Domenica 16 novembre alle ore 11.00, l’Associazione Maggio della Musica presenta nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli, per il ciclo Musica in Villa/I concerti d'autunno, il pianista Ciro Longobardi nel concerto Invocation, musiche di Olivier Messiaen e Franz Liszt.
Quasi cent'anni separano i due cicli, Harmonies poétiques et religieuses di Franz Liszt e Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus di Olivier Messiaen, eppure numerosi sono i motivi di affinità tra i due autori. In entrambi si nota una scrittura pianistica che fa risuonare il pianoforte in maniera orchestrale, una predilezione per gli aspetti sensuali dell'armonia e, animata dall'intensa fede, un'ispirazione religiosa costantemente all’origine del fare artistico.
Come dichiara lo stesso Longobardi «Ho scelto dai due cicli i brani meglio caratterizzati da un’affinità d’espressione, di tonalità, ma che potessero anche essere collegati da un filo concettuale. Se nella prima parte il percorso inizia dallo sguardo di Dio Padre, per arrivare al Figlio e concludersi con una manifestazione di gioia, nella seconda il percorso parte dalla Vergine Madre e, attraverso il Figlio, si conclude con un’invocazione».
Ciro Longobardi ha recentemente pubblicato in doppio CD i Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus, completando così la prima registrazione completa italiana delle opere pianistiche di Olivier Messiaen. L’etichetta Piano Classics ne ha già programmato la ripubblicazione in un unico cofanetto di 7 cd, prevista a inizio 2026.
Stupisce il parallelismo tra i due compositori. Messiaen dichiarò più volte di voler scrivere una musica «che tocchi tutte le cose senza cessare di toccare Dio.» D’altro canto, nella sua introduzione ai Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus si legge: «Contemplazione del Dio Bambino nella mangiatoia e sguardi che si posano su di Lui: dallo sguardo indicibile di Dio Padre allo sguardo molteplice della Chiesa dell’amore, passando per lo sguardo inaudito dello Spirito di gioia, attraverso lo sguardo tenero della Vergine, poi degli Angeli, dei Magi e delle creature immateriali o simboliche (il Tempo, le Altezze, il Silenzio, la Stella, la Croce).»
Nell’introduzione alle Harmonies poétiques et religieuses, ciclo poetico composto nel 1830 da Alphonse de Lamartine, a cui Franz Liszt si ispirò per la composizione dell’omonimo ciclo pianistico, si legge: «Ci sono anime meditative che la solitudine e la contemplazione elevano invincibilmente verso le idee infinite, cioè verso la religione: tutti i loro pensieri si convertono in entusiasmo e preghiera, tutta la loro esistenza è un inno muto alla Divinità e alla speranza. Esse cercano in sé stesse, e nella creazione che le circonda, dei gradini per ascendere a Dio, delle espressioni e delle immagini per rivelarlo a sé stessi, per rivelarsi a lui».
Ciro Longobardi
Finalista e miglior pianista presso il Concorso Gaudeamus di Rotterdam nel 1994, Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito dei Ferienkurse di Darmstadt nello stesso anno, ha suonato come solista e camerista per le maggiori istituzioni concertistiche, tra cui Milano Musica, Ravenna Festival, Rai Nuova Musica Torino, Ente Teatro San Carlo e Associazione Scarlatti di Napoli, Accademia Musicale Napoletana, Ente Teatro Massimo di Palermo, Biennale di Venezia, Accademia Chigiana di Siena, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, Philharmonie Essen, Unerhörte Musik Berlino, INA GRM Parigi, Guggenheim Museum New York, Festival di Salisburgo. Nel 2019 la sua registrazione integrale del Catalogue d’Oiseaux di Olivier Messiaen (Piano Classics) ha vinto il Premio Abbiati del Disco - il più importante riconoscimento critico italiano - come migliore pubblicazione di repertorio solistico, e ha ottenuto recensioni entusiastiche, tra cui una valutazione da 5 stelle dall’importante rivista francese Diapason. Nel triennio 2020-22 ha presentato l’integrale della musica per pianoforte solo di Olivier Messiaen in 5 concerti per il Festival Aperto di Reggio Emilia. Il progetto Messiaen è proseguito anche in versione discografica: a gennaio 2025 la Piano Classics ha pubblicato il terzo e ultimo cofanetto, dopo il primo nel 2019 e il secondo nel 2021. Per i primi mesi del 2026 è già programmata la riedizione dell’integrale in un unico box di 7 cd. E’ socio fondatore del collettivo partenopeo Dissonanzen. E’ pianista stabile dell’Ensemble della Fondazione Prometeo di Parma, con cui collabora da quindici anni.
Programma:
Olivier Messiaen
- Regard du Père*
Franz Liszt
- Bénédiction de Dieu dans la solitude**
- Hymne de l’enfant à son réveil**
Olivier Messiaen
- Regard de l'Esprit de joie*
Franz Liszt
- Ave Maria**
Olivier Messiaen
- Première communion de la Vierge*
- Le baiser de l’EnfantJésus*
Franz Liszt
- Invocation**
(*da Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus - 1944)
(**da Harmonies poétiques et religieuses - 1845/52)
Prossimo appuntamento
Venerdì 21 novembre
Museo Darwin-Dohrn, ore 20.00
ANNIVERSAIRES ’25 (non prendeteci sul serio!)
AmitiEnsemble
con un intervento di S. Valanzuolo
Musiche di D. Scarlatti, J. Strauss figlio, Bizet, Ravel, Enescu, Šostakovic
di Napoli Magazine
12/11/2025 - 14:44
Domenica 16 novembre alle ore 11.00, l’Associazione Maggio della Musica presenta nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli, per il ciclo Musica in Villa/I concerti d'autunno, il pianista Ciro Longobardi nel concerto Invocation, musiche di Olivier Messiaen e Franz Liszt.
Quasi cent'anni separano i due cicli, Harmonies poétiques et religieuses di Franz Liszt e Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus di Olivier Messiaen, eppure numerosi sono i motivi di affinità tra i due autori. In entrambi si nota una scrittura pianistica che fa risuonare il pianoforte in maniera orchestrale, una predilezione per gli aspetti sensuali dell'armonia e, animata dall'intensa fede, un'ispirazione religiosa costantemente all’origine del fare artistico.
Come dichiara lo stesso Longobardi «Ho scelto dai due cicli i brani meglio caratterizzati da un’affinità d’espressione, di tonalità, ma che potessero anche essere collegati da un filo concettuale. Se nella prima parte il percorso inizia dallo sguardo di Dio Padre, per arrivare al Figlio e concludersi con una manifestazione di gioia, nella seconda il percorso parte dalla Vergine Madre e, attraverso il Figlio, si conclude con un’invocazione».
Ciro Longobardi ha recentemente pubblicato in doppio CD i Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus, completando così la prima registrazione completa italiana delle opere pianistiche di Olivier Messiaen. L’etichetta Piano Classics ne ha già programmato la ripubblicazione in un unico cofanetto di 7 cd, prevista a inizio 2026.
Stupisce il parallelismo tra i due compositori. Messiaen dichiarò più volte di voler scrivere una musica «che tocchi tutte le cose senza cessare di toccare Dio.» D’altro canto, nella sua introduzione ai Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus si legge: «Contemplazione del Dio Bambino nella mangiatoia e sguardi che si posano su di Lui: dallo sguardo indicibile di Dio Padre allo sguardo molteplice della Chiesa dell’amore, passando per lo sguardo inaudito dello Spirito di gioia, attraverso lo sguardo tenero della Vergine, poi degli Angeli, dei Magi e delle creature immateriali o simboliche (il Tempo, le Altezze, il Silenzio, la Stella, la Croce).»
Nell’introduzione alle Harmonies poétiques et religieuses, ciclo poetico composto nel 1830 da Alphonse de Lamartine, a cui Franz Liszt si ispirò per la composizione dell’omonimo ciclo pianistico, si legge: «Ci sono anime meditative che la solitudine e la contemplazione elevano invincibilmente verso le idee infinite, cioè verso la religione: tutti i loro pensieri si convertono in entusiasmo e preghiera, tutta la loro esistenza è un inno muto alla Divinità e alla speranza. Esse cercano in sé stesse, e nella creazione che le circonda, dei gradini per ascendere a Dio, delle espressioni e delle immagini per rivelarlo a sé stessi, per rivelarsi a lui».
Ciro Longobardi
Finalista e miglior pianista presso il Concorso Gaudeamus di Rotterdam nel 1994, Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito dei Ferienkurse di Darmstadt nello stesso anno, ha suonato come solista e camerista per le maggiori istituzioni concertistiche, tra cui Milano Musica, Ravenna Festival, Rai Nuova Musica Torino, Ente Teatro San Carlo e Associazione Scarlatti di Napoli, Accademia Musicale Napoletana, Ente Teatro Massimo di Palermo, Biennale di Venezia, Accademia Chigiana di Siena, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, Philharmonie Essen, Unerhörte Musik Berlino, INA GRM Parigi, Guggenheim Museum New York, Festival di Salisburgo. Nel 2019 la sua registrazione integrale del Catalogue d’Oiseaux di Olivier Messiaen (Piano Classics) ha vinto il Premio Abbiati del Disco - il più importante riconoscimento critico italiano - come migliore pubblicazione di repertorio solistico, e ha ottenuto recensioni entusiastiche, tra cui una valutazione da 5 stelle dall’importante rivista francese Diapason. Nel triennio 2020-22 ha presentato l’integrale della musica per pianoforte solo di Olivier Messiaen in 5 concerti per il Festival Aperto di Reggio Emilia. Il progetto Messiaen è proseguito anche in versione discografica: a gennaio 2025 la Piano Classics ha pubblicato il terzo e ultimo cofanetto, dopo il primo nel 2019 e il secondo nel 2021. Per i primi mesi del 2026 è già programmata la riedizione dell’integrale in un unico box di 7 cd. E’ socio fondatore del collettivo partenopeo Dissonanzen. E’ pianista stabile dell’Ensemble della Fondazione Prometeo di Parma, con cui collabora da quindici anni.
Programma:
Olivier Messiaen
- Regard du Père*
Franz Liszt
- Bénédiction de Dieu dans la solitude**
- Hymne de l’enfant à son réveil**
Olivier Messiaen
- Regard de l'Esprit de joie*
Franz Liszt
- Ave Maria**
Olivier Messiaen
- Première communion de la Vierge*
- Le baiser de l’EnfantJésus*
Franz Liszt
- Invocation**
(*da Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus - 1944)
(**da Harmonies poétiques et religieuses - 1845/52)
Prossimo appuntamento
Venerdì 21 novembre
Museo Darwin-Dohrn, ore 20.00
ANNIVERSAIRES ’25 (non prendeteci sul serio!)
AmitiEnsemble
con un intervento di S. Valanzuolo
Musiche di D. Scarlatti, J. Strauss figlio, Bizet, Ravel, Enescu, Šostakovic