Carmine Nunziata, c.t. dell'Italia Under 21, ha parlato in conferenza stampa prima alla vigilia della gara contro la Germania, valida per i quarti di finale dell'Europeo Under 21: "La Germania è una squadra solida, fisica, che ha grande intensità, sempre corta. E’ difficile trovarla impreparata. E in più, soprattutto d’avanti, ha giocatori di qualità come Gruda e Woltemade. Dovremo andare in campo per cercare di fare la partita ed essere squadra, fare meno errori possibili e magari sfruttare i loro. Vogliamo arrivare in fondo, poi se gli avversari saranno più bravi tanto di cappello. Baldanzi? Vediamo se riuscirà a fare tutto con i compagni, per noi è un giocatore importante. Formazione? Preferisco aspettare la rifinitura per decidere, dipende da come stiamo a livello fisico, se qualcuno rientra o meno. I ragazzi ormai hanno assorbito bene i due sistemi di gioco e non ho l’esigenza di provare delle cose come ho fatto l’altra volta. Penso che questo abbia fatto la differenza in tutti questi anni, avere un gruppo affiatato vuol dire molto. E per me è un vantaggio perché i ragazzi sanno già cosa voglio da loro. Come li stimolerò? Non ce ne sarà bisogno, se un giocatore ha bisogno di stimoli prima di un quarto di finale di un Europeo vuol dire che c’è qualcosa che non va".
di Napoli Magazine
21/06/2025 - 20:54
Carmine Nunziata, c.t. dell'Italia Under 21, ha parlato in conferenza stampa prima alla vigilia della gara contro la Germania, valida per i quarti di finale dell'Europeo Under 21: "La Germania è una squadra solida, fisica, che ha grande intensità, sempre corta. E’ difficile trovarla impreparata. E in più, soprattutto d’avanti, ha giocatori di qualità come Gruda e Woltemade. Dovremo andare in campo per cercare di fare la partita ed essere squadra, fare meno errori possibili e magari sfruttare i loro. Vogliamo arrivare in fondo, poi se gli avversari saranno più bravi tanto di cappello. Baldanzi? Vediamo se riuscirà a fare tutto con i compagni, per noi è un giocatore importante. Formazione? Preferisco aspettare la rifinitura per decidere, dipende da come stiamo a livello fisico, se qualcuno rientra o meno. I ragazzi ormai hanno assorbito bene i due sistemi di gioco e non ho l’esigenza di provare delle cose come ho fatto l’altra volta. Penso che questo abbia fatto la differenza in tutti questi anni, avere un gruppo affiatato vuol dire molto. E per me è un vantaggio perché i ragazzi sanno già cosa voglio da loro. Come li stimolerò? Non ce ne sarà bisogno, se un giocatore ha bisogno di stimoli prima di un quarto di finale di un Europeo vuol dire che c’è qualcosa che non va".