In casa Salernitana sussiste ancora un enorme punto interrogativo sul futuro di Davide Nicola. Gli attriti con il Morgan De Sanctis (che, di fatto, lo aveva criticato pubblicamente dopo il 5-0 di Reggio col Sassuolo), alcune divergenze estive sul mercato e le prestazioni negative offerte dalla squadra nell'ultimo mese rappresentano argomento di discussione ormai quotidiano tra la proprietà e la direzione tecnica, a sua volta sotto esame per il rendimento nullo o negativo di tanti calciatori arrivati tra luglio e agosto e che stanno facendo enormemente fatica. Sebbene Iervolino stia pensando di prendere una decisione definitiva su entrambi a ridosso della lunga sosta, è evidente che sotto traccia qualcosa si stia già muovendo. Al punto che pubblicamente emergono le consuete contraddizioni. Mentre il patron parlava di "Nicola mai in discussione, è un grandissimo allenatore ed è il nostro condottiero", ecco che l'avvocato Fimmanò usciva allo scoperto assicurando che la società reputa decisiva la sfida di sabato e che nessuna decisione sarà presa in virtù della riconoscenza per quanto fatto fino a maggio. Solo una vittoria consoliderebbe la posizione del tecnico, chiamato a valorizzare una rosa "da decimo posto" e ad allontanarsi dalla terzultima posizione "perchè non ho speso 40 milioni per perdere tutti i contrasti, subire undici ripartenze e salvarmi all'ultima giornata". Prematuro fare nomi di sostituti, si era parlato di un piano B che corrispondeva al nome di Eusebio Di Francesco che De Sanctis ha conosciuto bene ai tempi della Roma. Ma l'auspicio granata è quello di sfruttare il calore determinante dell'Arechi per aggiungere tre punti alla classifica e portarsi, potenzialmente, anche a +8 sul Verona. Perchè se è vero che l'involuzione è evidente, è altrettanto vero che è la stessa squadra che un mese fa dominava per 80 minuti allo Stadium contro la Juventus
di Napoli Magazine
18/10/2022 - 12:58
In casa Salernitana sussiste ancora un enorme punto interrogativo sul futuro di Davide Nicola. Gli attriti con il Morgan De Sanctis (che, di fatto, lo aveva criticato pubblicamente dopo il 5-0 di Reggio col Sassuolo), alcune divergenze estive sul mercato e le prestazioni negative offerte dalla squadra nell'ultimo mese rappresentano argomento di discussione ormai quotidiano tra la proprietà e la direzione tecnica, a sua volta sotto esame per il rendimento nullo o negativo di tanti calciatori arrivati tra luglio e agosto e che stanno facendo enormemente fatica. Sebbene Iervolino stia pensando di prendere una decisione definitiva su entrambi a ridosso della lunga sosta, è evidente che sotto traccia qualcosa si stia già muovendo. Al punto che pubblicamente emergono le consuete contraddizioni. Mentre il patron parlava di "Nicola mai in discussione, è un grandissimo allenatore ed è il nostro condottiero", ecco che l'avvocato Fimmanò usciva allo scoperto assicurando che la società reputa decisiva la sfida di sabato e che nessuna decisione sarà presa in virtù della riconoscenza per quanto fatto fino a maggio. Solo una vittoria consoliderebbe la posizione del tecnico, chiamato a valorizzare una rosa "da decimo posto" e ad allontanarsi dalla terzultima posizione "perchè non ho speso 40 milioni per perdere tutti i contrasti, subire undici ripartenze e salvarmi all'ultima giornata". Prematuro fare nomi di sostituti, si era parlato di un piano B che corrispondeva al nome di Eusebio Di Francesco che De Sanctis ha conosciuto bene ai tempi della Roma. Ma l'auspicio granata è quello di sfruttare il calore determinante dell'Arechi per aggiungere tre punti alla classifica e portarsi, potenzialmente, anche a +8 sul Verona. Perchè se è vero che l'involuzione è evidente, è altrettanto vero che è la stessa squadra che un mese fa dominava per 80 minuti allo Stadium contro la Juventus