Samuele Ricci, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, parlando così delle chiacchiere che ha scambiato con Luka Modric, che a quanto pare ancora non gli ha svelato i suoi segreti: "Per adesso abbiamo parlato solo di case e affitti a Milano. Mi ha chiesto molte informazioni sul calcio italiano, era incuriosito dalle differenze con la Spagna. Ho notato che tanti di noi fanno già affidamento su di lui. È una persona molto umile ed è importante nello spogliatoio, nonostante sia qui da poco. Sinceramente non mi sarei mai aspettato di giocare insieme a lui un giorno! Fa certe cose con il pallone con una naturalezza che fa impressione".
Come si sta trovando in rossonero?
"Benissimo. Sono stato coinvolto alla grande fin dal primo momento da tutti e questo mi ha colpito molto. Sia dai compagni che da chi lavora dietro le quinte: si stanno creando delle vere e proprie amicizie".
E con Allegri?
"C’è stata subito una grande affinità, a lui piace molto scherzare fuori dal campo e ci strappa sempre un sorriso, ma quando è in campo tiene molto a lavorare e cura il dettaglio. La sua dote fondamentale è che sa come vincere e ce lo sta trasmettendo. L’essere uno di Pisa e uno di Livorno ci dà lo stesso senso dell’umorismo. Il suo secondo è di Lucca, quindi è una triade toscana che fa molto ridere. Si sta creando un bel rapporto con tutti i ragazzi".
Un bilancio del suo primo mese?
"L’aspetto che mi ha più colpito in questo primo mese di Milan è l’intensità che viene messa in allenamento. Si sta creando veramente una competizione interna molto sana che ti fa alzare il livello. Lo abbiamo notato anche durante le amichevoli, dove ho segnato e fa piacere, ma soprattutto abbiamo messo minuti nelle gambe e ti dico, domenica contro il Bari è stato emozionante entrare a San Siro da giocatore del Milan e non da avversario".
Spalletti diceva sempre che era bravo a usare il corpo.
"Sì, molti te lo dicono, ma tanti non ci fanno neanche caso. Per lui dovevo guardare dove era l'uomo 10 volte prima che mi arrivasse il pallone, 4 non bastavano. Sotto questo aspetto mi ha migliorato molto, sono cose che fanno la differenza. Cura molto questo dettaglio".
di Napoli Magazine
18/08/2025 - 20:32
Samuele Ricci, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, parlando così delle chiacchiere che ha scambiato con Luka Modric, che a quanto pare ancora non gli ha svelato i suoi segreti: "Per adesso abbiamo parlato solo di case e affitti a Milano. Mi ha chiesto molte informazioni sul calcio italiano, era incuriosito dalle differenze con la Spagna. Ho notato che tanti di noi fanno già affidamento su di lui. È una persona molto umile ed è importante nello spogliatoio, nonostante sia qui da poco. Sinceramente non mi sarei mai aspettato di giocare insieme a lui un giorno! Fa certe cose con il pallone con una naturalezza che fa impressione".
Come si sta trovando in rossonero?
"Benissimo. Sono stato coinvolto alla grande fin dal primo momento da tutti e questo mi ha colpito molto. Sia dai compagni che da chi lavora dietro le quinte: si stanno creando delle vere e proprie amicizie".
E con Allegri?
"C’è stata subito una grande affinità, a lui piace molto scherzare fuori dal campo e ci strappa sempre un sorriso, ma quando è in campo tiene molto a lavorare e cura il dettaglio. La sua dote fondamentale è che sa come vincere e ce lo sta trasmettendo. L’essere uno di Pisa e uno di Livorno ci dà lo stesso senso dell’umorismo. Il suo secondo è di Lucca, quindi è una triade toscana che fa molto ridere. Si sta creando un bel rapporto con tutti i ragazzi".
Un bilancio del suo primo mese?
"L’aspetto che mi ha più colpito in questo primo mese di Milan è l’intensità che viene messa in allenamento. Si sta creando veramente una competizione interna molto sana che ti fa alzare il livello. Lo abbiamo notato anche durante le amichevoli, dove ho segnato e fa piacere, ma soprattutto abbiamo messo minuti nelle gambe e ti dico, domenica contro il Bari è stato emozionante entrare a San Siro da giocatore del Milan e non da avversario".
Spalletti diceva sempre che era bravo a usare il corpo.
"Sì, molti te lo dicono, ma tanti non ci fanno neanche caso. Per lui dovevo guardare dove era l'uomo 10 volte prima che mi arrivasse il pallone, 4 non bastavano. Sotto questo aspetto mi ha migliorato molto, sono cose che fanno la differenza. Cura molto questo dettaglio".