Cultura & Gossip
EVENTO - L'1 luglio a Reggio Calabria la presentazione del libro "L’Assente" di Mariangela Plutino
27.06.2022 18:55 di Napoli Magazine

L’Assente di Mariangela Plutino è una testimonianza sociale intensa, cruda e struggente. L’opera tocca le corde più profonde del nostro cuore e tratteggia una storia di miseria e di solitudine dove, pur tuttavia, non mancherà un salvifico riscatto. Il libro verrà presentato venerdì 1 luglio alle ore 18:30 presso la Libreria Ave-Ubik situata in Corso Garibaldi 283, a Reggio Calabria. L’autrice si dialogherà con l’avvocato Antonella Occhiuto.


Il volume
Durante la guerra, molte famiglie del quartiere furono sfollate. In pochi rimasero in verità, sfidando i bombardamenti che accompagnarono lo sbarco in Sicilia e ascoltando, stupiti, le storie di qualche tedesco che, perso il suo battaglione e ormai alla fame, mangiava i fichi d'India interi, con tutta la buccia spinosa, non sapendo di questo trutto sconosciuto.

 

Un caseggiato di Reggio Calabria lega le storie di diverse famiglie in questo romanzo che si sviluppa dal dopoguerra ai giorni nostri. Storia corale dove le figure femminili emergono in tutta la loro tenacia nonostante la fragilità. Nel libro, sono descritte donne all’avanguardia o comunque ben lontane dallo stereotipo di genere tipico di quegli anni, antesignane di quella emancipazione femminile ancora tutta in fieri. Qualcuna di loro pagherà un prezzo altissimo per questa condizione. Su tutte, spicca la storia drammatica di Fortunata, che vive in un contesto familiare di emarginazione e di degrado. Con una madre apatica e un padre indifferente, Fortunata non sa cosa significhi essere amata veramente. La sua giovinezza passa tra solitudine e tristezza, guardando passivamente gli altri abitanti del caseggiato affrontare la propria vita, fino a quando, ancora adolescente, l’incontro con un uomo che approfitta di lei e una conseguente gravidanza la faranno scivolare verso un tragico destino. Così il romanzo tocca le corde più profonde del cuore e offre, attraverso la rigorosa descrizione di uno spaccato urbano e sociale del Sud, una storia emblematica sul dolore, sulle ferite dell’animo, sulla “diversità” e infine, malgrado tutto, sulla rinascita.


Era il 1952. Sette anni erano passati dalla fine della guerra. In città si respira-va un'aria di modernità, anche se una parte della società era an- cora rurale. Il boom dell'industria sarebbe arrivato da lì a pochi anni a trasformare la vita e la quotidianità delle famiglie.

 

Un racconto storico che raccoglie all’interno storie di amori, amicizie, famiglie, difficoltà e piccole gioie di persone che nel loro piccolo mondo hanno aggiunto, come dei pezzi di un puzzle, qualcosa che ha formato un grande romanzo.

 

L’autrice
Mariangela Plutino è nata a Reggio Calabria, dove svolge l’attività di Dirigente scolastica di una scuola per l’infanzia. Laureata in Scienze della formazione presso l’Università degli Studi di Trieste, ha svolto studi di Psichiatria e di Psicologia, e ha lavorato come assistente sociale in un ospedale psichiatrico prima della sua chiusura. In quel contesto, ha conosciuto la triste realtà di giovani donne rinchiuse fin da quando erano quasi delle bambine e dalla cui storia prende spunto la trama del romanzo.

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EVENTO - L'1 luglio a Reggio Calabria la presentazione del libro "L’Assente" di Mariangela Plutino

di Napoli Magazine

27/06/2024 - 18:55

L’Assente di Mariangela Plutino è una testimonianza sociale intensa, cruda e struggente. L’opera tocca le corde più profonde del nostro cuore e tratteggia una storia di miseria e di solitudine dove, pur tuttavia, non mancherà un salvifico riscatto. Il libro verrà presentato venerdì 1 luglio alle ore 18:30 presso la Libreria Ave-Ubik situata in Corso Garibaldi 283, a Reggio Calabria. L’autrice si dialogherà con l’avvocato Antonella Occhiuto.


Il volume
Durante la guerra, molte famiglie del quartiere furono sfollate. In pochi rimasero in verità, sfidando i bombardamenti che accompagnarono lo sbarco in Sicilia e ascoltando, stupiti, le storie di qualche tedesco che, perso il suo battaglione e ormai alla fame, mangiava i fichi d'India interi, con tutta la buccia spinosa, non sapendo di questo trutto sconosciuto.

 

Un caseggiato di Reggio Calabria lega le storie di diverse famiglie in questo romanzo che si sviluppa dal dopoguerra ai giorni nostri. Storia corale dove le figure femminili emergono in tutta la loro tenacia nonostante la fragilità. Nel libro, sono descritte donne all’avanguardia o comunque ben lontane dallo stereotipo di genere tipico di quegli anni, antesignane di quella emancipazione femminile ancora tutta in fieri. Qualcuna di loro pagherà un prezzo altissimo per questa condizione. Su tutte, spicca la storia drammatica di Fortunata, che vive in un contesto familiare di emarginazione e di degrado. Con una madre apatica e un padre indifferente, Fortunata non sa cosa significhi essere amata veramente. La sua giovinezza passa tra solitudine e tristezza, guardando passivamente gli altri abitanti del caseggiato affrontare la propria vita, fino a quando, ancora adolescente, l’incontro con un uomo che approfitta di lei e una conseguente gravidanza la faranno scivolare verso un tragico destino. Così il romanzo tocca le corde più profonde del cuore e offre, attraverso la rigorosa descrizione di uno spaccato urbano e sociale del Sud, una storia emblematica sul dolore, sulle ferite dell’animo, sulla “diversità” e infine, malgrado tutto, sulla rinascita.


Era il 1952. Sette anni erano passati dalla fine della guerra. In città si respira-va un'aria di modernità, anche se una parte della società era an- cora rurale. Il boom dell'industria sarebbe arrivato da lì a pochi anni a trasformare la vita e la quotidianità delle famiglie.

 

Un racconto storico che raccoglie all’interno storie di amori, amicizie, famiglie, difficoltà e piccole gioie di persone che nel loro piccolo mondo hanno aggiunto, come dei pezzi di un puzzle, qualcosa che ha formato un grande romanzo.

 

L’autrice
Mariangela Plutino è nata a Reggio Calabria, dove svolge l’attività di Dirigente scolastica di una scuola per l’infanzia. Laureata in Scienze della formazione presso l’Università degli Studi di Trieste, ha svolto studi di Psichiatria e di Psicologia, e ha lavorato come assistente sociale in un ospedale psichiatrico prima della sua chiusura. In quel contesto, ha conosciuto la triste realtà di giovani donne rinchiuse fin da quando erano quasi delle bambine e dalla cui storia prende spunto la trama del romanzo.