Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, è intervenuto nel podcast dell'ex centrocampista Obi Mikel, il "The Obi One Podcast": "L’esperienza di lavorare con tuo figlio è fantastica, all’inizio aveva molte responsabilità perché la gente poteva pensare che fosse lì solamente in quanto mio figlio. Lui invece è il mio secondo perché ha studiato tanto e ha avuto un buon insegnante, Paul Clement". Clement ha lavorato con Ancelotti al Chelsea, al PSG, al Madrid e al Bayern, e per Ancelotti è stato una buona guida per Davide: "Per anni ha ascoltato me e Paul Clement, ogni giorno. L'ho nominato assistente perché so che ha le conoscenze per fare l'assistente e perché non voglio mettere mio figlio in una posizione di responsabilità dove non ne ha. Mio figlio mi dice cose che gli altri non mi direbbero. Abbiamo litigato tanto e per questo nella giornata contro il Bayern è stato lui a dirmi di far entrare Joselu". Insomma, nessuno potrà permettersi di pensare a nepotismo: Davide Ancelotti sta mettendo, dalle retrovie, la sua parte di firma sulla storia che il padre sta scrivendo a Madrid.
di Napoli Magazine
01/08/2024 - 22:10
Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, è intervenuto nel podcast dell'ex centrocampista Obi Mikel, il "The Obi One Podcast": "L’esperienza di lavorare con tuo figlio è fantastica, all’inizio aveva molte responsabilità perché la gente poteva pensare che fosse lì solamente in quanto mio figlio. Lui invece è il mio secondo perché ha studiato tanto e ha avuto un buon insegnante, Paul Clement". Clement ha lavorato con Ancelotti al Chelsea, al PSG, al Madrid e al Bayern, e per Ancelotti è stato una buona guida per Davide: "Per anni ha ascoltato me e Paul Clement, ogni giorno. L'ho nominato assistente perché so che ha le conoscenze per fare l'assistente e perché non voglio mettere mio figlio in una posizione di responsabilità dove non ne ha. Mio figlio mi dice cose che gli altri non mi direbbero. Abbiamo litigato tanto e per questo nella giornata contro il Bayern è stato lui a dirmi di far entrare Joselu". Insomma, nessuno potrà permettersi di pensare a nepotismo: Davide Ancelotti sta mettendo, dalle retrovie, la sua parte di firma sulla storia che il padre sta scrivendo a Madrid.