Cultura & Gossip
LIBRI - "Storie maledette del calcio, ciò che la telecronaca non può raccontare" di Roberto Maida
11.04.2023 08:43 di Napoli Magazine

STORIE MALEDETTE DEL CALCIO. Ciò che la telecronaca non può raccontare

 

di Roberto Maida

 

 

 

«Roberto Maida è stato bravo nel riuscire a imporre a una materia così bruciante una dolcezza insospettabile».

 

Dalla prefazione di Ivan Zazzaroni

 

 

«I racconti contenuti in questo libro sono davvero sconvolgenti. Spesso ci si dimentica che anche i calciatori sono esseri umani, con le loro fragilità e i loro problemi».

 

Dalla postfazione di Morgan De Sanctis

 

 

Anche lo sport più popolare del mondo nasconde segreti indicibili, storie che non vogliono (o non possono) essere divulgate. Dal 1889 – universalmente riconosciuto come l’anno zero del calcio – sono ottantotto i giocatori deceduti sul rettangolo verde. Ma in questi racconti si parla di morti dovute a cure “speciali”, suicidi inspiegabili che hanno lasciato sgomenti, terribili agonie provocate da malattie rare. Sla in primis. E poi omicidi, che in molti casi non hanno ancora un colpevole. Da Taccola a Vialli, da Astori a Fortunato passando per Maradona, unico straniero della nera raccolta: Roberto Maida narra le tragedie più dolorose e misteriose della storia del calcio italiano arricchendole con testimonianze, inchieste e aneddoti straordinari. Tutto ciò che videocamere e microfoni non hanno mai potuto raccontare.

Roberto Maida (Roma, 1976) è giornalista professionista e si occupa di sport. Ha iniziato la carriera a Tele+ per poi passare alla redazione sportiva di Mediaset. Dal 2005 è al «Corriere dello Sport», dove ha raccontato centinaia di eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Se dovesse individuare un oggetto da portare con sé in un’isola deserta sceglierebbe le sue scarpe da running: proprio durante una lunga sessione di corsa è stata partorita l’idea di questo libro.

 

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LIBRI - "Storie maledette del calcio, ciò che la telecronaca non può raccontare" di Roberto Maida

di Napoli Magazine

11/04/2024 - 08:43

STORIE MALEDETTE DEL CALCIO. Ciò che la telecronaca non può raccontare

 

di Roberto Maida

 

 

 

«Roberto Maida è stato bravo nel riuscire a imporre a una materia così bruciante una dolcezza insospettabile».

 

Dalla prefazione di Ivan Zazzaroni

 

 

«I racconti contenuti in questo libro sono davvero sconvolgenti. Spesso ci si dimentica che anche i calciatori sono esseri umani, con le loro fragilità e i loro problemi».

 

Dalla postfazione di Morgan De Sanctis

 

 

Anche lo sport più popolare del mondo nasconde segreti indicibili, storie che non vogliono (o non possono) essere divulgate. Dal 1889 – universalmente riconosciuto come l’anno zero del calcio – sono ottantotto i giocatori deceduti sul rettangolo verde. Ma in questi racconti si parla di morti dovute a cure “speciali”, suicidi inspiegabili che hanno lasciato sgomenti, terribili agonie provocate da malattie rare. Sla in primis. E poi omicidi, che in molti casi non hanno ancora un colpevole. Da Taccola a Vialli, da Astori a Fortunato passando per Maradona, unico straniero della nera raccolta: Roberto Maida narra le tragedie più dolorose e misteriose della storia del calcio italiano arricchendole con testimonianze, inchieste e aneddoti straordinari. Tutto ciò che videocamere e microfoni non hanno mai potuto raccontare.

Roberto Maida (Roma, 1976) è giornalista professionista e si occupa di sport. Ha iniziato la carriera a Tele+ per poi passare alla redazione sportiva di Mediaset. Dal 2005 è al «Corriere dello Sport», dove ha raccontato centinaia di eventi di rilevanza nazionale e internazionale. Se dovesse individuare un oggetto da portare con sé in un’isola deserta sceglierebbe le sue scarpe da running: proprio durante una lunga sessione di corsa è stata partorita l’idea di questo libro.