolenze nel club e i giocatori questo lo avvertono. All'inizio, come squadra, non abbiamo creato opportunità e l'attaccante vive dei passaggi che riceve. Ora stiamo migliorando ed è solo una questione di tempo prima che io torni a sparare di nuovo. Per i giornalisti italiani un giorno sei il Papa del calcio e un altro il peggiore fra i giocatori. Lo accetto, ma le prime pagine dei giornali non mi toccano".

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MILAN - Piatek: "Voglio arrivare a valere 70 milioni"

di Napoli Magazine

18/11/2024 - 17:07

Il trasferimento al Milan "è successo così in fretta che non mi sono nemmeno reso conto di quanto fosse grande. Ero concentrato sul lavoro, nel calcio devi sempre stabilire nuovi obiettivi. Ora ho un costo di 38 milioni e voglio fare di tutto per valerne 60-70 la prossima volta che cambierò club. Mi impegnerò per questo. Sono solo all'inizio della mia carriera". E' l'auspicio dell'attaccante rossonero Krzysztof Piatek all'emittente polacca Tvp Sport. "Mi guardo allo specchio e cerco le responsabilità dentro di me - ha spiegato il centravanti ceduto un anno fa dal Genoa al Milan -. C'erano troppe turbolenze nel club e i giocatori questo lo avvertono. All'inizio, come squadra, non abbiamo creato opportunità e l'attaccante vive dei passaggi che riceve. Ora stiamo migliorando ed è solo una questione di tempo prima che io torni a sparare di nuovo. Per i giornalisti italiani un giorno sei il Papa del calcio e un altro il peggiore fra i giocatori. Lo accetto, ma le prime pagine dei giornali non mi toccano".