Luis De La Fuente, c.t. della Nazionale spagnola, nel corso di un’intervista rilasciata a Marca ha parlato dei sorteggi per la fase a gironi del Mondiale e anche dell’attaccante del Como, Alvaro Morata, suo capitano all’Europeo del 2024, che la Spagna ha vinto.
Queste le sue parole a partire dal fatto che in molti considerino la Spagna come favorita al Mondiale: “Non mi pesa. Mi fa sentire riconosciuto, nel senso che valorizza il lavoro svolto finora. Essere un favorito non garantisce nulla. Ci sono altre squadre favorite come la Spagna: Francia, Argentina, Brasile, Inghilterra, Portogallo. Ce ne sono molte in grado di vincere la Coppa del Mondo. Sono orgoglioso che ci considerino una di loro, soprattutto perché non ci è stato regalato nulla. Essere il numero uno nella classifica FIFA è la conseguenza di un buon lavoro e di avere una generazione di calciatori eccezionale”.
Su Morata: “Mi piace che mi chieda di Álvaro. Sapete già quanto è importante e quanto lo sarà ancora per noi. È fondamentale dentro e fuori dal campo. A volte, nella pianificazione, bisogna dare opportunità ad altri calciatori che le richiedono. Ma Álvaro non ha smesso di esserci, anche quando non c’è. Vedremo cosa succederà da qui a marzo; c’è ancora molto da fare. Ha le stesse o più opzioni degli altri, ora mi spiace per l’infortunio che ha avuto, ma lo tengo in considerazione, per lui le porte sono sempre aperte”.
di Napoli Magazine
07/12/2025 - 15:24
Luis De La Fuente, c.t. della Nazionale spagnola, nel corso di un’intervista rilasciata a Marca ha parlato dei sorteggi per la fase a gironi del Mondiale e anche dell’attaccante del Como, Alvaro Morata, suo capitano all’Europeo del 2024, che la Spagna ha vinto.
Queste le sue parole a partire dal fatto che in molti considerino la Spagna come favorita al Mondiale: “Non mi pesa. Mi fa sentire riconosciuto, nel senso che valorizza il lavoro svolto finora. Essere un favorito non garantisce nulla. Ci sono altre squadre favorite come la Spagna: Francia, Argentina, Brasile, Inghilterra, Portogallo. Ce ne sono molte in grado di vincere la Coppa del Mondo. Sono orgoglioso che ci considerino una di loro, soprattutto perché non ci è stato regalato nulla. Essere il numero uno nella classifica FIFA è la conseguenza di un buon lavoro e di avere una generazione di calciatori eccezionale”.
Su Morata: “Mi piace che mi chieda di Álvaro. Sapete già quanto è importante e quanto lo sarà ancora per noi. È fondamentale dentro e fuori dal campo. A volte, nella pianificazione, bisogna dare opportunità ad altri calciatori che le richiedono. Ma Álvaro non ha smesso di esserci, anche quando non c’è. Vedremo cosa succederà da qui a marzo; c’è ancora molto da fare. Ha le stesse o più opzioni degli altri, ora mi spiace per l’infortunio che ha avuto, ma lo tengo in considerazione, per lui le porte sono sempre aperte”.