Cultura & Gossip
Evento: inaugurato il Museo permanente "Il Corvo e il Deserto" a Sant'Antonio Abate
22.01.2019 12:37 di Napoli Magazine

Lo scorso 17 gennaio, a Sant’Antonio Abate, è stato inaugurato il Museo permanente “Il Corvo e il Deserto - storia identitaria delle popolazioni della Valle del Sarno” presso l’antica chiesetta di Sant’Antonio di Vienne, anche nota come Congrega dell’Immacolata Concezione, situata in Via Roma a Sant’Antonio Abate.

 

All’interno del Museo, nato come progetto storico/culturale volto alla creazione di un museo permanente, sono presenti opere e installazioni che mettono in risalto le antiche tradizioni, la storia del paese e la vita del Santo Patrono Antonio Abate. Il Percorso artistico-evocativo è stato ideato da Claudio Rodolfo Salerno, Presidente dell’IDSN, che attraverso installazioni video e sonore ripropone gli elementi identitari fondanti la comunità Abatese: le preesistenze di epoca romana con il ritrovamento della Villa Cuomo; l'Antica Chiesetta di Sant’Antonio da Vienne, intorno alla quale si strinse la comunità devota a Sant'Antonio Abate; il rapporto con l'acqua che ricorda l’originaria natura paludosa del territorio e i numerosi canali che lo attraversavano. Suggestivo è un parallelepipedo di plexiglass, contenente sabbia del deserto, per ricordare i luoghi ove aveva vissuto il Santo. Una mostra fotografica, in sintonia con una narrazione sonora, evidenzia come incidano sulle popolazioni i cambiamenti climatici. La storia prende spunto da un’esperienza socializzante, durata oltre mezzo secolo, di un’altalena legata al ramo di un grosso pioppo che attraversava le sponde del fiume Sarno, permettendo all'altalena di pendere proprio al centro del fiume. I materiali scientifici, catalogati e mostrati in un video descrittivo, diventano poi materia per un video-art evocativo. 

 

Il progetto è a cura del PummaRock Music Fest “Paesaggi Sonori – 2000 anni di Percorsi di Storia e Cultura” e dell’Assessorato alla Cultura. L’intervento è coofinanziato dal POC CAMPANIA 2014-2020 "rigenerazione urbana , politiche per la cultura ed il turismo”.

 

Presente all’inaugurazione, oltre al Sindaco Dott. Antonio Varone e all’Amministrazione Comunale,  anche il Dott. Mario Cesarano, Funzionario della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, che alcuni anni è molto attivo per la valorizzazione dei beni culturali abatesi:è proprio grazie a lui, ad esempio, che è stato possibile organizzare l’evento “Primavera a Villa Cuomo”, che il prossimo maggio 2019 giungerà alla sua III edizione.

 

Presente all’inaugurazione, inoltre, il Consigliere Delegato della Città Metropolitana di Napoli Franceco Iovino che ha affermato: “Ritengo  che il buon governo cittadino della città di Sant’Antonio Abate  abbia seriamente affrontato il tema della cultura come  viatico di promozione e sviluppo del territorio stesso; anche con il coinvolgimento scolastico, mettendo alla luce ciò che di straordinario c’è sul territorio. E’ necessario per tutta l’area metropolitana di Napoli che ci siano  sempre più  Amministratori come il Sindaco Varone e l’assessore D’Antuonono . Tutto ciò contribuisce a garantire un futuro serio e di grande slancio per Napoli che alla luce della legge 56/2014 non ha più provincia ma Area Vasta (Città Metropolitana ) facendo sì  che Sant’Antonio sia un faro autorevole per chi  osserva nel mondo la nostra grande ed amata città.”

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Evento: inaugurato il Museo permanente "Il Corvo e il Deserto" a Sant'Antonio Abate

di Napoli Magazine

22/01/2024 - 12:37

Lo scorso 17 gennaio, a Sant’Antonio Abate, è stato inaugurato il Museo permanente “Il Corvo e il Deserto - storia identitaria delle popolazioni della Valle del Sarno” presso l’antica chiesetta di Sant’Antonio di Vienne, anche nota come Congrega dell’Immacolata Concezione, situata in Via Roma a Sant’Antonio Abate.

 

All’interno del Museo, nato come progetto storico/culturale volto alla creazione di un museo permanente, sono presenti opere e installazioni che mettono in risalto le antiche tradizioni, la storia del paese e la vita del Santo Patrono Antonio Abate. Il Percorso artistico-evocativo è stato ideato da Claudio Rodolfo Salerno, Presidente dell’IDSN, che attraverso installazioni video e sonore ripropone gli elementi identitari fondanti la comunità Abatese: le preesistenze di epoca romana con il ritrovamento della Villa Cuomo; l'Antica Chiesetta di Sant’Antonio da Vienne, intorno alla quale si strinse la comunità devota a Sant'Antonio Abate; il rapporto con l'acqua che ricorda l’originaria natura paludosa del territorio e i numerosi canali che lo attraversavano. Suggestivo è un parallelepipedo di plexiglass, contenente sabbia del deserto, per ricordare i luoghi ove aveva vissuto il Santo. Una mostra fotografica, in sintonia con una narrazione sonora, evidenzia come incidano sulle popolazioni i cambiamenti climatici. La storia prende spunto da un’esperienza socializzante, durata oltre mezzo secolo, di un’altalena legata al ramo di un grosso pioppo che attraversava le sponde del fiume Sarno, permettendo all'altalena di pendere proprio al centro del fiume. I materiali scientifici, catalogati e mostrati in un video descrittivo, diventano poi materia per un video-art evocativo. 

 

Il progetto è a cura del PummaRock Music Fest “Paesaggi Sonori – 2000 anni di Percorsi di Storia e Cultura” e dell’Assessorato alla Cultura. L’intervento è coofinanziato dal POC CAMPANIA 2014-2020 "rigenerazione urbana , politiche per la cultura ed il turismo”.

 

Presente all’inaugurazione, oltre al Sindaco Dott. Antonio Varone e all’Amministrazione Comunale,  anche il Dott. Mario Cesarano, Funzionario della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, che alcuni anni è molto attivo per la valorizzazione dei beni culturali abatesi:è proprio grazie a lui, ad esempio, che è stato possibile organizzare l’evento “Primavera a Villa Cuomo”, che il prossimo maggio 2019 giungerà alla sua III edizione.

 

Presente all’inaugurazione, inoltre, il Consigliere Delegato della Città Metropolitana di Napoli Franceco Iovino che ha affermato: “Ritengo  che il buon governo cittadino della città di Sant’Antonio Abate  abbia seriamente affrontato il tema della cultura come  viatico di promozione e sviluppo del territorio stesso; anche con il coinvolgimento scolastico, mettendo alla luce ciò che di straordinario c’è sul territorio. E’ necessario per tutta l’area metropolitana di Napoli che ci siano  sempre più  Amministratori come il Sindaco Varone e l’assessore D’Antuonono . Tutto ciò contribuisce a garantire un futuro serio e di grande slancio per Napoli che alla luce della legge 56/2014 non ha più provincia ma Area Vasta (Città Metropolitana ) facendo sì  che Sant’Antonio sia un faro autorevole per chi  osserva nel mondo la nostra grande ed amata città.”