Calcio
SERIE A - Criscitiello: "A Sarri serve tempo ma Conte non ne concede, Inter concreta ma non bella"
16.09.2019 10:53 di Napoli Magazine

Scrive Michele Criscitiello nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Se passi da Massimiliano Allegri a Maurizio Sarri devi preventivare che il passaggio possa risultare traumatico e, soprattutto, che ci voglia del tempo. Lo diciamo da due mesi: ai bianconeri, quest'anno, servirà tanta pazienza. Sarri è un allenatore vero e non impari i suoi schemi e non fai ciò che lui pretende in due settimane. La fase di apprendimento rischia di essere lunga e il campionato, purtroppo, non si ferma. Bisogna essere veloci e soprattutto fare punti. Il pareggio di Firenze non è un dramma. Nell'economia dell'intera stagione ci sta, eccome, il punto al Franchi. I dati allarmanti, se così si possono definire a settembre, sono altri. La condizione fisica, per ora precaria, la squadra ha perso subito Chiellini e appare troppo di cristallo. La verità è anche un'altra: rispetto agli ultimi anni la concorrenza si è rinforzata. Inter in primis, a ruota segue il Napoli. La Roma non è da scudetto ma con i fari spenti si lavora meglio. La Juventus di Firenze non ci è piaciuta. La Juventus ha spaventato tutti con quel black out contro il Napoli. Adesso arriva la prova Champions e non sono consentite pause di riflessione. 90 minuti di pausa, in un campionato così lungo, sono anche consentiti ma in Champions paghi salato il conto al primo minimo errore. La Juventus resta l'indiscussa favorita per lo scudetto. Anche se dovessero giocare le 11 "riserve" resterebbe la favorita. Ha due squadre per due competizioni. I ricambi di Sarri, in Italia, non li ha nessuno. Ora sta a lui sfruttare la rosa al meglio. Anche perché le polemiche, ai tempi di Napoli, contro la Juve sono registrate e se prima parlava di fatturato troppo elevato oggi non può invocare il caldo delle ore 15.00 come disparità di trattamento con l'Inter. Conte porta concretezza. Tre partite e tre vittorie. Senza brillare. Con l'Udinese si è vista una piccola Inter. Piccola e furba come Sensi. Candreva si becca un ceffone, da furbo manda De Paul negli spogliatoi, poi passa in vantaggio nel momento più brutto per un avversario, a cavallo tra primo e secondo tempo. Nella ripresa non si è vista una Inter stratosferica e in superiorità numerica per tutto un tempo non è stata in grado di chiudere la partita. Lukaku macchinoso e prevedibile deve essere servito diversamente. Bene Politano da seconda punta anche se resta la terza scelta in quel ruolo. Buon approccio di Sanchez, anche se occorrerà del tempo per vederlo come ai tempi d'oro. L'Inter per lo scudetto c'è ma sono fondamentali due condizioni: la Juventus dovrà perdere qualche colpo e l'Inter non potrà fare sconti a nessuno. Meglio vincere e giocare male che giocare bene e non vincere. Sempre".

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SERIE A - Criscitiello: "A Sarri serve tempo ma Conte non ne concede, Inter concreta ma non bella"

di Napoli Magazine

16/09/2024 - 10:53

Scrive Michele Criscitiello nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: "Se passi da Massimiliano Allegri a Maurizio Sarri devi preventivare che il passaggio possa risultare traumatico e, soprattutto, che ci voglia del tempo. Lo diciamo da due mesi: ai bianconeri, quest'anno, servirà tanta pazienza. Sarri è un allenatore vero e non impari i suoi schemi e non fai ciò che lui pretende in due settimane. La fase di apprendimento rischia di essere lunga e il campionato, purtroppo, non si ferma. Bisogna essere veloci e soprattutto fare punti. Il pareggio di Firenze non è un dramma. Nell'economia dell'intera stagione ci sta, eccome, il punto al Franchi. I dati allarmanti, se così si possono definire a settembre, sono altri. La condizione fisica, per ora precaria, la squadra ha perso subito Chiellini e appare troppo di cristallo. La verità è anche un'altra: rispetto agli ultimi anni la concorrenza si è rinforzata. Inter in primis, a ruota segue il Napoli. La Roma non è da scudetto ma con i fari spenti si lavora meglio. La Juventus di Firenze non ci è piaciuta. La Juventus ha spaventato tutti con quel black out contro il Napoli. Adesso arriva la prova Champions e non sono consentite pause di riflessione. 90 minuti di pausa, in un campionato così lungo, sono anche consentiti ma in Champions paghi salato il conto al primo minimo errore. La Juventus resta l'indiscussa favorita per lo scudetto. Anche se dovessero giocare le 11 "riserve" resterebbe la favorita. Ha due squadre per due competizioni. I ricambi di Sarri, in Italia, non li ha nessuno. Ora sta a lui sfruttare la rosa al meglio. Anche perché le polemiche, ai tempi di Napoli, contro la Juve sono registrate e se prima parlava di fatturato troppo elevato oggi non può invocare il caldo delle ore 15.00 come disparità di trattamento con l'Inter. Conte porta concretezza. Tre partite e tre vittorie. Senza brillare. Con l'Udinese si è vista una piccola Inter. Piccola e furba come Sensi. Candreva si becca un ceffone, da furbo manda De Paul negli spogliatoi, poi passa in vantaggio nel momento più brutto per un avversario, a cavallo tra primo e secondo tempo. Nella ripresa non si è vista una Inter stratosferica e in superiorità numerica per tutto un tempo non è stata in grado di chiudere la partita. Lukaku macchinoso e prevedibile deve essere servito diversamente. Bene Politano da seconda punta anche se resta la terza scelta in quel ruolo. Buon approccio di Sanchez, anche se occorrerà del tempo per vederlo come ai tempi d'oro. L'Inter per lo scudetto c'è ma sono fondamentali due condizioni: la Juventus dovrà perdere qualche colpo e l'Inter non potrà fare sconti a nessuno. Meglio vincere e giocare male che giocare bene e non vincere. Sempre".