Adriano Galliani, amministratore delegato dell'Associazione Calcio Monza, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Ho temuto di morire. Ho perso 10 chili e ho capito che salute è l’unica cosa che conta nella vita. Una volta entrato in un reparto normale mi sono detto: 'Non c’è Four Season che tenga. Questo è il posto più bello della mia vita. Berlusconi mi scriveva continuamente, era preoccupato per me. Da domenica 7 marzo al 17 sono stato in terapia intensiva. I dieci giorni più lunghi della mia vita. È vero, è stato un incubo. Non vedevo nulla, avevo davanti a me solo un muro. Il reparto di terapia intensiva non ha finestre. All’interno ci sono solo letti. Pensi che non c’è nemmeno il bagno. Non è stata una passeggiata di salute. Aggiunga un altro elemento: soffro di claustrofobia. Mi faccia ringraziare i meravigliosi infermieri, medici. Al San Raffaele ho trovato una umanità pazzesca. Ho perso dieci kg perché in quei maledetti giorni non riuscivo nemmeno a mangiare una polpetta".
di Napoli Magazine
27/03/2021 - 16:28
Adriano Galliani, amministratore delegato dell'Associazione Calcio Monza, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Ho temuto di morire. Ho perso 10 chili e ho capito che salute è l’unica cosa che conta nella vita. Una volta entrato in un reparto normale mi sono detto: 'Non c’è Four Season che tenga. Questo è il posto più bello della mia vita. Berlusconi mi scriveva continuamente, era preoccupato per me. Da domenica 7 marzo al 17 sono stato in terapia intensiva. I dieci giorni più lunghi della mia vita. È vero, è stato un incubo. Non vedevo nulla, avevo davanti a me solo un muro. Il reparto di terapia intensiva non ha finestre. All’interno ci sono solo letti. Pensi che non c’è nemmeno il bagno. Non è stata una passeggiata di salute. Aggiunga un altro elemento: soffro di claustrofobia. Mi faccia ringraziare i meravigliosi infermieri, medici. Al San Raffaele ho trovato una umanità pazzesca. Ho perso dieci kg perché in quei maledetti giorni non riuscivo nemmeno a mangiare una polpetta".