L'impatto di Adrien Rabiot con la maglia del Milan è stato subito importante. Arrivato nelle ultime ore di mercato dal Marsiglia, voluto fortemente da Massimiliano Allegri che lo aveva già avuto alla Juventus, il centrocampista francese si è preso il ruolo da titolare in mezzo al campo portando fisicità e leadership. Dote, quest'ultima, che sta provando ad esercitare anche a parole: "Giocare nel Milan dopo cinque anni passati alla Juventus non è banale, ma c'è tanta passione e ambizione. Abbiamo le qualità per lottare per lo scudetto e Allegri mi ha voluto perché sa che posso trasmettere la mia esperienza ai più giovani, dando il massimo in allenamento come in partita".
La voglia di vincere di Rabiot è sempre ai massimi livelli, come quella di Maignan e Modric: "Per me è un'ispirazione, di sicuro ha una grande passione che è ciò che muove tutto. Lui è felice di allenarsi al massimo e giocare, ma non sono sorpreso altrimenti non sarebbe a questi livelli a 40 anni. Fa ancora cose non scontate". Nel mese abbondante a Milanello però il francese ha potuto conoscere Rafael Leao, finito già nel mirino della critica dopo gli spezzoni contro Napoli e Juventus che non hanno convinto per atteggiamento: "So che è un argomento di cui si parla molto - ha commentato il centrocampista alla Gazzetta dello Sport -. Ha grandi potenzialità, ma a 26 anni non sei più giovane e non ha tempo da perdere. Leao deve chiedersi dove vuole arrivare o se si accontenta così, che per noi sarebbe un peccato. Magari non ha la voglia o la passione di un Modric. Allegri sa trarre il meglio dai giocatori, per Rafa è l'occasione giusta".
E questa capacità di cui parla il francese il tecnico l'ha dimostrata anche in spogliatoio nell'immediato post partita dello Stadium, quando alla presenza di tutta la squadra c'è stato un confronto piuttosto vivace tra Allegri e il suo numero 10. Max, da corto muso a muso duro, dopo aver ordinato "Ora nello spogliatoio non fiata nessuno", ha rimproverato il portoghese per l'atteggiamento con cui è entrato in campo e gli ha detto chiaramente che da lui vuole maggiore concentrazione sulla partita, non solo sotto porta, ma anche riguardo ai compiti e ai movimenti che gli chiede di svolgere come prima punta.
Non si è trattato di un litigio o di una frattura, Allegri ha scelto un trattamento ruvido per provare a scuoterlo e a ottenere il massimo da lui e gli ha urlato davanti a tutti che se vuole essere un titolare di questa squadra, deve alzare il livello dell’intensità in campo. Poi Leao è partito per gli impegni con la sua nazionale, tornerà a Milanello non prima di mercoledì 15, e il tecnico e i suoi compagni sperano che torni con un atteggiamento del tutto diverso: "Per Rafa è l'occasione giusta".
di Napoli Magazine
08/10/2025 - 22:37
L'impatto di Adrien Rabiot con la maglia del Milan è stato subito importante. Arrivato nelle ultime ore di mercato dal Marsiglia, voluto fortemente da Massimiliano Allegri che lo aveva già avuto alla Juventus, il centrocampista francese si è preso il ruolo da titolare in mezzo al campo portando fisicità e leadership. Dote, quest'ultima, che sta provando ad esercitare anche a parole: "Giocare nel Milan dopo cinque anni passati alla Juventus non è banale, ma c'è tanta passione e ambizione. Abbiamo le qualità per lottare per lo scudetto e Allegri mi ha voluto perché sa che posso trasmettere la mia esperienza ai più giovani, dando il massimo in allenamento come in partita".
La voglia di vincere di Rabiot è sempre ai massimi livelli, come quella di Maignan e Modric: "Per me è un'ispirazione, di sicuro ha una grande passione che è ciò che muove tutto. Lui è felice di allenarsi al massimo e giocare, ma non sono sorpreso altrimenti non sarebbe a questi livelli a 40 anni. Fa ancora cose non scontate". Nel mese abbondante a Milanello però il francese ha potuto conoscere Rafael Leao, finito già nel mirino della critica dopo gli spezzoni contro Napoli e Juventus che non hanno convinto per atteggiamento: "So che è un argomento di cui si parla molto - ha commentato il centrocampista alla Gazzetta dello Sport -. Ha grandi potenzialità, ma a 26 anni non sei più giovane e non ha tempo da perdere. Leao deve chiedersi dove vuole arrivare o se si accontenta così, che per noi sarebbe un peccato. Magari non ha la voglia o la passione di un Modric. Allegri sa trarre il meglio dai giocatori, per Rafa è l'occasione giusta".
E questa capacità di cui parla il francese il tecnico l'ha dimostrata anche in spogliatoio nell'immediato post partita dello Stadium, quando alla presenza di tutta la squadra c'è stato un confronto piuttosto vivace tra Allegri e il suo numero 10. Max, da corto muso a muso duro, dopo aver ordinato "Ora nello spogliatoio non fiata nessuno", ha rimproverato il portoghese per l'atteggiamento con cui è entrato in campo e gli ha detto chiaramente che da lui vuole maggiore concentrazione sulla partita, non solo sotto porta, ma anche riguardo ai compiti e ai movimenti che gli chiede di svolgere come prima punta.
Non si è trattato di un litigio o di una frattura, Allegri ha scelto un trattamento ruvido per provare a scuoterlo e a ottenere il massimo da lui e gli ha urlato davanti a tutti che se vuole essere un titolare di questa squadra, deve alzare il livello dell’intensità in campo. Poi Leao è partito per gli impegni con la sua nazionale, tornerà a Milanello non prima di mercoledì 15, e il tecnico e i suoi compagni sperano che torni con un atteggiamento del tutto diverso: "Per Rafa è l'occasione giusta".