Michele Criscitiello, giornalista, ha fatto il punto sul mercato del Napoli nel suo editoriale per Sportitalia: "Nell’editoriale di lunedì scorso anticipavamo un problema di chiara lettura che c’era nel Napoli. Tanta attesa ed aspettative ma l’entusiasmo (tanto) era giustificato solo dall’arrivo di Conte. Il resto è un Napoli fermo sul mercato. Poche entrate, una forse due di qualità, cessioni importanti ferme e 12 calciatori da Napoli in rosa. Pochi. Conte lo aveva fatto capire prima ma lo ha detto a chiare lettere, con i sottotitoli, dopo lo 0-0 in casa con il Modena. A Conte è capitato anche l’avversario peggiore in Coppa Italia perché chi affronta Bisoli è consapevole delle sue qualità difensive e che se vuole può non far segnare anche il Real Madrid. Con un pizzico di fortuna in più passava il Modena e al Napoli sarebbe sfumato, nella notte di San Lorenzo, il primo dei due obiettivi stagionali. Conte non può essere soddisfatto di un mercato paralizzato, fatto di troppi se e ma, affidato ad un Direttore giovane e forse preparato ma senza esperienza. Qui ci vuole gente per fare la guerra ma che finora ha usato solo pistole giocattolo in spiaggia. Sta avendo difficoltà Giuntoli alla Juve figuriamoci Manna a Napoli, senza Coppe e soldi. In tutto questo anche Antonio ha commesso un grande errore. Doveva pretendere da De Laurentiis piazza pulita dei giocatori del passato e invece ne ha fatto una questione di principio e si è imposto per far restare, ad esempio, Kvara e Di Lorenzo. Quando un calciatore vuole andare e quando i rapporti con la società si sono rotti nulla sarà come prima. Vanno lasciati andare. Lui le battaglie di mercato le ha vinte ma a cosa serviranno tanti calciatori scontenti durante l’anno? A Napoli il valore dei singoli è ancora drogato dall’anno dello scudetto; anno che non capiterà più, eravamo di fronte ad un fenomeno sovrannaturale ma che già lo scorso anno ha restituito al campo il reale valore di alcuni singoli. Conte avrebbe dovuto pretendere la cessione di 5-6 pedine (Meret, Di Lorenzo, Kvara, Osimhen ed altri) e da lì ricostruire con i suoi uomini pronti a tutto per la nuova avventura. Ne sta uscendo un mix senza troppa logica e con grandi ritardi. Tutto questo minerà il rapporto tra Conte e De Laurentiis. Perché la scelta del Mister era basata sul calmare la piazza e affidare ad un grande tecnico il progetto di rinascita. Quando, però, a parlare sarà di nuovo il campo e non tifosi o giornalisti allora inizieranno i problemi".
di Napoli Magazine
12/08/2024 - 09:18
Michele Criscitiello, giornalista, ha fatto il punto sul mercato del Napoli nel suo editoriale per Sportitalia: "Nell’editoriale di lunedì scorso anticipavamo un problema di chiara lettura che c’era nel Napoli. Tanta attesa ed aspettative ma l’entusiasmo (tanto) era giustificato solo dall’arrivo di Conte. Il resto è un Napoli fermo sul mercato. Poche entrate, una forse due di qualità, cessioni importanti ferme e 12 calciatori da Napoli in rosa. Pochi. Conte lo aveva fatto capire prima ma lo ha detto a chiare lettere, con i sottotitoli, dopo lo 0-0 in casa con il Modena. A Conte è capitato anche l’avversario peggiore in Coppa Italia perché chi affronta Bisoli è consapevole delle sue qualità difensive e che se vuole può non far segnare anche il Real Madrid. Con un pizzico di fortuna in più passava il Modena e al Napoli sarebbe sfumato, nella notte di San Lorenzo, il primo dei due obiettivi stagionali. Conte non può essere soddisfatto di un mercato paralizzato, fatto di troppi se e ma, affidato ad un Direttore giovane e forse preparato ma senza esperienza. Qui ci vuole gente per fare la guerra ma che finora ha usato solo pistole giocattolo in spiaggia. Sta avendo difficoltà Giuntoli alla Juve figuriamoci Manna a Napoli, senza Coppe e soldi. In tutto questo anche Antonio ha commesso un grande errore. Doveva pretendere da De Laurentiis piazza pulita dei giocatori del passato e invece ne ha fatto una questione di principio e si è imposto per far restare, ad esempio, Kvara e Di Lorenzo. Quando un calciatore vuole andare e quando i rapporti con la società si sono rotti nulla sarà come prima. Vanno lasciati andare. Lui le battaglie di mercato le ha vinte ma a cosa serviranno tanti calciatori scontenti durante l’anno? A Napoli il valore dei singoli è ancora drogato dall’anno dello scudetto; anno che non capiterà più, eravamo di fronte ad un fenomeno sovrannaturale ma che già lo scorso anno ha restituito al campo il reale valore di alcuni singoli. Conte avrebbe dovuto pretendere la cessione di 5-6 pedine (Meret, Di Lorenzo, Kvara, Osimhen ed altri) e da lì ricostruire con i suoi uomini pronti a tutto per la nuova avventura. Ne sta uscendo un mix senza troppa logica e con grandi ritardi. Tutto questo minerà il rapporto tra Conte e De Laurentiis. Perché la scelta del Mister era basata sul calmare la piazza e affidare ad un grande tecnico il progetto di rinascita. Quando, però, a parlare sarà di nuovo il campo e non tifosi o giornalisti allora inizieranno i problemi".