È una Roma dilagante quella che difende il quinto posto dall’assalto del Milan, che per ventiquattr’ore aveva messo il muso davanti nella corsa alla qualificazione diretta ai gironi di Europa League. La Spal, dal canto suo, capisce subito che la serata è difficile: dopo sei minuti Sala è costretto a uscire per un infortunio (al suo posto entra Reca), e al 10° la Roma passa con Kalinic, bravo a ribattere in rete una sforbiciata di Pellegrini che Letica non riesce a trattenere. A dire il vero serve una lunga verifica al Var prima di confermare il gol, ma nessun giocatore coinvolto nell’azione è in posizione irregolare e Magnaniello può convalidare. I giallorossi sembrano giocare sul velluto ma incredibilmente, al 24°, subiscono un gol alla prima sortita offensiva degli estensi: è splendido il lancio di Valdifiori che trova il colpo di testa preciso e potente di Cerri, che stacca su Kolarov e firma l’1-1. Per gli ospiti, in ogni caso, è un semplice incidente di percorso: lo dimostra Carles Perez al 38°, quando supera con forza e classe Reca e batte il portiere avversario con un bel diagonale, firmando il suo primo gol in Serie A. La sterzata è quella decisiva e a inizio ripresa la Roma mette cambia definitivamente marcia: al 47° Kolarov scaglia un sinistro potentissimo dalla distanza, che Letica non trattiene e lascia sfilare in rete. Al 52° arriva anche il poker, con Bruno Peres che sfrutta al meglio uno scambio con Kalinic e firma il 4-1, tornando al gol in A dopo oltre tre anni. Il brasiliano ci prende gusto e segna anche il 5-1 al 75°: lasciato libero di tirare indisturbato, s’inventa un tiro a giro che entra nel sette. A tempo scaduto c’è gloria per Nicolò Zaniolo: il talento giallorosso si fa metà campo palla al piede, prima di firmare il sesto, splendido gol dei giallorossi mettendo a tacere, almeno per qualche ora, le voci sempre più insistenti di un suo addio alla Roma.
di Napoli Magazine
22/07/2020 - 23:47
È una Roma dilagante quella che difende il quinto posto dall’assalto del Milan, che per ventiquattr’ore aveva messo il muso davanti nella corsa alla qualificazione diretta ai gironi di Europa League. La Spal, dal canto suo, capisce subito che la serata è difficile: dopo sei minuti Sala è costretto a uscire per un infortunio (al suo posto entra Reca), e al 10° la Roma passa con Kalinic, bravo a ribattere in rete una sforbiciata di Pellegrini che Letica non riesce a trattenere. A dire il vero serve una lunga verifica al Var prima di confermare il gol, ma nessun giocatore coinvolto nell’azione è in posizione irregolare e Magnaniello può convalidare. I giallorossi sembrano giocare sul velluto ma incredibilmente, al 24°, subiscono un gol alla prima sortita offensiva degli estensi: è splendido il lancio di Valdifiori che trova il colpo di testa preciso e potente di Cerri, che stacca su Kolarov e firma l’1-1. Per gli ospiti, in ogni caso, è un semplice incidente di percorso: lo dimostra Carles Perez al 38°, quando supera con forza e classe Reca e batte il portiere avversario con un bel diagonale, firmando il suo primo gol in Serie A. La sterzata è quella decisiva e a inizio ripresa la Roma mette cambia definitivamente marcia: al 47° Kolarov scaglia un sinistro potentissimo dalla distanza, che Letica non trattiene e lascia sfilare in rete. Al 52° arriva anche il poker, con Bruno Peres che sfrutta al meglio uno scambio con Kalinic e firma il 4-1, tornando al gol in A dopo oltre tre anni. Il brasiliano ci prende gusto e segna anche il 5-1 al 75°: lasciato libero di tirare indisturbato, s’inventa un tiro a giro che entra nel sette. A tempo scaduto c’è gloria per Nicolò Zaniolo: il talento giallorosso si fa metà campo palla al piede, prima di firmare il sesto, splendido gol dei giallorossi mettendo a tacere, almeno per qualche ora, le voci sempre più insistenti di un suo addio alla Roma.