Francesco Acerbi potrebbe essere squalificato dalla Federazione per aver declinato la convocazione di Luciano Spalletti. Quest'oggi, in conferenza stampa, il commissario tecnico ha svelato che il difensore classe '88 ha rispedito al mittente la chiamata dopo la finale di Champions League. E no, non l'ha fatto per un problema fisico. "La scelta che ha fatto Acerbi ti ha più sorpreso o deluso? Io non posso permettermi nessuna depressione. Si va fiduciosi a fare altre cose, altre scelte. Sapendo di avere a che fare con calciatori anche più forti", ha dichiarato il commissario tecnico.
Quello di Acerbi è un caso spinoso, esploso nel secondo giorno di ritiro a Coverciano e nel bel mezzo della preparazione alla sfida decisiva contro la Norvegia per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo. Un caso che, in teoria, potrebbe anche avere degli strascichi legali. Così infatti recita l'articolo numero 76 delle norme NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC): "?I calciatori e le calciatrici che, senza provato e legittimo impedimento, neghino la loro partecipazione all'attività delle Squadre Nazionali, delle Rappresentative di Lega nonché delle Rappresentative dei Comitati sono passibili di squalifiche da scontarsi in gare ufficiali della loro Società. In tali casi, il Presidente Federale, i Presidenti delle Leghe, il Presidente del Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica, i Presidenti dei Comitati e delle Divisioni, hanno potere di segnalazione dei calciatori e delle calciatrici - e delle Società, ove queste concorrano - ai competenti organi disciplinari, ai fini di un eventuale deferimento".
Il regolamento quindi parla chiaro: Acerbi potrebbe essere squalificato. Anche se da prime indiscrezioni raccolte la Federazione non è intenzionata a battere questa strada.
di Napoli Magazine
01/06/2025 - 18:16
Francesco Acerbi potrebbe essere squalificato dalla Federazione per aver declinato la convocazione di Luciano Spalletti. Quest'oggi, in conferenza stampa, il commissario tecnico ha svelato che il difensore classe '88 ha rispedito al mittente la chiamata dopo la finale di Champions League. E no, non l'ha fatto per un problema fisico. "La scelta che ha fatto Acerbi ti ha più sorpreso o deluso? Io non posso permettermi nessuna depressione. Si va fiduciosi a fare altre cose, altre scelte. Sapendo di avere a che fare con calciatori anche più forti", ha dichiarato il commissario tecnico.
Quello di Acerbi è un caso spinoso, esploso nel secondo giorno di ritiro a Coverciano e nel bel mezzo della preparazione alla sfida decisiva contro la Norvegia per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo. Un caso che, in teoria, potrebbe anche avere degli strascichi legali. Così infatti recita l'articolo numero 76 delle norme NOIF (Norme Organizzative Interne della FIGC): "?I calciatori e le calciatrici che, senza provato e legittimo impedimento, neghino la loro partecipazione all'attività delle Squadre Nazionali, delle Rappresentative di Lega nonché delle Rappresentative dei Comitati sono passibili di squalifiche da scontarsi in gare ufficiali della loro Società. In tali casi, il Presidente Federale, i Presidenti delle Leghe, il Presidente del Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica, i Presidenti dei Comitati e delle Divisioni, hanno potere di segnalazione dei calciatori e delle calciatrici - e delle Società, ove queste concorrano - ai competenti organi disciplinari, ai fini di un eventuale deferimento".
Il regolamento quindi parla chiaro: Acerbi potrebbe essere squalificato. Anche se da prime indiscrezioni raccolte la Federazione non è intenzionata a battere questa strada.