Calcio
UDINESE - Pereyra: "Vogliamo arrivare in Europa, ci impegneremo al massimo"
29.10.2022 10:35 di Napoli Magazine
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Roberto Pereyra, centrocampista dell'Udinese ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "Siamo un'altra squadra con un'altra mentalità. Tra Cioffi e Sottil non vedo grandi differenze nel lavoro, che è sempre molto intenso, ma nel rapporto con il gruppo. Sottil ci parla di più e ci sta più vicino. Poi quando inizi a vincere diventa tutto più facile, acquisisci più fiducia. Vogliamo arrivare in Europa, ci impegneremo al massimo in partita ed in allenamento per riuscirci. Juventus? Mi pento ancora di essermene andato, gli agenti che avevo allora mi hanno consigliato male ed io mi sono fidato. A Torino, fuori dal campo, non sono sempre stato un professionista. Il primo anno sono però andato fortissimo, mentre nel secondo non ho reso allo stesso modo a causa di un infortunio. Potevo sicuramente fare di più, la colpa è mia. Con la testa che ho oggi sarei ancora alla Juve. Bianconeri in difficoltà? Da fuori mi sembra che manchi un po' d'unione, ognuno va per conto suo. Ai miei tempi c'erano leader come Pirlo, Tevez, Buffon e Chiellini. Inoltre non vedo grande feeling tra Allegri e la squadra come invece c'era ai miei tempi".

 

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UDINESE - Pereyra: "Vogliamo arrivare in Europa, ci impegneremo al massimo"

di Napoli Magazine

29/10/2022 - 10:35

Roberto Pereyra, centrocampista dell'Udinese ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: "Siamo un'altra squadra con un'altra mentalità. Tra Cioffi e Sottil non vedo grandi differenze nel lavoro, che è sempre molto intenso, ma nel rapporto con il gruppo. Sottil ci parla di più e ci sta più vicino. Poi quando inizi a vincere diventa tutto più facile, acquisisci più fiducia. Vogliamo arrivare in Europa, ci impegneremo al massimo in partita ed in allenamento per riuscirci. Juventus? Mi pento ancora di essermene andato, gli agenti che avevo allora mi hanno consigliato male ed io mi sono fidato. A Torino, fuori dal campo, non sono sempre stato un professionista. Il primo anno sono però andato fortissimo, mentre nel secondo non ho reso allo stesso modo a causa di un infortunio. Potevo sicuramente fare di più, la colpa è mia. Con la testa che ho oggi sarei ancora alla Juve. Bianconeri in difficoltà? Da fuori mi sembra che manchi un po' d'unione, ognuno va per conto suo. Ai miei tempi c'erano leader come Pirlo, Tevez, Buffon e Chiellini. Inoltre non vedo grande feeling tra Allegri e la squadra come invece c'era ai miei tempi".