Cultura & Gossip
Evento: Ndileka Mandela incontra la stampa a Napoli, l'attivista sudafricana verrà in Campania per ricevere il Premio Ethnos assegnato alla memoria di suo nonno, nel centenario della nascita
21.09.2018 18:27 di Napoli Magazine

Lunedì 24 settembre alle ore 15 presso il foyer del Teatro Mercadante (piazza Municipio, Napoli)

 

Ndileka Mandela e Gigi Di Luca incontrano la stampa in occasione della partecipazione dell’attivista sudafricana, nipote di Nelson Mandela, alla XXIII edizione di Ethnos, festival internazionale di musica etnica.

 

La signora Mandela ritirerà il giorno 25 settembre alle ore 19 il Premio Ethnos 2018: il conferimento del premio si terrà a San Giorgio a Cremano (NA), alla Biblioteca di Villa Bruno Via Cavalli di Bronzo, 22. Istituito due anni fa per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale, il Premio Ethnos è stato assegnato in passato a Peppe Barra (nel 2016) e allo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun (nel 2017).

 

È la prima volta in assoluto che un componente della famiglia Mandela arriva in Campania: Ndileka resterà quattro giorni per una serie di appuntamenti/incontri organizzati dal festival Ethnos.

 

Ndileka Mandela (1965) è la primogenita nipote di Nelson Mandela: è la figlia di Thembekile Mandela, il primogenito del  Presidente Mandela nato nel 1945, dalla sua prima moglie Evelyn che sposò nel 1944.

 

Thembekile Mandela morì all'età di 24 anni quando Ndileka aveva solo 4 anni, mentre suo nonno Nelson era in prigione. Il governo dell'apartheid gli negò il  premesso di essere presente al funerale di suo figlio. Un immenso dolore che lo accompagnò tutta la vita. Ndileka per lui era anche il ricordo dell’amatissimo figlio scomparso. 

 

Ndileka è stata cresciuta da Evelyn una donna determinata con forti principi morali e cristiani. Fu proprio sua nonna a incoraggiarla a studiare, come aveva fatto con il suo giovane sposo Nelson.

 

Con un titolo di studio si può combattere la povertà ed educare un popolo a combattere  l’apartheid.

 

Ndileka Mandela ha lavorato dapprima come infermiera di terapia intensiva e in seguito nel settore farmaceutico. Le sue conoscenze mediche e il senso di cura l’ha tenuta accanto a suo nonno durante la malattia. Un tempo speciale che Ndileka ricorda con grande orgoglio.

 

Il ruolo di Evelyn, la morte del padre e la reclusione del nonno, la vita di Madiba, la lotta alla povertà e la difesa dei diritti delle donne hanno spinto Ndileka, dopo la morte dei nonni, a creare laFondazione Thembekile Mandela nel 2014.

 

Questa Fondazione mira a promuovere e continuare il  lascito morale di mio nonno Nelson, avviando programmi nel settore della sanità e dell’istruzione, come pilastri centrali nello sviluppo sociale di comunità precedentemente svantaggiate”.

 

Impegnata anche nella lotta contro la violenza sulle donne, la Thembekile Mandela Foundation s’impegna ad educare la gioventù nel concetto del rispetto reciproco. Lo scopo della fondazione, non è solo per portarla avanti eredità di padre e nonno, ma per utilizzare l'enorme privilegio del nome Mandela per elevare i più vulnerabili e attirare l'attenzione sulle ingiustizie contro tutte le persone.

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21/09/2024 - 18:27

Lunedì 24 settembre alle ore 15 presso il foyer del Teatro Mercadante (piazza Municipio, Napoli)

 

Ndileka Mandela e Gigi Di Luca incontrano la stampa in occasione della partecipazione dell’attivista sudafricana, nipote di Nelson Mandela, alla XXIII edizione di Ethnos, festival internazionale di musica etnica.

 

La signora Mandela ritirerà il giorno 25 settembre alle ore 19 il Premio Ethnos 2018: il conferimento del premio si terrà a San Giorgio a Cremano (NA), alla Biblioteca di Villa Bruno Via Cavalli di Bronzo, 22. Istituito due anni fa per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che hanno saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale, il Premio Ethnos è stato assegnato in passato a Peppe Barra (nel 2016) e allo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun (nel 2017).

 

È la prima volta in assoluto che un componente della famiglia Mandela arriva in Campania: Ndileka resterà quattro giorni per una serie di appuntamenti/incontri organizzati dal festival Ethnos.

 

Ndileka Mandela (1965) è la primogenita nipote di Nelson Mandela: è la figlia di Thembekile Mandela, il primogenito del  Presidente Mandela nato nel 1945, dalla sua prima moglie Evelyn che sposò nel 1944.

 

Thembekile Mandela morì all'età di 24 anni quando Ndileka aveva solo 4 anni, mentre suo nonno Nelson era in prigione. Il governo dell'apartheid gli negò il  premesso di essere presente al funerale di suo figlio. Un immenso dolore che lo accompagnò tutta la vita. Ndileka per lui era anche il ricordo dell’amatissimo figlio scomparso. 

 

Ndileka è stata cresciuta da Evelyn una donna determinata con forti principi morali e cristiani. Fu proprio sua nonna a incoraggiarla a studiare, come aveva fatto con il suo giovane sposo Nelson.

 

Con un titolo di studio si può combattere la povertà ed educare un popolo a combattere  l’apartheid.

 

Ndileka Mandela ha lavorato dapprima come infermiera di terapia intensiva e in seguito nel settore farmaceutico. Le sue conoscenze mediche e il senso di cura l’ha tenuta accanto a suo nonno durante la malattia. Un tempo speciale che Ndileka ricorda con grande orgoglio.

 

Il ruolo di Evelyn, la morte del padre e la reclusione del nonno, la vita di Madiba, la lotta alla povertà e la difesa dei diritti delle donne hanno spinto Ndileka, dopo la morte dei nonni, a creare laFondazione Thembekile Mandela nel 2014.

 

Questa Fondazione mira a promuovere e continuare il  lascito morale di mio nonno Nelson, avviando programmi nel settore della sanità e dell’istruzione, come pilastri centrali nello sviluppo sociale di comunità precedentemente svantaggiate”.

 

Impegnata anche nella lotta contro la violenza sulle donne, la Thembekile Mandela Foundation s’impegna ad educare la gioventù nel concetto del rispetto reciproco. Lo scopo della fondazione, non è solo per portarla avanti eredità di padre e nonno, ma per utilizzare l'enorme privilegio del nome Mandela per elevare i più vulnerabili e attirare l'attenzione sulle ingiustizie contro tutte le persone.