Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport prima della gara contro il Bologna: "Sarà una gara fondamentale, sappiamo dell'importanza che avrà e la stiamo preparando bene. Queste gare si analizzano con grinta e determinazione, ma anche con calma perché ci vuole testa in tutto. Siamo consapevoli che servirà una grande partita. Il nostro obiettivo è vincere sempre, sarà un buon proposito anche per il Dall'Ara. Loro andranno sulle ali dell'entusiasmo, sono una squadra aggressiva, ma noi abbiamo le nostre carte e non dobbiamo presentarci a nessuno. Siamo una grande squadra, cercheremo di fare risultato. Yildiz? È consapevole di aver fatto un errore abbastanza grave a livello comportamentale ed è una cosa che non deve succedere, ma sono sicuro che non capiterà più. Ha capito l'errore, ma non dobbiamo crocifiggerlo, ci saranno altri che lo sostituiranno. È un ragazzo perbene, sarà il futuro della Juventus. Non entrare tra le prime 4 sarebbe un fallimento sportivo? Non è quello a cui dobbiamo pensare ora, ma a entrarci e pensare dopo ad altro. Sono molto contento di quello che sto facendo, credo di essere cresciuto come persona. La fascia mi responsabilizza, devo essere sempre un esempio per tutti e dico sempre che essere capitano della Juve deve essere una cosa quotidiana e cerco di farlo sempre. Questo mi sta aiutando a fare una stagione importante, ma tutto va in base ai risultati di squadra. Essere tifoso e giocatore della Juventus è un peso? Sì, quando ero arrivato vivevo le cose molto più coinvolto, ma ora ho una maturità tale che sono equilibrato su tutto, nel campo e fuori. Riesco a gestire molto bene le cose, mentre è più difficile per la mia famiglia, dove sono tutti juventini da sempre. Quindi c'è una pressione diversa da casa, ma riesco a gestire anche quella (ride, ndr). Nazionale? Quando non sono stato convocato per l'Europeo è stata una delusione enorme. Ora sono focalizzato sul lavoro, l'unica cosa che posso fare è questa, è il massimo che posso fare. Non posso controllare cose che non dipendono da me, le scelte le fa il mister e io ci ho parlato. Abbiamo avuto un bel colloquio, devo puntare sempre a farmi trovare pronto. L'Italia è un obiettivo per me, faccio i complimenti agli altri centrocampisti, sono giovani e devono crescere, hanno un bel futuro, ma sono giovane anche io, ho 27 anni. Voglio tornarci ed esserci, me lo sono messa in testa".
di Napoli Magazine
02/05/2025 - 19:34
Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport prima della gara contro il Bologna: "Sarà una gara fondamentale, sappiamo dell'importanza che avrà e la stiamo preparando bene. Queste gare si analizzano con grinta e determinazione, ma anche con calma perché ci vuole testa in tutto. Siamo consapevoli che servirà una grande partita. Il nostro obiettivo è vincere sempre, sarà un buon proposito anche per il Dall'Ara. Loro andranno sulle ali dell'entusiasmo, sono una squadra aggressiva, ma noi abbiamo le nostre carte e non dobbiamo presentarci a nessuno. Siamo una grande squadra, cercheremo di fare risultato. Yildiz? È consapevole di aver fatto un errore abbastanza grave a livello comportamentale ed è una cosa che non deve succedere, ma sono sicuro che non capiterà più. Ha capito l'errore, ma non dobbiamo crocifiggerlo, ci saranno altri che lo sostituiranno. È un ragazzo perbene, sarà il futuro della Juventus. Non entrare tra le prime 4 sarebbe un fallimento sportivo? Non è quello a cui dobbiamo pensare ora, ma a entrarci e pensare dopo ad altro. Sono molto contento di quello che sto facendo, credo di essere cresciuto come persona. La fascia mi responsabilizza, devo essere sempre un esempio per tutti e dico sempre che essere capitano della Juve deve essere una cosa quotidiana e cerco di farlo sempre. Questo mi sta aiutando a fare una stagione importante, ma tutto va in base ai risultati di squadra. Essere tifoso e giocatore della Juventus è un peso? Sì, quando ero arrivato vivevo le cose molto più coinvolto, ma ora ho una maturità tale che sono equilibrato su tutto, nel campo e fuori. Riesco a gestire molto bene le cose, mentre è più difficile per la mia famiglia, dove sono tutti juventini da sempre. Quindi c'è una pressione diversa da casa, ma riesco a gestire anche quella (ride, ndr). Nazionale? Quando non sono stato convocato per l'Europeo è stata una delusione enorme. Ora sono focalizzato sul lavoro, l'unica cosa che posso fare è questa, è il massimo che posso fare. Non posso controllare cose che non dipendono da me, le scelte le fa il mister e io ci ho parlato. Abbiamo avuto un bel colloquio, devo puntare sempre a farmi trovare pronto. L'Italia è un obiettivo per me, faccio i complimenti agli altri centrocampisti, sono giovani e devono crescere, hanno un bel futuro, ma sono giovane anche io, ho 27 anni. Voglio tornarci ed esserci, me lo sono messa in testa".