C’è un giorno che ogni tifoso del Napoli conosce bene, non quello della vittoria, della festa, delle strade inondate di bandiere e abbracci, ma il giorno prima. Quel momento sospeso, fragile e potente in cui tutto sembra possibile, ma niente è ancora certo, in cui si sorride per scaramanzia, ma si tengono le dita incrociate in tasca, in cui si cerca di parlare d’altro mentre il cuore batte solo per quello.
Proprio in questo spazio di tempo, carico di attesa e speranza, s’inserisce Il Miracolo, nuovo racconto teatrale di Maurizio de Giovanni in scena con Marianita Carfora e Alfredo Mundo, che debutterà, giovedì 24 luglio 2025 alle ore 21.00, al Real Orto Botanico di Napoli nell’ambito di Brividi d’Estate 2025, la storica rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro.
Il Miracolo non è una semplice pièce sul calcio, ma una narrazione corale, emozionata ed emozionante, che attraversa i salotti, i bar, le cucine e i balconi di Napoli. Una cronaca sentimentale e popolare, che ci guida dentro le ventiquattr’ore che precedono quello che potrebbe essere il tanto atteso quarto scudetto, vissuto come un evento quasi mistico, come una promessa mai mantenuta, come un sogno troppo grande per essere solo sport.
Attraverso gli occhi e le voci dei tifosi, uomini, donne, bambini, anziani, prende forma un racconto ironico, commovente, autentico. Un mosaico di emozioni dove convivono fede e delusione, scaramanzia e ragione, rabbia e amore incondizionato, in cui Napoli è protagonista assoluta, città che respira calcio, ne fa linguaggio, religione, identità.
De Giovanni, autore tra i più amati della narrativa italiana contemporanea, riesce a restituire con delicatezza e verità quel sentimento collettivo che si può solo vivere sulla pelle. Lo fa con il suo stile inconfondibile, sospeso tra tenerezza e disincanto, tra il sorriso e il nodo in gola.
Ad accompagnare la narrazione, le musiche evocative di Marco Zurzolo (al sax) e Rocco Zaccagnino (alla fisarmonica), che regalano al racconto un’anima sonora calda e popolare, fatta di malinconia e di festa.
Il Miracolo è, prima di tutto, un atto d’amore per una città, per una squadra, per un senso di appartenenza che va oltre il risultato sportivo. È il tentativo di raccontare qualcosa che non si può spiegare, ma che si può, e si deve, sentire.
Un racconto che non celebra una vittoria, ma la capacità di crederci, sempre, anche quando sembra impossibile. Perché a Napoli - come dice de Giovanni - il miracolo non è vincere ma sperare insieme.
di Napoli Magazine
20/07/2025 - 13:12
C’è un giorno che ogni tifoso del Napoli conosce bene, non quello della vittoria, della festa, delle strade inondate di bandiere e abbracci, ma il giorno prima. Quel momento sospeso, fragile e potente in cui tutto sembra possibile, ma niente è ancora certo, in cui si sorride per scaramanzia, ma si tengono le dita incrociate in tasca, in cui si cerca di parlare d’altro mentre il cuore batte solo per quello.
Proprio in questo spazio di tempo, carico di attesa e speranza, s’inserisce Il Miracolo, nuovo racconto teatrale di Maurizio de Giovanni in scena con Marianita Carfora e Alfredo Mundo, che debutterà, giovedì 24 luglio 2025 alle ore 21.00, al Real Orto Botanico di Napoli nell’ambito di Brividi d’Estate 2025, la storica rassegna organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro.
Il Miracolo non è una semplice pièce sul calcio, ma una narrazione corale, emozionata ed emozionante, che attraversa i salotti, i bar, le cucine e i balconi di Napoli. Una cronaca sentimentale e popolare, che ci guida dentro le ventiquattr’ore che precedono quello che potrebbe essere il tanto atteso quarto scudetto, vissuto come un evento quasi mistico, come una promessa mai mantenuta, come un sogno troppo grande per essere solo sport.
Attraverso gli occhi e le voci dei tifosi, uomini, donne, bambini, anziani, prende forma un racconto ironico, commovente, autentico. Un mosaico di emozioni dove convivono fede e delusione, scaramanzia e ragione, rabbia e amore incondizionato, in cui Napoli è protagonista assoluta, città che respira calcio, ne fa linguaggio, religione, identità.
De Giovanni, autore tra i più amati della narrativa italiana contemporanea, riesce a restituire con delicatezza e verità quel sentimento collettivo che si può solo vivere sulla pelle. Lo fa con il suo stile inconfondibile, sospeso tra tenerezza e disincanto, tra il sorriso e il nodo in gola.
Ad accompagnare la narrazione, le musiche evocative di Marco Zurzolo (al sax) e Rocco Zaccagnino (alla fisarmonica), che regalano al racconto un’anima sonora calda e popolare, fatta di malinconia e di festa.
Il Miracolo è, prima di tutto, un atto d’amore per una città, per una squadra, per un senso di appartenenza che va oltre il risultato sportivo. È il tentativo di raccontare qualcosa che non si può spiegare, ma che si può, e si deve, sentire.
Un racconto che non celebra una vittoria, ma la capacità di crederci, sempre, anche quando sembra impossibile. Perché a Napoli - come dice de Giovanni - il miracolo non è vincere ma sperare insieme.