Michele Criscitiello, giornalista, nel suo editoriale per il sito di Sportitalia, si è soffermato anche sul capitolo allenatori italiani: "Nel frattempo la scuola degli allenatori italiani continua a far parlare mezzo mondo. In Champions avremo 4 allenatori su 8 finalisti. Abbiamo allenatori bravi, anche se poi in Nazionale siamo rappresentati da un tecnico che non rientra neanche tra i migliori 10 italiani. Meglio del Mancio? Ecco i nomi: Spalletti, Pioli, Allegri, Ancelotti, Sarri, Conte, De Zerbi, Gasperini e il nono fate voi se volete inserire Simone Inzaghi per i risultati, Italiano per le sue idee o altro. Spalletti è il Re. Uno che vince lo scudetto a Napoli merita rispetto per i prossimi 35 anni. Ha fatto un capolavoro e capiremmo un eventuale addio a fine stagione. Farebbe bene. Di più non potrebbe fare e conviene sempre lasciare da vincenti. Restare significa rischiare di fare la stessa fine di Stefano Pioli. Oggi criticato, un anno fa osannato. Il calcio mangia e si dimentica. Come è giusto che sia. Spalletti è un grande allenatore e l'ha dimostrato. L'altro orgoglio nazionale si chiama Roberto De Zerbi che, ormai, ha mandato in love tutta l'Inghilterra. Guardiola compreso. De Zerbi non dovevamo perderlo. Siamo stati dei polli e le nostre big ce l'hanno sulla coscienza. Uno con quei valori tecnici e, soprattutto, umani non si trova facilmente nel mondo del calcio. Ormai lo abbiamo perso, per sua fortuna, e mai dovrà prendere in considerazione una ipotesi italiana. De Zerbi dovrà farsi un altro anno al Brighton e poi andare in una delle 4 big inglesi. Altre strade non ne ha se non un Bayern o un Psg. Questa ipotesi francese non gliela auguro. Potrei augurarla solo per il suo conto corrente ma ha già dimostrato a Sassuolo, Kiev, il no alla Roma e a Palermo che De Zerbi guarda il conto in banca solo quando deve prelevare 250 euro al bancomat. Amato dai suoi calciatori, ovunque sia andato, ha sempre fatto vedere un calcio originale e moderno. Non copia ma sperimenta. Staff di qualità che non guasta mai, composto da professionisti e fedelissimi. Chi l'ha tradito, negli anni, ha fatto poca strada".
di Napoli Magazine
27/03/2023 - 09:25
Michele Criscitiello, giornalista, nel suo editoriale per il sito di Sportitalia, si è soffermato anche sul capitolo allenatori italiani: "Nel frattempo la scuola degli allenatori italiani continua a far parlare mezzo mondo. In Champions avremo 4 allenatori su 8 finalisti. Abbiamo allenatori bravi, anche se poi in Nazionale siamo rappresentati da un tecnico che non rientra neanche tra i migliori 10 italiani. Meglio del Mancio? Ecco i nomi: Spalletti, Pioli, Allegri, Ancelotti, Sarri, Conte, De Zerbi, Gasperini e il nono fate voi se volete inserire Simone Inzaghi per i risultati, Italiano per le sue idee o altro. Spalletti è il Re. Uno che vince lo scudetto a Napoli merita rispetto per i prossimi 35 anni. Ha fatto un capolavoro e capiremmo un eventuale addio a fine stagione. Farebbe bene. Di più non potrebbe fare e conviene sempre lasciare da vincenti. Restare significa rischiare di fare la stessa fine di Stefano Pioli. Oggi criticato, un anno fa osannato. Il calcio mangia e si dimentica. Come è giusto che sia. Spalletti è un grande allenatore e l'ha dimostrato. L'altro orgoglio nazionale si chiama Roberto De Zerbi che, ormai, ha mandato in love tutta l'Inghilterra. Guardiola compreso. De Zerbi non dovevamo perderlo. Siamo stati dei polli e le nostre big ce l'hanno sulla coscienza. Uno con quei valori tecnici e, soprattutto, umani non si trova facilmente nel mondo del calcio. Ormai lo abbiamo perso, per sua fortuna, e mai dovrà prendere in considerazione una ipotesi italiana. De Zerbi dovrà farsi un altro anno al Brighton e poi andare in una delle 4 big inglesi. Altre strade non ne ha se non un Bayern o un Psg. Questa ipotesi francese non gliela auguro. Potrei augurarla solo per il suo conto corrente ma ha già dimostrato a Sassuolo, Kiev, il no alla Roma e a Palermo che De Zerbi guarda il conto in banca solo quando deve prelevare 250 euro al bancomat. Amato dai suoi calciatori, ovunque sia andato, ha sempre fatto vedere un calcio originale e moderno. Non copia ma sperimenta. Staff di qualità che non guasta mai, composto da professionisti e fedelissimi. Chi l'ha tradito, negli anni, ha fatto poca strada".