Vlad Chiriches ed il suo luogo di nascita hanno una caratteristica comune. Così come i Carpazisono una catena montuosa anticonvenzionale, non mostrando alture esagerate e ripidi picchi , anche Chiriches è un centrale fuori dagli standard. Sì, perché sebbene le caratteristiche fisiche della montagna gli appartengano sul serio, Vlad dispone anche di un'ottima tecnica, alternando tackle decisi a precise impostazioni di gioco.

I paragoni per lui già si sono sprecati. Proprio per la sua voglia di tenere sempre il pallone, per la sua (a volte) eccessiva sicurezza, per i suoi disimpegni personali e costruttivi,  in giro per l'Europa in passato è stato accostato a Lucio. E, per la stessa peculiarità, anche con Miodrag Belodedici, tra i più grandi difensori della storia del calcio rumeno. In patria, però, in quella Romania che ospita i suoi amati Carpazi, è stato comparato maggiormente a Christian Chivu. Sarà per il ruolo, per il fatto che può giocare sia da centrale che esterno (e pure da centrocampista), sarà che ha ereditato la sua fascia di capitano della nazionale rumena, sarà per la sua personalità, da leader silenzioso. Sarà, sarà, sarà... Chiriches ne è onorato, come dichiarato più volte, ma punta anche a fare meglio.

L'ambizione infatti non gli è mai mancata. Sin dai tempi in cui, ancora ragazzino, ha lasciato la sua Romania per sbarcare in Portogallo, nel colosso Benfica.  Ma quale colosso davanti a quello sbarbato di 185 centimetri? Però, da potenziale craque è passato al crac delle ossa: qualche infortunio già in Portogallo, che poi si è riproposto negli ultimi anni. Tra chiusure eccellenti e organizzazione del gioco fin dalla difesa, ha poi conquistato la Steaua Bucarest. E' qui che Belodedici gli ha passato il testimone, incoronandolo come tra i più grandi prospetti di Romania.

Leader silenzioso, ben presto vice capitano. Le sortite offensive non gli sono mai mancate, anche i numeri lo testimoniano. Quantità e qualità anche in avanti, un gol spettacolare in rovesciata al Molde indelebile per tanti tifosi della Steaua. Prestazioni altisonanti a gogò, tanto da attirare i grandi club europei. Ammiccamenti, accostamenti, flirt continui con l'Italia. Questo matrimonio no s'ha da fare, sembrava. Fino all'altare e poi, allo scambio delle fedi, un arrivederci all'Italia e l'approdo al Tottenham due anni fa. Una stagione a buoni livelli, poi quei maledetti guai fisici che si ripresentano. E adesso? L'azzurro splende sulla testa e ora anche addosso. Finalmente il promesso sposo è giunto in Italia: Sarri è pronto a metterlo al centro della sua difesa. E' il Napolila sposa perfetta, quella che l'ha già portato a Dimaro per celebrare le tanto attese nozze italiane. "Sì, lo voglio", già detto. Chiriches abbraccia l'Italia, il Napoli trova un elemento importante, cresciuto tra i paragoni con Chivu, Lucio e Belodedici. Ma ora è semplicemente Vlad Chiriches, il gigante dei Carpazi.