Antonio Corbo, giornalista, ha espresso la sua opinione sulle colonne de La Repubblica in merito al futuro del Napoli e di Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro: "Comincia una tra poche ore una stagione diversa, impegnativa e affascinante. Al centro la Filmauro, la società che finanzia sia Napoli che Bari. La mancata promozione del club pugliese in A ne rinvia la vendita, già concordata a grandi linee. Da annunciare dopo l’11 giugno, spareggio Bari-Cagliari. Era in 25 giorni il termine per scindere le società gemelle, addio multiproprietà. Può andare avanti fino al 2028 se non c’è la concomitanza in A. Ma il piano non è questo. Candidati erano un gruppo romano arrivato in aereoprivato domenica e Francesco Casillo, molino di farine e semole, 1,4 miliardi di fatturato, neo presidente della prima banca di Bari. Obbligo riservatezza sulla cifra e l’esito, c’è ancora. La Filmauro avrebbe incassato non meno di 200 milioni. Oggi molto cambia. Vendita rinviata di un anno. Obiettivo A che rimane per non svilire la valutazione del Bari che segue la linea austera di Aurelio ma interpretata con la spiccata simpatia di Luigi il primo dei figli, molto stimato in Puglia. Ha una struttura leggera: 25 giocatori, 9 stipendi nell’area tecnica, 4 impiegati. Aumento di capitale (7,5 milioni) una sola volta durante la pandemia, 60mila spettatori alla sfida con il Cagliari, vinta dal più esperto Claudio Ranieri. Il Bari con un collettivo più forte e due risultati su tre (vittoria e pareggio) ha pagato tensione e inesperienza. Non si esclude il cambio dell’allenatore Mignani con Baroni del Lecce. Tocca ad Aurelio De Laurentiis gestire l’attesa di un anno a Napoli. Le offerte di mercato per Osimhen possono modificare il piano, ma gli analisti finanziari (il più ascoltato è Fabrizio Vettosi) ritengono che al Napoli convenga aspettare un anno per cedere il gigante biondo della Nigeria. E far cassa con i quasi trentenni ben quotati, Zielinski e Lozano; ringiovanire e investire ancora".
di Napoli Magazine
19/06/2023 - 14:16
Antonio Corbo, giornalista, ha espresso la sua opinione sulle colonne de La Repubblica in merito al futuro del Napoli e di Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro: "Comincia una tra poche ore una stagione diversa, impegnativa e affascinante. Al centro la Filmauro, la società che finanzia sia Napoli che Bari. La mancata promozione del club pugliese in A ne rinvia la vendita, già concordata a grandi linee. Da annunciare dopo l’11 giugno, spareggio Bari-Cagliari. Era in 25 giorni il termine per scindere le società gemelle, addio multiproprietà. Può andare avanti fino al 2028 se non c’è la concomitanza in A. Ma il piano non è questo. Candidati erano un gruppo romano arrivato in aereoprivato domenica e Francesco Casillo, molino di farine e semole, 1,4 miliardi di fatturato, neo presidente della prima banca di Bari. Obbligo riservatezza sulla cifra e l’esito, c’è ancora. La Filmauro avrebbe incassato non meno di 200 milioni. Oggi molto cambia. Vendita rinviata di un anno. Obiettivo A che rimane per non svilire la valutazione del Bari che segue la linea austera di Aurelio ma interpretata con la spiccata simpatia di Luigi il primo dei figli, molto stimato in Puglia. Ha una struttura leggera: 25 giocatori, 9 stipendi nell’area tecnica, 4 impiegati. Aumento di capitale (7,5 milioni) una sola volta durante la pandemia, 60mila spettatori alla sfida con il Cagliari, vinta dal più esperto Claudio Ranieri. Il Bari con un collettivo più forte e due risultati su tre (vittoria e pareggio) ha pagato tensione e inesperienza. Non si esclude il cambio dell’allenatore Mignani con Baroni del Lecce. Tocca ad Aurelio De Laurentiis gestire l’attesa di un anno a Napoli. Le offerte di mercato per Osimhen possono modificare il piano, ma gli analisti finanziari (il più ascoltato è Fabrizio Vettosi) ritengono che al Napoli convenga aspettare un anno per cedere il gigante biondo della Nigeria. E far cassa con i quasi trentenni ben quotati, Zielinski e Lozano; ringiovanire e investire ancora".