Simone Pafundi, attaccante dell'Udinese, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di "Udinese Tv": "Per me sono state settimane difficili, il telefono era pieno di notizie nei miei confronti. Ovviamente fa anche piacere da un lato, è una bella soddisfazione per me, ma cerco sempre di essere un semplice ragazzo di 17 anni. Il rapporto con il mister? Con lui parlo sempre, mi fa stare tranquillo e non mi dà pressioni. Mi alleno serenamente, do sempre il massimo e so che mi tiene molto in considerazione. Cerco, inoltre, di sfruttare tutte le opportunità che mi sta dando. Con i miei compagni mi diverto molto, siamo davvero un bel gruppo. Mi hanno sempre messo a mio agio in ogni situazione e fin dall’inizio. Tra tutti, Arslan, Nestorovski e Masina mi danno molti consigli, Piana è un grande amico. Negli allenamenti mi cercano spesso, anche nelle ultime due gare chiedo il pallone e loro mi prendono in considerazione, perché penso che tutti abbiano fiducia in me. Sono all’Udinese da quando ho 8 anni. Mi ricordo ancora l’estate prima, quando ricevetti la chiamata: mia mamma tornò su dalla spiaggia e mi diede la notizia. Io ero felicissimo. Prima giocavo al Monfalcone, fare questo salto è stato un sogno. Il mio esordio in serie A è stato un altro sogno, non capivo niente prima di entrare, ero preso dalla tanta voglia di mettermi in mostra. Entrato in campo è scomparsa ogni tipo di tensione, è stato bellissimo. Il contratto da professionista è stato un altro piccolo grande passo, un giorno importante per me e per la mia famiglia. Firmare il giorno del mio compleanno è stata la ciliegina della torta. La mia famiglia mi fa stare tranquillo, ci tengono molto che sia soprattutto un ragazzo rispettoso ed educato. Con papà parlo molto di calcio e di campo. Il mio ruolo? Penso il trequartista, ma anche la seconda punta. In serie A bisogna essere bravi a fare tutto, se si è forti solo in una posizione si è prevedibili, per quello cerco di essere a disposizione per qualsiasi ruolo. Il mio idolo fin da piccolo è sempre stato Messi. Qui a Udine ho ammirato tanto Di Natale. Nazionale? La notte prima ho dormito davvero poco. È stato un giorno magico, penso che ogni ragazzino sogni la Nazionale ed arrivarci così giovane è una cosa che non si può spiegare. Le dichiarazioni di Mancini mi hanno fatto molto piacere, sento la sua fiducia e mi dà lo stimolo per fare sempre meglio e guadagnarmi ogni chance. L'ultima sfida di campionato? La partita è stata preparata bene, abbiamo fatto un buonissimo primo tempo. Nel secondo tempo non abbiamo iniziato bene, abbiamo dovuto rincorrere e con la giusta mentalità siamo riusciti a strappare il pareggio. Gli obiettivi stagionali? Pensare partita per partita, ne mancano nove e le vogliamo vincere tutte. Io spero di continuare su questa strada, ritagliarmi spazio e fare di più. Spero nel mio primo gol".
di Napoli Magazine
10/04/2023 - 21:55
Simone Pafundi, attaccante dell'Udinese, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di "Udinese Tv": "Per me sono state settimane difficili, il telefono era pieno di notizie nei miei confronti. Ovviamente fa anche piacere da un lato, è una bella soddisfazione per me, ma cerco sempre di essere un semplice ragazzo di 17 anni. Il rapporto con il mister? Con lui parlo sempre, mi fa stare tranquillo e non mi dà pressioni. Mi alleno serenamente, do sempre il massimo e so che mi tiene molto in considerazione. Cerco, inoltre, di sfruttare tutte le opportunità che mi sta dando. Con i miei compagni mi diverto molto, siamo davvero un bel gruppo. Mi hanno sempre messo a mio agio in ogni situazione e fin dall’inizio. Tra tutti, Arslan, Nestorovski e Masina mi danno molti consigli, Piana è un grande amico. Negli allenamenti mi cercano spesso, anche nelle ultime due gare chiedo il pallone e loro mi prendono in considerazione, perché penso che tutti abbiano fiducia in me. Sono all’Udinese da quando ho 8 anni. Mi ricordo ancora l’estate prima, quando ricevetti la chiamata: mia mamma tornò su dalla spiaggia e mi diede la notizia. Io ero felicissimo. Prima giocavo al Monfalcone, fare questo salto è stato un sogno. Il mio esordio in serie A è stato un altro sogno, non capivo niente prima di entrare, ero preso dalla tanta voglia di mettermi in mostra. Entrato in campo è scomparsa ogni tipo di tensione, è stato bellissimo. Il contratto da professionista è stato un altro piccolo grande passo, un giorno importante per me e per la mia famiglia. Firmare il giorno del mio compleanno è stata la ciliegina della torta. La mia famiglia mi fa stare tranquillo, ci tengono molto che sia soprattutto un ragazzo rispettoso ed educato. Con papà parlo molto di calcio e di campo. Il mio ruolo? Penso il trequartista, ma anche la seconda punta. In serie A bisogna essere bravi a fare tutto, se si è forti solo in una posizione si è prevedibili, per quello cerco di essere a disposizione per qualsiasi ruolo. Il mio idolo fin da piccolo è sempre stato Messi. Qui a Udine ho ammirato tanto Di Natale. Nazionale? La notte prima ho dormito davvero poco. È stato un giorno magico, penso che ogni ragazzino sogni la Nazionale ed arrivarci così giovane è una cosa che non si può spiegare. Le dichiarazioni di Mancini mi hanno fatto molto piacere, sento la sua fiducia e mi dà lo stimolo per fare sempre meglio e guadagnarmi ogni chance. L'ultima sfida di campionato? La partita è stata preparata bene, abbiamo fatto un buonissimo primo tempo. Nel secondo tempo non abbiamo iniziato bene, abbiamo dovuto rincorrere e con la giusta mentalità siamo riusciti a strappare il pareggio. Gli obiettivi stagionali? Pensare partita per partita, ne mancano nove e le vogliamo vincere tutte. Io spero di continuare su questa strada, ritagliarmi spazio e fare di più. Spero nel mio primo gol".