Daniele Verde, attaccante dello Spezia, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato della sfida contro il Napoli:
“Barba bianca? Io mantengo la parola. La maglia numero 10 per il prossimo anno? Penso che pagherò ancora. Noi facciamo un’asta a inizio stagione per prendere il numero che vogliamo. È una cosa di gruppo, la rifaremo anche per scaramanzia. Noi anziani abbiamo la priorità ma comunque qualcosa sborserò, si darà poi in beneficenza".
Spezia salvo e ultima gara contro il Napoli. Cosa avrebbe potuto chiedere di più?
"Niente. L'avevo detto: con noi salvi e il Napoli in corsa per lo scudetto non penso che sarei sceso in campo. Quindi va bene, da rilassato è più bello. Scambierò la maglia con Insigne, è anche la sua ultima partita. Ma ne dovrò chiedere 5-6 per gli amici".
Il rione Traiano, dove è cresciuto, tra Soccavo e Fuorigrotta, cioè dove si allenava il Napoli di Maradona e lo stadio. L'essenza del maradonismo: anche se lei è nato dopo l'ha in qualche modo sentita?
"Sì, assolutamente. La mia famiglia andava a vedere gli allenamenti. Con Maradona si faceva festa tutti i giorni. Quando parlo della mia città provo sempre grande emozione, perché il mio cuore è azzurro. Solo chi nasce lì può capire le difficoltà, le gioie e i dolori della vita".
di Napoli Magazine
22/05/2024 - 09:53
Daniele Verde, attaccante dello Spezia, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato della sfida contro il Napoli:
“Barba bianca? Io mantengo la parola. La maglia numero 10 per il prossimo anno? Penso che pagherò ancora. Noi facciamo un’asta a inizio stagione per prendere il numero che vogliamo. È una cosa di gruppo, la rifaremo anche per scaramanzia. Noi anziani abbiamo la priorità ma comunque qualcosa sborserò, si darà poi in beneficenza".
Spezia salvo e ultima gara contro il Napoli. Cosa avrebbe potuto chiedere di più?
"Niente. L'avevo detto: con noi salvi e il Napoli in corsa per lo scudetto non penso che sarei sceso in campo. Quindi va bene, da rilassato è più bello. Scambierò la maglia con Insigne, è anche la sua ultima partita. Ma ne dovrò chiedere 5-6 per gli amici".
Il rione Traiano, dove è cresciuto, tra Soccavo e Fuorigrotta, cioè dove si allenava il Napoli di Maradona e lo stadio. L'essenza del maradonismo: anche se lei è nato dopo l'ha in qualche modo sentita?
"Sì, assolutamente. La mia famiglia andava a vedere gli allenamenti. Con Maradona si faceva festa tutti i giorni. Quando parlo della mia città provo sempre grande emozione, perché il mio cuore è azzurro. Solo chi nasce lì può capire le difficoltà, le gioie e i dolori della vita".