Cultura & Gossip
CINEMA - "La camera di consiglio" di Fiorella Infascelli, nelle sale dal 20 novembre
12.11.2025 09:16 di Napoli Magazine
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DAL 20 NOVEMBRE AL CINEMA CON

NOTORIOUS PICTURES

LA CAMERA DI CONSIGLIO,
IL NUOVO FILM DI FIORELLA INFASCELLI

 
IL FILM SUL MAXIPROCESSO DI PALERMO CON SERGIO RUBINI E MASSIMO POPOLIZIO

Dopo essere stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, uscirà al cinema il 20 novembre distribuito da Notorious PicturesLa camera di consiglio, il nuovo film di Fiorella Infascelli con protagonisti Sergio Rubini e Massimo Popolizio accanto a un cast corale.

Prodotto da Armosia e Master Five Cinematografica con Rai Cinema, il film racconta la camera di consiglio più lunga della storia giudiziaria italiana: 36 giorni in cui 8 giurati, blindati in un appartamento-bunker nel carcere dell’Ucciardone, dovettero decidere condanne e assoluzioni per 470 imputati del Maxiprocesso di Palermo.

Il Maxiprocesso, celebrato alla fine degli anni ’80, rappresenta una delle pagine più decisive della storia della Repubblica: per la prima volta lo Stato riuscì a infliggere una condanna collettiva a Cosa Nostra, riconoscendo l’esistenza dell’organizzazione mafiosa come struttura unitaria. Un momento di svolta giudiziaria e civile che ha cambiato per sempre la storia del Paese.

Un racconto corale con al centro il Presidente della giuria (Sergio Rubini) e il Giudice a latere (Massimo Popolizio), affiancati da Betti PedrazziRoberta RiganoAnna Della RosaStefania BlandeburgoRosario Lisma e con Claudio Bigagli.

La sceneggiatura, firmata da Fiorella Infascelli e Mimmo Rafele con la collaborazione di Francesco La Licata, è stata sviluppata con la consulenza di Pietro Grasso, giudice a latere del Maxiprocesso.

Girato interamente in interni, La camera di consiglio adotta un’impostazione scenica teatrale, che restituisce la tensione e l’isolamento di quei giorni. L’opera si distingue inoltre per l’utilizzo dei materiali di repertorio, capaci di collocare le vicende dei giurati dentro un quadro storico e civile più ampio.

Non semplicemente un film “sulla mafia”, ma un’opera che riflette sul concetto di legge e giustizia, sull’esperienza umana e civile di chi fu chiamato a decidere il destino di centinaia di imputati, in una delle prove più alte e drammatiche della democrazia italiana.

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CINEMA - "La camera di consiglio" di Fiorella Infascelli, nelle sale dal 20 novembre

di Napoli Magazine

12/11/2025 - 09:16

DAL 20 NOVEMBRE AL CINEMA CON

NOTORIOUS PICTURES

LA CAMERA DI CONSIGLIO,
IL NUOVO FILM DI FIORELLA INFASCELLI

 
IL FILM SUL MAXIPROCESSO DI PALERMO CON SERGIO RUBINI E MASSIMO POPOLIZIO

Dopo essere stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, uscirà al cinema il 20 novembre distribuito da Notorious PicturesLa camera di consiglio, il nuovo film di Fiorella Infascelli con protagonisti Sergio Rubini e Massimo Popolizio accanto a un cast corale.

Prodotto da Armosia e Master Five Cinematografica con Rai Cinema, il film racconta la camera di consiglio più lunga della storia giudiziaria italiana: 36 giorni in cui 8 giurati, blindati in un appartamento-bunker nel carcere dell’Ucciardone, dovettero decidere condanne e assoluzioni per 470 imputati del Maxiprocesso di Palermo.

Il Maxiprocesso, celebrato alla fine degli anni ’80, rappresenta una delle pagine più decisive della storia della Repubblica: per la prima volta lo Stato riuscì a infliggere una condanna collettiva a Cosa Nostra, riconoscendo l’esistenza dell’organizzazione mafiosa come struttura unitaria. Un momento di svolta giudiziaria e civile che ha cambiato per sempre la storia del Paese.

Un racconto corale con al centro il Presidente della giuria (Sergio Rubini) e il Giudice a latere (Massimo Popolizio), affiancati da Betti PedrazziRoberta RiganoAnna Della RosaStefania BlandeburgoRosario Lisma e con Claudio Bigagli.

La sceneggiatura, firmata da Fiorella Infascelli e Mimmo Rafele con la collaborazione di Francesco La Licata, è stata sviluppata con la consulenza di Pietro Grasso, giudice a latere del Maxiprocesso.

Girato interamente in interni, La camera di consiglio adotta un’impostazione scenica teatrale, che restituisce la tensione e l’isolamento di quei giorni. L’opera si distingue inoltre per l’utilizzo dei materiali di repertorio, capaci di collocare le vicende dei giurati dentro un quadro storico e civile più ampio.

Non semplicemente un film “sulla mafia”, ma un’opera che riflette sul concetto di legge e giustizia, sull’esperienza umana e civile di chi fu chiamato a decidere il destino di centinaia di imputati, in una delle prove più alte e drammatiche della democrazia italiana.