Il sindacato francese dei calciatori professionisti (UNFP) ha duramente criticato il Mondiale per Club con un comunicato molto diretto. Ecco cosa si legge: “L’incongruenza della situazione non sfugge a nessuno, se non, ovviamente, a Gianni Infantino e ai suoi cortigiani. ‘La sua’ Coppa del Mondo per Club dimostra, fino all’assurdo, quanto sia urgente fermare questo gioco di massacro”, afferma con forza il sindacato dei calciatori professionisti francesi. Questa competizione mette a rischio la salute fisica e mentale dei giocatori per qualche dollaro in più, ignorando addirittura le convenzioni collettive – come La Charte in Francia – che prevedono, in molti paesi, un periodo minimo incomprimibile di tre settimane di riposo tra due stagioni sportive. Per esempio, il Paris Saint-Germain disputerà la sua 62ª partita stagionale, e potrebbe arrivare addirittura a 65 partite in caso di finale, mentre quattro club di Ligue 1 hanno già ripreso gli allenamenti per preparare la stagione 2025-2026, e tre altri lo faranno da lunedì. “Non si capisce come e perché i parigini non dovrebbero beneficiare delle tre settimane di riposo totale a cui hanno diritto, e di cui hanno, quest’anno più che mai, bisogno”, aggiunge il sindacato, che esprime preoccupazione anche per le conseguenze che questa situazione potrà avere sui giocatori della Nazionale francese, chiamati a disputare due partite di qualificazione al Mondiale 2026 il 5 e il 9 settembre.
di Napoli Magazine
29/06/2025 - 17:49
Il sindacato francese dei calciatori professionisti (UNFP) ha duramente criticato il Mondiale per Club con un comunicato molto diretto. Ecco cosa si legge: “L’incongruenza della situazione non sfugge a nessuno, se non, ovviamente, a Gianni Infantino e ai suoi cortigiani. ‘La sua’ Coppa del Mondo per Club dimostra, fino all’assurdo, quanto sia urgente fermare questo gioco di massacro”, afferma con forza il sindacato dei calciatori professionisti francesi. Questa competizione mette a rischio la salute fisica e mentale dei giocatori per qualche dollaro in più, ignorando addirittura le convenzioni collettive – come La Charte in Francia – che prevedono, in molti paesi, un periodo minimo incomprimibile di tre settimane di riposo tra due stagioni sportive. Per esempio, il Paris Saint-Germain disputerà la sua 62ª partita stagionale, e potrebbe arrivare addirittura a 65 partite in caso di finale, mentre quattro club di Ligue 1 hanno già ripreso gli allenamenti per preparare la stagione 2025-2026, e tre altri lo faranno da lunedì. “Non si capisce come e perché i parigini non dovrebbero beneficiare delle tre settimane di riposo totale a cui hanno diritto, e di cui hanno, quest’anno più che mai, bisogno”, aggiunge il sindacato, che esprime preoccupazione anche per le conseguenze che questa situazione potrà avere sui giocatori della Nazionale francese, chiamati a disputare due partite di qualificazione al Mondiale 2026 il 5 e il 9 settembre.