Calcio
ON AIR - Anellucci: "Mercato, il Napoli regna, Raspadori? Credo che il club debba anche incassare"
01.08.2025 11:46 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista:

"È una mossa intelligente, secondo lei, cedere Raspadori per finanziare l’acquisto di un esterno offensivo?

Credo che il Napoli debba incassare qualcosa, non può solo spendere. I giocatori che hanno più mercato sono proprio quelli come Raspadori, che hanno già alle spalle due campionati vinti. Quando si va a trattare, questo fa la differenza. Poi, tecnicamente parlando, Raspadori è un calciatore che forse in questo momento è meno funzionale al sistema di Conte. Non è una mezzala, non è un esterno, anche se in passato ha ricoperto quei ruoli. Ma non sono nelle sue corde. A questo punto il club deve fare delle scelte, anche in funzione dell’allenatore.

Lookman all’Inter è un’operazione dai costi importanti, che potrebbe trasformarsi in una telenovela. Secondo lei sarà definita a breve?

Credo che quando un club importante punta un giocatore, deve chiudere l’operazione subito. Se pensi che Lookman sia l’uomo giusto, lo porti subito in ritiro. Altrimenti che senso ha chiuderlo l’ultimo giorno di mercato? Ogni squadra ha una propria modalità di allenarsi e prepararsi, e il giocatore va inserito il prima possibile. Poi, parliamoci chiaro: stiamo parlando di cifre folli. Lookman è un buon giocatore, ma non uno da spostare gli equilibri, non vale 50 milioni. A Bergamo, i calciatori rendono in un certo modo per un contesto molto specifico. Cambiando squadra e ambiente, non sempre riescono a ripetersi. Guardate Caldara: sembrava un predestinato, venduto al Milan per cifre astronomiche, e oggi fatica in Serie C. L’Atalanta è un club intelligente, sa valorizzare al massimo i propri asset. 

Circola con insistenza per il Napoli il nome di Gutiérrez del Girona: lei lo prenderebbe?

No, personalmente un giocatore che viene da diversi infortuni non lo prendo mai. Il rischio è troppo elevato. Preferisco puntare su un profilo magari meno importante, ma integro al 100%. Lui è forte, ma gli infortuni, si sa, fanno già parte del calcio, e se un ragazzo arriva con due o tre stop seri alle spalle, la possibilità di una ricaduta – specie con i carichi di lavoro di un allenatore come Conte – è molto alta.

Secondo lei, il reparto offensivo esterno del Napoli può considerarsi completo?

Secondo me sì. La ciliegina sulla torta sarebbe un giocatore come Nusa, ma anche così il reparto può andare bene. Semmai il problema potrebbe essere sugli esterni bassi, perché lì c’è Olivera che si è fatto male e Spinazzola che è un adattato. In quel ruolo forse si è un po’ corti.

L’alternativa a Noa Lang, ad oggi, chi sarebbe?

Beh, considerando che a Conte piace ruotare i giocatori, Politano può essere impiegato anche su quel lato. Non voglio dire un’eresia, ma può capitare, così come per Neres. Poi, si potrebbe prendere un giocatore non di primissimo livello, ma affidabile, uno che sappia dare il cambio quando serve. Se prendi solo top player e li tieni in panchina, poi iniziano i malumori. Serve equilibrio: prendere un calciatore forte, ma consapevole del suo ruolo, che venga a Napoli sapendo che non sarà titolare fisso.

Ad oggi, alla vigilia del campionato il Napoli può fregiarsi del titolo di regina del mercato; c’è qualcun altro che può strapparglielo da qui a fine agosto?

Per me nessuno. Il Napoli è la regina del mercato per quantità e qualità delle operazioni concluse. Le altre stanno ancora discutendo per tre milioni in più o in meno, per bonus o clausole. E poi parliamo comunque di giocatori che non cambiano radicalmente una squadra. Il Napoli, invece, ha fatto un mercato da protagonista assoluto, si è mossa con anticipo, con razionalità, e resta la regina incontrastata.”

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ON AIR - Anellucci: "Mercato, il Napoli regna, Raspadori? Credo che il club debba anche incassare"

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01/08/2025 - 11:46

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente Fifa. Di seguito, un estratto dell’intervista:

"È una mossa intelligente, secondo lei, cedere Raspadori per finanziare l’acquisto di un esterno offensivo?

Credo che il Napoli debba incassare qualcosa, non può solo spendere. I giocatori che hanno più mercato sono proprio quelli come Raspadori, che hanno già alle spalle due campionati vinti. Quando si va a trattare, questo fa la differenza. Poi, tecnicamente parlando, Raspadori è un calciatore che forse in questo momento è meno funzionale al sistema di Conte. Non è una mezzala, non è un esterno, anche se in passato ha ricoperto quei ruoli. Ma non sono nelle sue corde. A questo punto il club deve fare delle scelte, anche in funzione dell’allenatore.

Lookman all’Inter è un’operazione dai costi importanti, che potrebbe trasformarsi in una telenovela. Secondo lei sarà definita a breve?

Credo che quando un club importante punta un giocatore, deve chiudere l’operazione subito. Se pensi che Lookman sia l’uomo giusto, lo porti subito in ritiro. Altrimenti che senso ha chiuderlo l’ultimo giorno di mercato? Ogni squadra ha una propria modalità di allenarsi e prepararsi, e il giocatore va inserito il prima possibile. Poi, parliamoci chiaro: stiamo parlando di cifre folli. Lookman è un buon giocatore, ma non uno da spostare gli equilibri, non vale 50 milioni. A Bergamo, i calciatori rendono in un certo modo per un contesto molto specifico. Cambiando squadra e ambiente, non sempre riescono a ripetersi. Guardate Caldara: sembrava un predestinato, venduto al Milan per cifre astronomiche, e oggi fatica in Serie C. L’Atalanta è un club intelligente, sa valorizzare al massimo i propri asset. 

Circola con insistenza per il Napoli il nome di Gutiérrez del Girona: lei lo prenderebbe?

No, personalmente un giocatore che viene da diversi infortuni non lo prendo mai. Il rischio è troppo elevato. Preferisco puntare su un profilo magari meno importante, ma integro al 100%. Lui è forte, ma gli infortuni, si sa, fanno già parte del calcio, e se un ragazzo arriva con due o tre stop seri alle spalle, la possibilità di una ricaduta – specie con i carichi di lavoro di un allenatore come Conte – è molto alta.

Secondo lei, il reparto offensivo esterno del Napoli può considerarsi completo?

Secondo me sì. La ciliegina sulla torta sarebbe un giocatore come Nusa, ma anche così il reparto può andare bene. Semmai il problema potrebbe essere sugli esterni bassi, perché lì c’è Olivera che si è fatto male e Spinazzola che è un adattato. In quel ruolo forse si è un po’ corti.

L’alternativa a Noa Lang, ad oggi, chi sarebbe?

Beh, considerando che a Conte piace ruotare i giocatori, Politano può essere impiegato anche su quel lato. Non voglio dire un’eresia, ma può capitare, così come per Neres. Poi, si potrebbe prendere un giocatore non di primissimo livello, ma affidabile, uno che sappia dare il cambio quando serve. Se prendi solo top player e li tieni in panchina, poi iniziano i malumori. Serve equilibrio: prendere un calciatore forte, ma consapevole del suo ruolo, che venga a Napoli sapendo che non sarà titolare fisso.

Ad oggi, alla vigilia del campionato il Napoli può fregiarsi del titolo di regina del mercato; c’è qualcun altro che può strapparglielo da qui a fine agosto?

Per me nessuno. Il Napoli è la regina del mercato per quantità e qualità delle operazioni concluse. Le altre stanno ancora discutendo per tre milioni in più o in meno, per bonus o clausole. E poi parliamo comunque di giocatori che non cambiano radicalmente una squadra. Il Napoli, invece, ha fatto un mercato da protagonista assoluto, si è mossa con anticipo, con razionalità, e resta la regina incontrastata.”