Davide Nicola, allenatore della Salenitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn, dopo il pari contro l'Udinese: "Sono molto contento. Dobbiamo partire dal presupposto che anche questa settimana abbiamo integrato giocatori per solo un paio di giorni. Dia ha caratteristiche che ci mancavano, di attacco allo spazio. Abbiamo recuperato Bradaric e Radovanovic. Essendo l'Udinese una squadra molto forte fisicamente, fare una partita del genere alla seconda dimostra crescita e continuità di prestazione. Dobbiamo migliorare la qualità dell'ultimo passaggio, la pressione. Avevamo di fronte una squadra che ha un gioco consolidato negli anni; nel calcio moderno l'inferiorità numerica porta uno svantaggio che c'è ma è diverso rispetto ad anni fa. Avremmo dovuto tirar fuori i loro difensori, per penetrare in area con giocate più veloci. Stiamo lavorando tanto, ma le caratteristiche di alcuni interpreti fanno sì che certi schemi funzionino meglio, quelle di altri meno. Maggiore? Anche lui è praticamente alla prima con noi, e non giocava da un po', come Bronn, Ci vuole tempo, ma vedo l'attitudine a partecipare al progetto, a entrare nel gioco".
di Napoli Magazine
20/08/2022 - 20:58
Davide Nicola, allenatore della Salenitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn, dopo il pari contro l'Udinese: "Sono molto contento. Dobbiamo partire dal presupposto che anche questa settimana abbiamo integrato giocatori per solo un paio di giorni. Dia ha caratteristiche che ci mancavano, di attacco allo spazio. Abbiamo recuperato Bradaric e Radovanovic. Essendo l'Udinese una squadra molto forte fisicamente, fare una partita del genere alla seconda dimostra crescita e continuità di prestazione. Dobbiamo migliorare la qualità dell'ultimo passaggio, la pressione. Avevamo di fronte una squadra che ha un gioco consolidato negli anni; nel calcio moderno l'inferiorità numerica porta uno svantaggio che c'è ma è diverso rispetto ad anni fa. Avremmo dovuto tirar fuori i loro difensori, per penetrare in area con giocate più veloci. Stiamo lavorando tanto, ma le caratteristiche di alcuni interpreti fanno sì che certi schemi funzionino meglio, quelle di altri meno. Maggiore? Anche lui è praticamente alla prima con noi, e non giocava da un po', come Bronn, Ci vuole tempo, ma vedo l'attitudine a partecipare al progetto, a entrare nel gioco".