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ON AIR - Berizzi: "Striscione del Verona? Razzismo feroce e ripugnante"
15.03.2022 11:25 di Napoli Magazine
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A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Paolo Berizzi, giornalista: “Lo striscione di Verona non mi ha sorpreso perché conosco e racconto da anni cosa è la curva del Verona, in generale cosa sono diventate le curve degli stadi in questi anni: serbatoi di violenza, spesso di morte e simboli neofascisti, neonazisti e razzisti come in questo caso. Questo è razzismo feroce, becero, ripugnante. Penso non ci sia dibattito. La curva del Verona è una delle più politicamente connotate all’estrema destra, inneggia a Hitler, a quelli che non sono seguaci di Gandhi e lo fanno in modo plasticamente evidente, con orgoglio, rivendicando la matrice politica della storia della curva che da anni si distingue per episodi di razzismo, discriminazioni, intolleranza e richiama ai peggiori simboli del male, quali il fascismo e il nazismo. Lo hanno fatto i capi della curva. Da anni assistiamo a striscioni e cori che vanno al di là dello sfottò e della dimensione tribale, abbiamo visto tantissimi esempi, striscioni dove si inneggiava la strage dell’Heysel, dove si inneggiano i forni crematori, dove si offende il nemico utilizzando il volto di Anna Frank, riferimenti ad Auschwitz sperando che la curva avversaria finisca nei forni come gli ebrei. Penso allo Stadio Olimpico di Roma dove si usa l’olocausto come arma per ferire il nemico. Lo striscione di Verona colpisce perché richiama tutte le nostre coscienze al dramma che si sta vivendo oggi, colpisce come un cazzotto allo stomaco. Che i tifosi del Verona abbiano utilizzato questo dramma, che è nel cuore dell’Europa, non sorprende perché l’obiettivo dei tifosi scaligeri da anni è Napoli e i napoletani. Ci sono stati mille episodi in cui i veronesi hanno esplicitato il loro razzismo nei confronti della città, dicendo che qualcuno debba essere lavato col fuoco, il Vesuvio che erutta e porta via Napoli e i napoletani. In questo caso l’utilizzo infame della bandiera Russa e Ucraina e l’aver scritto le coordinate di Napoli per indicare ‘bombardate Napoli’ è la peggior infamia che si possa fare. Ma chi conosce quell’ambiente non si sorprende”.

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ON AIR - Berizzi: "Striscione del Verona? Razzismo feroce e ripugnante"

di Napoli Magazine

15/03/2022 - 11:25

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Paolo Berizzi, giornalista: “Lo striscione di Verona non mi ha sorpreso perché conosco e racconto da anni cosa è la curva del Verona, in generale cosa sono diventate le curve degli stadi in questi anni: serbatoi di violenza, spesso di morte e simboli neofascisti, neonazisti e razzisti come in questo caso. Questo è razzismo feroce, becero, ripugnante. Penso non ci sia dibattito. La curva del Verona è una delle più politicamente connotate all’estrema destra, inneggia a Hitler, a quelli che non sono seguaci di Gandhi e lo fanno in modo plasticamente evidente, con orgoglio, rivendicando la matrice politica della storia della curva che da anni si distingue per episodi di razzismo, discriminazioni, intolleranza e richiama ai peggiori simboli del male, quali il fascismo e il nazismo. Lo hanno fatto i capi della curva. Da anni assistiamo a striscioni e cori che vanno al di là dello sfottò e della dimensione tribale, abbiamo visto tantissimi esempi, striscioni dove si inneggiava la strage dell’Heysel, dove si inneggiano i forni crematori, dove si offende il nemico utilizzando il volto di Anna Frank, riferimenti ad Auschwitz sperando che la curva avversaria finisca nei forni come gli ebrei. Penso allo Stadio Olimpico di Roma dove si usa l’olocausto come arma per ferire il nemico. Lo striscione di Verona colpisce perché richiama tutte le nostre coscienze al dramma che si sta vivendo oggi, colpisce come un cazzotto allo stomaco. Che i tifosi del Verona abbiano utilizzato questo dramma, che è nel cuore dell’Europa, non sorprende perché l’obiettivo dei tifosi scaligeri da anni è Napoli e i napoletani. Ci sono stati mille episodi in cui i veronesi hanno esplicitato il loro razzismo nei confronti della città, dicendo che qualcuno debba essere lavato col fuoco, il Vesuvio che erutta e porta via Napoli e i napoletani. In questo caso l’utilizzo infame della bandiera Russa e Ucraina e l’aver scritto le coordinate di Napoli per indicare ‘bombardate Napoli’ è la peggior infamia che si possa fare. Ma chi conosce quell’ambiente non si sorprende”.