Calcio
ON AIR - Chiariello: "Vi descrivo il Teorema Ancelotti"
02.11.2018 15:02 di Napoli Magazine

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Umberto Chiariello: “Il tema oggi non può che essere Napoli-Empoli. Oggi è il giorno del teorema Ancelotti, che è il seguente: "Tutti gli uomini della rosa, poiché nella rosa, sono abili e arruolabili in qualsiasi momento". Chiunque giochi il Napoli rimane se stesso. Sono assunti complicati e difficili da gestire per chi ha una visione tradizionale del calcio, perché abituato a tempi diversi, quando le maglie andavano dall' 1 all'11 ed era più poetico. Quando si citavano le formazioni a memoria. Chi di voi non ricorderà " Zoff Gentile Cabrini", " Sarti Burgnich Facchetti". Chi dimentica le grandi formazioni del passato che si sciolinavano a memoria? Oggi è cambiato tutto in nome del merchandising. Oggi è cambiato il modo di proporre la storia. I numeri si ritirano, anziché reiterarli. Io ritengo che sia togliere poesia al calcio e non aggiungerla ritirando i numeri. Il numero dieci va alimentato, non idolatrato, messo in un'icona e lasciato lì. Non è il basket dove il numero non ha alcun significato. Nel calcio non è così. Quando dici 10 non devi aggiungere altro, ha un significato. Dici 9 e pensi è poesia. Dici 11 e pensi a Gigi Riva. Ve lo immaginate Gigi Riva con il 27 e il 93 , ma che senso avrebbe? Il calcio è cambiato e oggi il teorema Ancelotti dice questo " 25 uomini, 26? Sono tutti in grado di giocare insieme. Ne cambio 7? La squadra resta se stessa ed è in grado di battere con l’Empoli. Questo assunto va verificato, perché il Napoli cambierà tantissimi uomini, ma non può perdere di vista l'obiettivo di restare agganciato al secondo posto, tenendosi a poche incollature dalla Juve, visto che la Juve deve giocare il ritorno al San Paolo e che pensa alla Champions, e che quest'anno ha tutto il diritto di pensarci, vista la crisi del Real e considerando che l'Inter è una corazzata, che è partita con carenaggio lento e faticoso, ma che quando ha preso il mare ed è andata bene con sei vittorie consecutive. è una ricchezza, ripeto non è una cosa che deve preoccuparci. Possiamo finire tra il primo e il terzo posto ma l'importante è che possiamo ancora sognare il primo".

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ON AIR - Chiariello: "Vi descrivo il Teorema Ancelotti"

di Napoli Magazine

02/11/2024 - 15:02

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Umberto Chiariello: “Il tema oggi non può che essere Napoli-Empoli. Oggi è il giorno del teorema Ancelotti, che è il seguente: "Tutti gli uomini della rosa, poiché nella rosa, sono abili e arruolabili in qualsiasi momento". Chiunque giochi il Napoli rimane se stesso. Sono assunti complicati e difficili da gestire per chi ha una visione tradizionale del calcio, perché abituato a tempi diversi, quando le maglie andavano dall' 1 all'11 ed era più poetico. Quando si citavano le formazioni a memoria. Chi di voi non ricorderà " Zoff Gentile Cabrini", " Sarti Burgnich Facchetti". Chi dimentica le grandi formazioni del passato che si sciolinavano a memoria? Oggi è cambiato tutto in nome del merchandising. Oggi è cambiato il modo di proporre la storia. I numeri si ritirano, anziché reiterarli. Io ritengo che sia togliere poesia al calcio e non aggiungerla ritirando i numeri. Il numero dieci va alimentato, non idolatrato, messo in un'icona e lasciato lì. Non è il basket dove il numero non ha alcun significato. Nel calcio non è così. Quando dici 10 non devi aggiungere altro, ha un significato. Dici 9 e pensi è poesia. Dici 11 e pensi a Gigi Riva. Ve lo immaginate Gigi Riva con il 27 e il 93 , ma che senso avrebbe? Il calcio è cambiato e oggi il teorema Ancelotti dice questo " 25 uomini, 26? Sono tutti in grado di giocare insieme. Ne cambio 7? La squadra resta se stessa ed è in grado di battere con l’Empoli. Questo assunto va verificato, perché il Napoli cambierà tantissimi uomini, ma non può perdere di vista l'obiettivo di restare agganciato al secondo posto, tenendosi a poche incollature dalla Juve, visto che la Juve deve giocare il ritorno al San Paolo e che pensa alla Champions, e che quest'anno ha tutto il diritto di pensarci, vista la crisi del Real e considerando che l'Inter è una corazzata, che è partita con carenaggio lento e faticoso, ma che quando ha preso il mare ed è andata bene con sei vittorie consecutive. è una ricchezza, ripeto non è una cosa che deve preoccuparci. Possiamo finire tra il primo e il terzo posto ma l'importante è che possiamo ancora sognare il primo".