Cultura & Gossip
FOTO SHOW - "Da Bari a Istanbul: una carezza d'Oriente", il viaggio di Igor Righetti
15.07.2025 16:51 di Napoli Magazine
Da Bari a Istanbul: una carezza d'Oriente
Una crociera di nove giorni a bordo di Msc Fantasia

di Igor Righetti (@righettigor)


Foto di Carla Pagliai (@supercarlarock) e dell’influencer Lorenzo Castelluccio (@lorenzo.castelluccio) per “Loro Comunicazione”

Bari e la sua storia millenaria

Il terminal crociere del porto di Bari è adiacente al centro storico e permette di arrivarci in pochi minuti. Bari vecchia è un labirinto di viuzze strette, un intreccio di vicoli intrisi di odori, suoni e tradizioni secolari. Da vedere la basilica di San Nicola (custode delle reliquie del santo più venerato al mondo), la cattedrale di San Sabino, l’imponente castello Svevo e il lungomare più lungo d’Italia. Piazza Mercantile è il cuore pulsante di Bari vecchia. Qui si possono ammirare il Palazzo del Sedile, antica sede degli scambi commerciali, la Colonna della Giustizia, la fontana della Pigna - detta anche Fontana delle quattro facce, risalente al 1600 - e la casa del famoso compositore Niccolò Piccinni. Piazza Ferrarese, invece, si trova all’ingresso della città vecchia, è il punto di partenza ideale verso la Muraglia che circonda il perimetro del centro storico. Qui si trova uno scavo archeologico che ha portato alla luce una parte dell’antica via Traiana che in epoca romana collegava Benevento a Brindisi. Ci si imbarca su Msc Fantasia verso Trieste.
 
Trieste, crocevia di imperi e identità

Dopo una notte di navigazione, al mattino ci si sveglia proprio davanti alla celeberrima piazza Unità d’Italia, dove attracca la nave. Con Msc si possono scegliere anche escursioni a Venezia o a Lubiana, capitale dello Slovenia.
Piazza Unità d’Italia è maestosa e teatrale. Tra i palazzi storici ci sono il Municipio e il Palazzo del Governo, alcuni di chiara influenza austroungarica. Il 18 settembre 1938, Benito Mussolini dal Palazzo del Governo annunciò le Leggi razziali.  La Fontana dei quattro continenti fu creata tra il 1751 e il 1754 dallo scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni con il desiderio di rappresentare la fortuna di Trieste per essere diventata porto franco e godere quindi della politica liberale di Carlo VI e di Maria Teresa d’Austria. A destra della piazza si trova il Molo Audace, una passerella che si estende sul mare per 246 metri. Percorrendolo si ha la sensazione di essere sospesi sul mare aperto. Prende il nome dal cacciatorpediniere “Audace”, la prima nave della Marina italiana che entrò nel porto di Trieste il 3 novembre 1918, segnando l’annessione della città all’Italia dopo la Prima Guerra Mondiale. Canal Grande, invece, attraversa il centro storico in un pittoresco viale acquatico sormontato dalla chiesa neoclassica di Sant’Antonio Nuovo.  Nasce dalla trasformazione del Borgo Teresiano, un tempo occupato da saline, oggi un’oasi urbana.
Incastonate tra i palazzi del centro storico si trovano le rovine del Teatro romano le cui gradinate in pietra affiorano all’improvviso. È stato portato alla luce negli anni Trenta del secolo scorso, eliminando le case di epoca medievale che erano sorte sfruttando le sue murature. Restaurato e parzialmente ricostruito, mostra la cavea (gradinata per gli spettatori) che si appoggia al pendio del colle di S. Giusto, l’orchestra ai suoi piedi e parte del palcoscenico con quinte decorate da nicchie. Con la sua ampiezza di poco meno di 65 metri fu in grado di accogliere una massa di spettatori valutabile in 3500 persone e, in base a studi recenti, può essere fatto risalire per la sua fase costruttiva alla prima metà del I secolo d.C., con interventi riferibili anche al regno di Nerone.
Da non perdere la cattedrale di San Giusto, sormontata da un imponente rosone gotico in pietra bianca. Il Castello di San Giusto si trova vicino alla chiesa. A Trieste non manca neppure il museo della Bora, interamente dedicato al vento che soffia sulla città con forza incredibile.

A pochi chilometri dal centro, il fiabesco Castello di Miramare offre una vista spettacolare sul Golfo di Trieste. Fu la residenza dell’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo e conserva ancora gli arredi originali.

Grecia: Katakolon da cui si raggiunge Olimpia, luogo di nascita dei Giochi olimpici

Si torna a bordo della Msc Fantasia e, dopo un giorno di navigazione, si arriva in Grecia e si attracca nel porto turistico di Katakolon da cui si può facilmente raggiungere il sito archeologico di Olimpia, luogo di nascita dei Giochi olimpici. La competizione atletica era prima di tutto una celebrazione religiosa in onore degli dei, con tanto di cerimonie e sacrifici prima di ogni gara. Pertanto, ogni possibile imbroglio non era tollerato e la lealtà era un requisito fondamentale. Olimpia non è soltanto la casa delle Olimpiadi, ma una zona archeologica che ospita tracce di insediamento umano risalenti al periodo Neolitico.
La superficie maggiore è occupata proprio dallo stadio, una struttura importante che ai tempi poteva ospitare oltre 40 mila spettatori.  Tra gli altri edifici di interesse del sito archeologico di Olimpia ci sono il Leonidaion (alloggio per gli atleti), il ginnasio e la palestra, la residenza dei sacerdoti, il tempio e l’altare di Zeus. Interessanti sono anche il bouleuterion, che ospitava la sala del consiglio e l’altare dei giuramenti, ovvero il luogo in cui gli atleti promettevano di seguire le leggi promulgate dal senato olimpico. Da non perdere anche il Tempio di Era, una costruzione in stile dorico risalente al 600 a.C. circa. Durante il Medioevo, Olimpia cadde in un profondo oblio.

Atene, la città degli dei

Dopo una notte in navigazione, il risveglio avviene al Pireo, il porto che apre le porte di Atene. Caotica, contraddittoria, ma affascinante: la capitale greca è una stratificazione di millenni che prende forma tra colonne spezzate, templi scolpiti nel marmo e mercati brulicanti di voci.
L’Acropoli domina tutto, sospesa tra cielo e pietra, con il Partenone che ancora racconta la gloria della dea Atena, patrona della città. Ai suoi piedi, il Museo dell’Acropoli custodisce i segreti millenari della città. Poco distante, l’Agorà antica – cuore amministrativo e filosofico dell’Atene classica – sussurra ancora le parole di Socrate e Pericle. Da vedere anche il Tempio di Zeus Olimpio, conosciuto anche come l’Olympieion, uno dei più grandi templi dell’antica Grecia; piazza Syntagma, davanti al Parlamento, il centro politico della capitale, nota soprattutto per il suggestivo cambio della guardia che si svolge ogni ora davanti al monumento al Milite ignoto; la Plaka, il quartiere più antico e pittoresco di Atene, situato ai piedi dell’Acropoli; Monastiraki, uno dei quartieri più vivaci e affascinanti famoso per il mercato all’aperto e per l’atmosfera eclettica;  lo Stadio Panatenaico, anche noto come Kallimarmaro, uno dei simboli più importanti della storia sportiva mondiale. Costruito interamente in marmo bianco, fu originariamente eretto nel IV secolo a.C. per ospitare i Giochi Panatenaici, celebrazioni religiose e atletiche in onore della dea Atena. Nel 1896, lo Stadio Panatenaico fu ristrutturato per ospitare la prima edizione dei Giochi Olimpici moderni: questo lo ha reso l’unico stadio al mondo a essere stato sede di questi giochi sia nell’antichità sia nell’era moderna. Può ospitare circa 80 mila spettatori.

Turchia: Kusadasi, porta d’ingresso per l’antica città di Efeso

Msc Fantasia approda poi in Turchia, a Kusadasi, porta d’ingresso principale per l’antica città di Efeso, uno dei siti archeologici meglio conservati al mondo. È una delle località storiche e paesaggistiche più importanti della Turchia, con luoghi storici tutti da esplorare, spiagge paradisiache e scorci di modernità. Kusadasi, in italiano nota anche come Scala Nova o Scalanova, in turco significa “Isola degli uccelli”. Ha una lunga storia da raccontare che si fonde tra greci, romani, bizantini, veneziani, genovesi e ottomani che qui si stabilirono. Da vedere il castello sulla pittoresca “Isola dei piccioni”, collegata alla terraferma da una lunga strada panoramica rialzata. La fortezza sull’isola venne costruita dai veneziani nel XVI secolo. Una delle escursioni prevede la visita a Efeso, dove si trova uno dei siti archeologici più grandi e meglio conservati dell’antichità, risalente al X secolo a.C. e oggi patrimonio Unesco. Efeso era nota in passato per essere il più grande centro commerciale dell’Asia Minore e anello di congiunzione tra Oriente e Occidente. Un museo a cielo aperto tra rovine millenarie perfettamente conservate come il Teatro antico o la fastosa Biblioteca di Celso con i suoi marmi decorati. Degno di nota anche il Tempio di Adriano.

Istanbul, dove l’Europa sussurra all’Asia

Il risveglio seguente ci porta a Istanbul, città sospesa tra due continenti, dove ogni pietra sembra raccontare un segreto millenario. Fino a qualche anno fa, la città era una metà dai prezzi accessibili, ma oggi è diventata piuttosto cara, soprattutto per i turisti. Basti pensare che soltanto per salire sulla Torre di Galata occorrono 30 euro.  Prima tappa: Santa Sofia, capolavoro bizantino trasformato in moschea, emblema di fede e architettura. A pochi passi, la Moschea Blu, così chiamata per le oltre 20 mila piastrelle azzurre che illuminano l’interno, lascia senza fiato. La vista si apre poi sulla Torre di Galata, un tempo prigione, costruita in stile romanico come “Torre di Cristo” nel 1348 dalla Repubblica di Genova, da cui i suoi 67 metri offrono un panorama impareggiabile sul Corno d’Oro, estuario simbolo della divisione e al contempo dell’unione tra Europa e Asia.
Tra le meraviglie sotterranee, la suggestiva Cisterna di Serefiye, antichissima riserva idrica della città, conosciuta anche come Cisterna di Teodosio, l’imperatore romano che la fece costruire tra il 428 e il 443: sorprende per le sue 32 colonne corinzie alte circa 9 metri. Poco distante dalla Cisterna c’è una dimora di 700 mila metri quadrati: è Palazzo Topkapi, costruito nel 1465 da Maometto II, il settimo sultano dell’impero ottomano, residenza ottomana fino al 1853. Quattro cortili, harem e tesori imperiali raccontano il cuore del potere turco. E ancora: il vivace Gran Bazar, il più conosciuto mercato coperto del mondo, famoso per le spezie, con tantissimi negozi e stand di prodotti artigianali turchi. Imperdibile un giro a bordo delle imbarcazioni che percorrono ogni giorno il tratto di mare del Bosforo e del Corno D’Oro. Non manca un tuffo nella modernità: piazza Taksim pulsa energia, dove i tram rossi degli anni Cinquanta scorrono lungo Istiklal Caddesi, elegante viale dello shopping e del divertimento. Tra meraviglie antiche e vitalità urbana, Istanbul si rivela città magica: un luogo dove ogni sguardo, suono e scorcio è un ponte tra mondi lontani.

Corfù, l’isola che accolse Ulisse

L’ultima tappa è l’incantevole Corfù, l’isola che, si narra, accolse Ulisse prima dell’agognato ritorno all’amata Itaca, la più vivace delle vicine Isole Ionie.
Un gioiello affacciato su acque turchesi e insenature cristalline, già eletto patrimonio Unesco nel 2007 grazie al suo straordinario centro storico fortificato, capace di conservare integri vicoli, chiese e palazzi con influenze veneziane e inglesi. Viuzze lastricate piene di colori e atmosfere che rimandano all’Italia. Il quartiere principale e caratteristico si chiama Campiello. Tra gli edifici da visitare c’è il palazzo di San Michele e San Giorgio, emblema neoclassico oggi sede del museo dell’Arte asiatica. Dai bastioni della Fortezza vecchia, invece, su un promontorio a strapiombo sul mare, si può ammirare una cittadella fortificata. La Fortezza nuova rimanda a Venezia e ha un leone di San Marco sulla porta di ingresso. Il quartiere Filellinon è noto per ospitare il più antico edificio dell'isola, risalente al 1497. Si dice che il balcone sia identico a quello di Giulietta e Romeo. Da vedere anche la Spianada, una grande area, completamente priva di edifici, piena di verde, che divide la città dalla vecchia fortezza. Qui si svolgono sia eventi religiosi sia culturali o mondani. Una delle località più famose nei dintorni della città di Corfù (una ventina di chilometri) per le acque cristalline e la sua baia a forma di trifoglio è Paleokastritsa. Con la fotografa Carla Pagliai (@supercarlarock) e l’influencer Lorenzo Castelluccio (@lorenzo.castelluccio) di “Loro Comunicazione” abbiamo dato forma e voce a ogni emozione vissuta. Tra scatti, riprese e attimi rubati al tempo abbiamo raccontato un Mediterraneo che respira storia, luce e mito. Un viaggio che non è soltanto memoria, ma un’esperienza condivisa. Nove giorni sospesi tra le onde e i secoli, in un viaggio che è molto più di una crociera: è un tuffo nel cuore del Mediterraneo, tra storie scolpite nella pietra, miti che sussurrano ancora tra le rovine, profumi di tradizioni antiche e città che portano addosso le tracce di imperi, dei e civiltà. Si attraversa il tempo a bordo di un sogno che profuma di sale e memoria. E, mentre tornerete verso casa, vi renderete conto che qualcosa di voi è rimasto là fuori, su una scogliera greca, tra i mosaici turchi, tra le colonne del Partenone o nei riflessi d’ambra del tramonto su Corfù. Perché viaggiare nel Mediterraneo non è soltanto vedere: è ricordare, sentire, appartenere.

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di Napoli Magazine

15/07/2025 - 16:51

Da Bari a Istanbul: una carezza d'Oriente
Una crociera di nove giorni a bordo di Msc Fantasia

di Igor Righetti (@righettigor)


Foto di Carla Pagliai (@supercarlarock) e dell’influencer Lorenzo Castelluccio (@lorenzo.castelluccio) per “Loro Comunicazione”

Bari e la sua storia millenaria

Il terminal crociere del porto di Bari è adiacente al centro storico e permette di arrivarci in pochi minuti. Bari vecchia è un labirinto di viuzze strette, un intreccio di vicoli intrisi di odori, suoni e tradizioni secolari. Da vedere la basilica di San Nicola (custode delle reliquie del santo più venerato al mondo), la cattedrale di San Sabino, l’imponente castello Svevo e il lungomare più lungo d’Italia. Piazza Mercantile è il cuore pulsante di Bari vecchia. Qui si possono ammirare il Palazzo del Sedile, antica sede degli scambi commerciali, la Colonna della Giustizia, la fontana della Pigna - detta anche Fontana delle quattro facce, risalente al 1600 - e la casa del famoso compositore Niccolò Piccinni. Piazza Ferrarese, invece, si trova all’ingresso della città vecchia, è il punto di partenza ideale verso la Muraglia che circonda il perimetro del centro storico. Qui si trova uno scavo archeologico che ha portato alla luce una parte dell’antica via Traiana che in epoca romana collegava Benevento a Brindisi. Ci si imbarca su Msc Fantasia verso Trieste.
 
Trieste, crocevia di imperi e identità

Dopo una notte di navigazione, al mattino ci si sveglia proprio davanti alla celeberrima piazza Unità d’Italia, dove attracca la nave. Con Msc si possono scegliere anche escursioni a Venezia o a Lubiana, capitale dello Slovenia.
Piazza Unità d’Italia è maestosa e teatrale. Tra i palazzi storici ci sono il Municipio e il Palazzo del Governo, alcuni di chiara influenza austroungarica. Il 18 settembre 1938, Benito Mussolini dal Palazzo del Governo annunciò le Leggi razziali.  La Fontana dei quattro continenti fu creata tra il 1751 e il 1754 dallo scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni con il desiderio di rappresentare la fortuna di Trieste per essere diventata porto franco e godere quindi della politica liberale di Carlo VI e di Maria Teresa d’Austria. A destra della piazza si trova il Molo Audace, una passerella che si estende sul mare per 246 metri. Percorrendolo si ha la sensazione di essere sospesi sul mare aperto. Prende il nome dal cacciatorpediniere “Audace”, la prima nave della Marina italiana che entrò nel porto di Trieste il 3 novembre 1918, segnando l’annessione della città all’Italia dopo la Prima Guerra Mondiale. Canal Grande, invece, attraversa il centro storico in un pittoresco viale acquatico sormontato dalla chiesa neoclassica di Sant’Antonio Nuovo.  Nasce dalla trasformazione del Borgo Teresiano, un tempo occupato da saline, oggi un’oasi urbana.
Incastonate tra i palazzi del centro storico si trovano le rovine del Teatro romano le cui gradinate in pietra affiorano all’improvviso. È stato portato alla luce negli anni Trenta del secolo scorso, eliminando le case di epoca medievale che erano sorte sfruttando le sue murature. Restaurato e parzialmente ricostruito, mostra la cavea (gradinata per gli spettatori) che si appoggia al pendio del colle di S. Giusto, l’orchestra ai suoi piedi e parte del palcoscenico con quinte decorate da nicchie. Con la sua ampiezza di poco meno di 65 metri fu in grado di accogliere una massa di spettatori valutabile in 3500 persone e, in base a studi recenti, può essere fatto risalire per la sua fase costruttiva alla prima metà del I secolo d.C., con interventi riferibili anche al regno di Nerone.
Da non perdere la cattedrale di San Giusto, sormontata da un imponente rosone gotico in pietra bianca. Il Castello di San Giusto si trova vicino alla chiesa. A Trieste non manca neppure il museo della Bora, interamente dedicato al vento che soffia sulla città con forza incredibile.

A pochi chilometri dal centro, il fiabesco Castello di Miramare offre una vista spettacolare sul Golfo di Trieste. Fu la residenza dell’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo e conserva ancora gli arredi originali.

Grecia: Katakolon da cui si raggiunge Olimpia, luogo di nascita dei Giochi olimpici

Si torna a bordo della Msc Fantasia e, dopo un giorno di navigazione, si arriva in Grecia e si attracca nel porto turistico di Katakolon da cui si può facilmente raggiungere il sito archeologico di Olimpia, luogo di nascita dei Giochi olimpici. La competizione atletica era prima di tutto una celebrazione religiosa in onore degli dei, con tanto di cerimonie e sacrifici prima di ogni gara. Pertanto, ogni possibile imbroglio non era tollerato e la lealtà era un requisito fondamentale. Olimpia non è soltanto la casa delle Olimpiadi, ma una zona archeologica che ospita tracce di insediamento umano risalenti al periodo Neolitico.
La superficie maggiore è occupata proprio dallo stadio, una struttura importante che ai tempi poteva ospitare oltre 40 mila spettatori.  Tra gli altri edifici di interesse del sito archeologico di Olimpia ci sono il Leonidaion (alloggio per gli atleti), il ginnasio e la palestra, la residenza dei sacerdoti, il tempio e l’altare di Zeus. Interessanti sono anche il bouleuterion, che ospitava la sala del consiglio e l’altare dei giuramenti, ovvero il luogo in cui gli atleti promettevano di seguire le leggi promulgate dal senato olimpico. Da non perdere anche il Tempio di Era, una costruzione in stile dorico risalente al 600 a.C. circa. Durante il Medioevo, Olimpia cadde in un profondo oblio.

Atene, la città degli dei

Dopo una notte in navigazione, il risveglio avviene al Pireo, il porto che apre le porte di Atene. Caotica, contraddittoria, ma affascinante: la capitale greca è una stratificazione di millenni che prende forma tra colonne spezzate, templi scolpiti nel marmo e mercati brulicanti di voci.
L’Acropoli domina tutto, sospesa tra cielo e pietra, con il Partenone che ancora racconta la gloria della dea Atena, patrona della città. Ai suoi piedi, il Museo dell’Acropoli custodisce i segreti millenari della città. Poco distante, l’Agorà antica – cuore amministrativo e filosofico dell’Atene classica – sussurra ancora le parole di Socrate e Pericle. Da vedere anche il Tempio di Zeus Olimpio, conosciuto anche come l’Olympieion, uno dei più grandi templi dell’antica Grecia; piazza Syntagma, davanti al Parlamento, il centro politico della capitale, nota soprattutto per il suggestivo cambio della guardia che si svolge ogni ora davanti al monumento al Milite ignoto; la Plaka, il quartiere più antico e pittoresco di Atene, situato ai piedi dell’Acropoli; Monastiraki, uno dei quartieri più vivaci e affascinanti famoso per il mercato all’aperto e per l’atmosfera eclettica;  lo Stadio Panatenaico, anche noto come Kallimarmaro, uno dei simboli più importanti della storia sportiva mondiale. Costruito interamente in marmo bianco, fu originariamente eretto nel IV secolo a.C. per ospitare i Giochi Panatenaici, celebrazioni religiose e atletiche in onore della dea Atena. Nel 1896, lo Stadio Panatenaico fu ristrutturato per ospitare la prima edizione dei Giochi Olimpici moderni: questo lo ha reso l’unico stadio al mondo a essere stato sede di questi giochi sia nell’antichità sia nell’era moderna. Può ospitare circa 80 mila spettatori.

Turchia: Kusadasi, porta d’ingresso per l’antica città di Efeso

Msc Fantasia approda poi in Turchia, a Kusadasi, porta d’ingresso principale per l’antica città di Efeso, uno dei siti archeologici meglio conservati al mondo. È una delle località storiche e paesaggistiche più importanti della Turchia, con luoghi storici tutti da esplorare, spiagge paradisiache e scorci di modernità. Kusadasi, in italiano nota anche come Scala Nova o Scalanova, in turco significa “Isola degli uccelli”. Ha una lunga storia da raccontare che si fonde tra greci, romani, bizantini, veneziani, genovesi e ottomani che qui si stabilirono. Da vedere il castello sulla pittoresca “Isola dei piccioni”, collegata alla terraferma da una lunga strada panoramica rialzata. La fortezza sull’isola venne costruita dai veneziani nel XVI secolo. Una delle escursioni prevede la visita a Efeso, dove si trova uno dei siti archeologici più grandi e meglio conservati dell’antichità, risalente al X secolo a.C. e oggi patrimonio Unesco. Efeso era nota in passato per essere il più grande centro commerciale dell’Asia Minore e anello di congiunzione tra Oriente e Occidente. Un museo a cielo aperto tra rovine millenarie perfettamente conservate come il Teatro antico o la fastosa Biblioteca di Celso con i suoi marmi decorati. Degno di nota anche il Tempio di Adriano.

Istanbul, dove l’Europa sussurra all’Asia

Il risveglio seguente ci porta a Istanbul, città sospesa tra due continenti, dove ogni pietra sembra raccontare un segreto millenario. Fino a qualche anno fa, la città era una metà dai prezzi accessibili, ma oggi è diventata piuttosto cara, soprattutto per i turisti. Basti pensare che soltanto per salire sulla Torre di Galata occorrono 30 euro.  Prima tappa: Santa Sofia, capolavoro bizantino trasformato in moschea, emblema di fede e architettura. A pochi passi, la Moschea Blu, così chiamata per le oltre 20 mila piastrelle azzurre che illuminano l’interno, lascia senza fiato. La vista si apre poi sulla Torre di Galata, un tempo prigione, costruita in stile romanico come “Torre di Cristo” nel 1348 dalla Repubblica di Genova, da cui i suoi 67 metri offrono un panorama impareggiabile sul Corno d’Oro, estuario simbolo della divisione e al contempo dell’unione tra Europa e Asia.
Tra le meraviglie sotterranee, la suggestiva Cisterna di Serefiye, antichissima riserva idrica della città, conosciuta anche come Cisterna di Teodosio, l’imperatore romano che la fece costruire tra il 428 e il 443: sorprende per le sue 32 colonne corinzie alte circa 9 metri. Poco distante dalla Cisterna c’è una dimora di 700 mila metri quadrati: è Palazzo Topkapi, costruito nel 1465 da Maometto II, il settimo sultano dell’impero ottomano, residenza ottomana fino al 1853. Quattro cortili, harem e tesori imperiali raccontano il cuore del potere turco. E ancora: il vivace Gran Bazar, il più conosciuto mercato coperto del mondo, famoso per le spezie, con tantissimi negozi e stand di prodotti artigianali turchi. Imperdibile un giro a bordo delle imbarcazioni che percorrono ogni giorno il tratto di mare del Bosforo e del Corno D’Oro. Non manca un tuffo nella modernità: piazza Taksim pulsa energia, dove i tram rossi degli anni Cinquanta scorrono lungo Istiklal Caddesi, elegante viale dello shopping e del divertimento. Tra meraviglie antiche e vitalità urbana, Istanbul si rivela città magica: un luogo dove ogni sguardo, suono e scorcio è un ponte tra mondi lontani.

Corfù, l’isola che accolse Ulisse

L’ultima tappa è l’incantevole Corfù, l’isola che, si narra, accolse Ulisse prima dell’agognato ritorno all’amata Itaca, la più vivace delle vicine Isole Ionie.
Un gioiello affacciato su acque turchesi e insenature cristalline, già eletto patrimonio Unesco nel 2007 grazie al suo straordinario centro storico fortificato, capace di conservare integri vicoli, chiese e palazzi con influenze veneziane e inglesi. Viuzze lastricate piene di colori e atmosfere che rimandano all’Italia. Il quartiere principale e caratteristico si chiama Campiello. Tra gli edifici da visitare c’è il palazzo di San Michele e San Giorgio, emblema neoclassico oggi sede del museo dell’Arte asiatica. Dai bastioni della Fortezza vecchia, invece, su un promontorio a strapiombo sul mare, si può ammirare una cittadella fortificata. La Fortezza nuova rimanda a Venezia e ha un leone di San Marco sulla porta di ingresso. Il quartiere Filellinon è noto per ospitare il più antico edificio dell'isola, risalente al 1497. Si dice che il balcone sia identico a quello di Giulietta e Romeo. Da vedere anche la Spianada, una grande area, completamente priva di edifici, piena di verde, che divide la città dalla vecchia fortezza. Qui si svolgono sia eventi religiosi sia culturali o mondani. Una delle località più famose nei dintorni della città di Corfù (una ventina di chilometri) per le acque cristalline e la sua baia a forma di trifoglio è Paleokastritsa. Con la fotografa Carla Pagliai (@supercarlarock) e l’influencer Lorenzo Castelluccio (@lorenzo.castelluccio) di “Loro Comunicazione” abbiamo dato forma e voce a ogni emozione vissuta. Tra scatti, riprese e attimi rubati al tempo abbiamo raccontato un Mediterraneo che respira storia, luce e mito. Un viaggio che non è soltanto memoria, ma un’esperienza condivisa. Nove giorni sospesi tra le onde e i secoli, in un viaggio che è molto più di una crociera: è un tuffo nel cuore del Mediterraneo, tra storie scolpite nella pietra, miti che sussurrano ancora tra le rovine, profumi di tradizioni antiche e città che portano addosso le tracce di imperi, dei e civiltà. Si attraversa il tempo a bordo di un sogno che profuma di sale e memoria. E, mentre tornerete verso casa, vi renderete conto che qualcosa di voi è rimasto là fuori, su una scogliera greca, tra i mosaici turchi, tra le colonne del Partenone o nei riflessi d’ambra del tramonto su Corfù. Perché viaggiare nel Mediterraneo non è soltanto vedere: è ricordare, sentire, appartenere.