Walter Sabatini, direttore generale della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio TV Serie A: "Quella di Liverani non e' una panchina in bilico, e' una panchina ben salda. Liverani lo abbiamo preso per alcune caratteristiche che sta gia' dimostrando di avere e si vedono in allenamento come sul campo. L'ultima gara in casa, quella con il Monza, e' stata dolorosamente persa, ma sul terreno di gioco si e' visto che c'e' un allenatore che ha portato messaggi positivi ai giocatori. Siamo assolutamente soddisfatti. Ovvio che ha bisogno di fortuna perche' nel calcio serve vincere le partite, ma succedera'. Io lo so. Mercato di gennaio? Il mea culpa e' un esercizio quotidiano per me. Ho fatto errori dal punto di vista della tempistica perche' ho lavorato su operazioni che pensavo si sarebbero chiuse in fretta e invece si sono diluite nel tempo e alla fine ho lasciato la squadra sguarnita di giocatori perche' nel frattempo ho collocato alcuni nostri giovani difensori che dovevano cambiare aria senza fare in tempo a portare sostituti, quindi dal punto di vista professionale e' stata una carenza che piu' di chiunque altro, ha sfavorito l'allenatore e la squadra in generale".
di Napoli Magazine
27/02/2024 - 18:10
Walter Sabatini, direttore generale della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio TV Serie A: "Quella di Liverani non e' una panchina in bilico, e' una panchina ben salda. Liverani lo abbiamo preso per alcune caratteristiche che sta gia' dimostrando di avere e si vedono in allenamento come sul campo. L'ultima gara in casa, quella con il Monza, e' stata dolorosamente persa, ma sul terreno di gioco si e' visto che c'e' un allenatore che ha portato messaggi positivi ai giocatori. Siamo assolutamente soddisfatti. Ovvio che ha bisogno di fortuna perche' nel calcio serve vincere le partite, ma succedera'. Io lo so. Mercato di gennaio? Il mea culpa e' un esercizio quotidiano per me. Ho fatto errori dal punto di vista della tempistica perche' ho lavorato su operazioni che pensavo si sarebbero chiuse in fretta e invece si sono diluite nel tempo e alla fine ho lasciato la squadra sguarnita di giocatori perche' nel frattempo ho collocato alcuni nostri giovani difensori che dovevano cambiare aria senza fare in tempo a portare sostituti, quindi dal punto di vista professionale e' stata una carenza che piu' di chiunque altro, ha sfavorito l'allenatore e la squadra in generale".