Carlos Cuesta, allenatore del Parma, ha rilasciato un'intervista al The Guardian: "Addio all'Arsenal? "È stata forse la decisione più difficile della mia vita. Ero incredibilmente felice all'Arsenal, circondato da persone incredibili in un progetto incredibile. Non solo con grandi giocatori e un percorso che continua a crescere, ma con una persona che è stata incredibilmente importante per me, che è Mikel (Arteta, ndr). Parma? È un club straordinario, storico. Al momento abbiamo avuto molti alti e bassi. Stiamo cercando di creare il nostro percorso e scrivere il nostro capitolo. La mia carriera da calciatore? In campo non facevo molto la differenza ma guardavo molte partite cercando di capire come potessi migliorare. Atletico Madrid e Juventus? I Colchoneros sono stati come un'Università; i bianconeri invece un Master, un'esperienza incredibile. Ho imparato cose come l'attenzione ai dettagli nella tattica e negli aspetti difensivi del gioco. Arteta? Una persona incredibile. Mi ha sempre supportato moltissimo durante tutto il percorso e continua a farlo. Non posso che elogiarlo, non solo come leader e allenatore, ma anche come essere umano. Il rapporto con la squadra? Ho cercato di osservare, di ascoltare, di intervenire solo quando pensavo di poter aggiungere qualcosa, e da lì ho cercato gradualmente di guadagnarmi la loro credibilità e fiducia. Quando il giocatore sente che puoi farlo, e che sei una brava persona, onesta, con buone intenzioni e buoni valori, ti segue e ti rispetta".
di Napoli Magazine
26/12/2025 - 17:40
Carlos Cuesta, allenatore del Parma, ha rilasciato un'intervista al The Guardian: "Addio all'Arsenal? "È stata forse la decisione più difficile della mia vita. Ero incredibilmente felice all'Arsenal, circondato da persone incredibili in un progetto incredibile. Non solo con grandi giocatori e un percorso che continua a crescere, ma con una persona che è stata incredibilmente importante per me, che è Mikel (Arteta, ndr). Parma? È un club straordinario, storico. Al momento abbiamo avuto molti alti e bassi. Stiamo cercando di creare il nostro percorso e scrivere il nostro capitolo. La mia carriera da calciatore? In campo non facevo molto la differenza ma guardavo molte partite cercando di capire come potessi migliorare. Atletico Madrid e Juventus? I Colchoneros sono stati come un'Università; i bianconeri invece un Master, un'esperienza incredibile. Ho imparato cose come l'attenzione ai dettagli nella tattica e negli aspetti difensivi del gioco. Arteta? Una persona incredibile. Mi ha sempre supportato moltissimo durante tutto il percorso e continua a farlo. Non posso che elogiarlo, non solo come leader e allenatore, ma anche come essere umano. Il rapporto con la squadra? Ho cercato di osservare, di ascoltare, di intervenire solo quando pensavo di poter aggiungere qualcosa, e da lì ho cercato gradualmente di guadagnarmi la loro credibilità e fiducia. Quando il giocatore sente che puoi farlo, e che sei una brava persona, onesta, con buone intenzioni e buoni valori, ti segue e ti rispetta".