Cultura & Gossip
MUSICA - "After the Rain", il nuovo disco del pianista Giuseppe Magagnino
06.06.2023 11:48 di Napoli Magazine

GleAM Records è orgogliosa di annunciare l'uscita di After The Rain, secondo album da leader del pianista e compositore italiano Giuseppe Magagnino, disponibile in CD e digital download/streaming dal 12 maggio 2023 e distribuito da IRD International e Believe Digital. La pubblicazione dell’album sarà preceduta dall’uscita sulle piattaforme digitali di 2 singoli, “After The Rain” il 28 Aprile 2023 e “But Not For Me” il 5 maggio 2023.

 

Il concept del secondo lavoro discografico è per il pianista salentino una naturale evoluzione di “My Inner Child”, il primo lavoro discografico da solista. In After the Rain sono ancora molto presenti gli elementi distintivi del primo disco nella scrittura e nella concezione del trio ma vi è una significativa evoluzione artistica anche in direzione degli standards. E’ qui che il pianista cerca di infondere la sua linea interpretativa con piccoli e a volte più marcati cambiamenti. Non ci troviamo di fronte ad un approccio dissacrante quanto piuttosto ad una volontà di ricollegarsi ad una tradizione acquisita nella quale la sua cifra stilistica si rende evidente a piccoli passi: scavando nel fraseggio, riarmonizzando con intelligenza piccoli aspetti e con coraggiose scelte ritmiche e di mood che in qualche modo illuminano i brani da una prospettiva differente senza snaturarne la fisionomia.

 

Le scelte del pianista spaziano dal materiale più tradizionale del songbook americano (“But Not For Me” di G. Gershwin), passando per gli original (“Ask Me Now” di T. Monk) e  arrivando fino ad alcune canzoni ormai consacrate del repertorio pop rock degli anni 60 (“Blackbird” dei Beatles) e di fine anni 90 (“No Surprises” dei Radiohead). Una continua ricerca sulla struttura tematica e sulle possibilità di cantabilità melodica all’interno del jazz e degli stili compositivi, frutto anche del lavoro sui palchi svolto dal pianista nell’ultimo anno presentandosi da solista e leader del Mag Trio.

 

L’album apre con Dancing with Shadows, una riproposizione del brano già presente nel disco “My Inter Child” in piano solo. La visione del brano “jazz Waltz” in piano trio con l’aggiunta dell’orchestra d’archi regala un nuovo respiro al brano che fa “volteggiare” le “ombre” in maniere più o presente ed emotiva, gli arrangiamenti e la conduzione dell’orchestra sono nelle sapienti mani del famoso Violinista e compositore Alessandro Quarta.

 

Segue But not for Me, una revisione molto marcata del celebre standard jazz di Gershwin. Lo swing scompare del tutto per lasciar posto ad un beat spezzato e contemporaneo. Il brano  è caratterizzato da un riff riproposto da piano e contrabbasso che nell’intro e nei bridge si sviluppa attraverso una metrica irregolare su un cambio di tempo dispari. La revisione fatta dal pianista pugliese lascia invariata ed inviolata la struttura formale del tema riarmonizzando la parte iniziale e rendendola più “dark” emotivamente attraverso il cambio di colore nella tonalità minore, mantenendo lo stesso attraverso l’utilizzo di una progressione di soli due accordi minori.

 

Blackbird è un personale omaggio al famoso brano dei Beatles. Il brano, eseguito in piano solo, ha una vena molto bluesy che cerca di accentuare ancora di più il tema e i significati del testo. Un incedere tra tradizione rivisitata di linguaggio blues ed armonia jazz/pop.

 

Conclude la prima metà del disco My Prayer, una forma ballad in trio dove Giuseppe ripresenta la sua naturale propensione a far cantare insieme Pianoforte e contrabbasso sulla costruzione tematica.

 

Un’atmosfera molto forte emotivamente che viene segnato dal tema della B riproposto dai due strumenti anche dopo i rispettivi assoli sviluppati invece solo su la parte A del brano. Come ormai è sua consuetudine, il pianista non ripropone più il tema per intero dopo la fine dei soli, facendo scivolare via naturalmente il brano verso la chiusura.

 

E’ la volta di Jordu. Una riproposizione del celebre standard di Duke Jordan dove il trio destruttura lo swing in un ambiente marcatamente latin. La tradizione hardbop qui si sente tutta. L’interazione e la costruzione del trio qui raggiunge un grado di intimità molto alta. Il trio “rischia” anche maggiormente scegliendo di districarsi nella fitta struttura armonica su una velocità di esecuzione ben più alta rispetto all’originale.

 

Aftermidnight è una composizione dal sapore Gospel che il compositore ha “partorito” durante una notte della precedente estate. Canto liberatorio contro le bruttezze sociali e della vita. Il Trio si libera divertendosi molto a creare un Groove molto partecipativo ed intenso dove il blues, nei soli e nel tema, la fa da padrone.

 

La seconda traccia in piano solo del disco è Ask Me Now, una versione molto rispettosa nella quale Magagnino omaggia una delle figure iconiche del jazz, Thelonius Monk. Il pianista si destreggia tra tradizione e parte più libera ed interpretata del brano. Cerca di mettere, anche qui, in luce la sua ricerca delle dinamiche e del fraseggio. Ne esce fuori una versione molto intima ed allo stesso tempo coinvolgente di questo iconico brano.

 

After The Rain è una ballata rock che l’autore tira fuori dalle sue corde compositive. Il singolo simbolo di tutto il significato stesso del disco. Una liberazione emotiva ed un augurio, che Giuseppe fa a se stesso ed a tutti gli ascoltatori, di aspettare fiduciosi sempre il ritorno del sereno dopo la pioggia metaforicamente.

 

Anche in questo brano è presente l’orchestrazione del Violinista Alessandro Quarta che “cuce” in maniera sapiente, addosso a questa melodia molto semplice, una tessitura dell’orchestra che dona aria al tema, già di per sé aperto, a tratti e sottolinea il carattere rock nell’incisione insieme al sapiente lavoro della ritmica di Alemanno e Kostadinovic. Un solo dal sapore molto moderno infine fa evolvere il brano in un crescendo senza limiti. Il tutto va in dissolvenza lasciando nel finale il solo beat rock della batteria che contraddistingue dall’inizio l’esecuzione.

 

No Surprises è un piccolo omaggio ad una delle band di rock alternativo più importante degli ultimi 30 anni della storia della musica, i Radiohead. Il pianista pugliese cerca di costruire le suggestioni del brano attraverso una essenziale ed intima riproposizione del tema principale, rivisto leggermente dal punto di vista armonico.

 

Un crescendo emotivo costruito solo grazie all’artificio di cambiare tonalità per ogni giro della struttura del brano sia nel tema che nell’improvvisazione. Tutto culmina con un pedale armonico modale dal sapore dissonante e al contempo un po’ dark ricavato sul riff dell’introduzione originale eseguito con l’arpeggio di chitarra.

 

Il pianista salentino, in questo nuovo lavoro, traccia una chiara strada di evoluzione artistica nella quale la dimensione del piano trio ed il piano solo si confermano come veste naturale, quasi una seconda pelle, che rendono la sua comunicazione artistica un viaggio di sincerità emotiva, coinvolgimento espressivo e di linguaggio, estremamente personale.

 

Track List

Dancing With Shadows

But Not For Me (George & Ira Gershwin)

 Blackbird (J. Lennon & Paul McCartney)

My Prayer

Jordu (Duke Jordan)

Aftermidnight

Ask Me Now

After The Rain

No Surprises (bonus track) (Thom Yorke)

 

Personnel

Giuseppe Magagnino - piano

Luca Alemanno – doublebass

Vladimir Kostadinovic - drums

 

Featuring

ARTeM String Orchestra

I° Violins - Federico Micheli – I° Violin

II° Violins - Andrea Cortesi – I° Violin

Violas - Lorenzo Rundo – I° viola

Cellos - Giancarlo Giannangeli – I° cello

Alessandro Quarta - Conductor & Arranger

 

GIUSEPPE MAGAGNINO  BIO - Pianista Jazz/Compositore/Arrangiatore: Nello stile del pianista salentino si riscoprono profondi legami con la tradizione jazz afroamericana integrata in maniera molto personale a suoni e suggestioni del jazz nord europeo contemporaneo. Il suo modo di confrontarsi con l’arte dell’improvvisazione estemporanea va ad incastonarsi in maniera fluida con il suo mondo interiore compositivo contraddistinto da una forte componente melodica caratteristica della grande tradizione musicale italiana.

 

Nel 2021 nasce e prende forma il suo primo disco da solista, “My Inner Child”, con la formazione “Mag Trio”, nella quale Giuseppe e` accompagnato da Luca Alemanno al contrabbasso e Karl-Henrik Ousba¨ck alla batteria.

 

“My Inner Child”, pubblicato dalla GleAM Records, mette in luce le capacita` compositive e comunicative del pianista salentino sia in piano trio che con un piccolo assaggio in piano solo.

 

Giuseppe si e` diplomato in pianoforte classico al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce e ha conseguito successivamente la laurea con 110 e lode in Musica jazz presso il Conservatorio Niccolo` Piccinni di Bari. Ha frequentato diversi seminari intensivi studiando con nomi del calibro di Pier Narciso Masi per la musica classica e Stefano Bollani per il Jazz.

 

La sua carriera si e` arricchita sin da subito di esperienze e collaborazioni importanti.
Ha dato vita al Mag Trio, una formazione con la quale ha gia` all’attivo diversi concerti in collaborazione con numerosi jazzisti pugliesi.

 

Ha sostenuto i progetti discografici del percussionista salentino Gabriele Poso e ha partecipato a numerose tourne´e internazionali di promozione. Il produttore americano Osunlade lo ha scelto per la formazione della Yoruba Soul Orchestra con quale ha inciso due dischi e partecipato a tour internazionali.

 

Dal 2009 collabora con il violinista Alessandro Quarta con il quale si e` esibito in prestigiosi teatri italiani ed europei spaziando dal repertorio “classico” al jazz. Ha collaborato con il Direttore d’orchestra Walter Attanasi, con l’orchestra d’archi di Praga oer il progetto Classic&Jazz, con l’Orchestra Sinfonietta di Roma e il Quartetto d’Archi del Teatro alla Scala di Milano.

 

Con il quintetto di Alessandro, ha accompagnato la cantante jazz inglese Sarah Jane Morris, Stefano di Battista, Ornella Vanoni e Toquinho, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, James Taylor quartet ed Amii Stewart.

 

Per il tour del progetto “Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla”, Giuseppe si e` esibito anche al Parco della Musica di Roma e all’Auditorium del Museo del violino “Arvedi” di Cremona. Inoltre, ha affiancato il violinista nel tour italiano del “Il Volo” calcando i palchi, tra i tanti, del teatro antico di Taormina e dell’Arena di Verona.

 

Negli anni Giuseppe ha collaborato anche con numerose etichette discografiche in qualita` di pianista e arrangiatore.

 

Dal 2007 svolge attivita` didattica come esperto in tecniche di arrangiamento per musica d'insieme e pianoforte jazz presso la Yamaha Music School di Lecce.

 

Discografia come sideman:

 

Batik – Gabriele Poso  SOUNDWAYRECORDS (piano &synth)

Awakening – Gabriele Poso  BBE Records (piano)

La Vita Semplice – Marco Tuma   DODICILUNE (piano)

Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla – Alessandro Quarta   IAN Productions (piano)

THIS LIFE DENIED ME YOUR LOVE  ELEFANT Records – Giorgio Tuma (piano & arrangements)

Complice – Silvia Anglani DODICILUNE (piano & arrangements)

Roots of Soul – Gabriele Poso INFRACom (piano & arrangements)

IN THE MORNING WILL MEET – Giorgio Tuma ELEFANT Records (piano & arrangements).

 

LUCA ALEMANNO BIO: Nato ad Alessano (un piccolo paese della provincia di Lecce) nel 1988, inizia a suonare il basso elettrico all’eta` di 16 anni. Successivamente intraprende gli studi classici e si diploma in contrabbasso nel 2012 presso il Conservatorio di Musica “T.Schipa” di Lecce (con il M° Leonardo Presicci).Nel Dicembre 2015 consegue la laurea di secondo livello in basso elettrico jazz presso il Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno (con il M° Dario Deidda). A 19 anni e` premiato come miglior talento nell'ambito del Festival “Umbria Jazz 2008”. Nello stesso periodo, vince 2 borse di studio per frequentare il Berklee College of Music di Boston. Nel 2009 Vince il primo premio nel prestigioso concorso europeo per basso elettrico "european bass day".

 

Nel 2016 e` il primo musicista Italiano a vincere l’audizione per il Thelonoius Monk Institute of Jazz Performance di Los Angeles. La giuria era composta da Herbie Hancock, Wayne Shorter, Kenny Burrell, Jimmy Heat solo per citare alcuni nomi.

 

Musicista versatile e con un ampio raggio di capacita`, Luca si e` esibito nei piu` importanti jazz club e festival internazionali (Italy, France, Germany, Spain, Portugal, U.K., Canada, U.S.A., Japan, China, Hong Kong, Malaysia, Angola, Russia, Germany, Turkey, Sweden, Denmark, Greece, Belarus, Ukraine, Kosovo, Czech Republic, Hungary, Romania, Austria, Poland, Switzerland, Belgium, Serbia, Bulgaria, Holland) collaborando con artisti (Jazz e Pop) di livello internazionale come: Dee Dee Bridgewater, George Garzone, Joe Lovano, Stanley Jordan, Kenwood Dennard, Maria Schneider, Jerry Bergonzi, Mark Giuliana, Jason Lindner, Enrico Pieranunzi, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Rosario Giuliani, Anne Ducros, Logan Ritchardson, Kim Plainfield, Bill O’Connel, Teppo Makynen, Magnus Lindgren, Nicola Conte e molti altri.

 

E’ attualmente il bassista stabile di: Fabrizio Bosso Quartet, Nicola Conte Jazz Combo, Stanley Jordan European Trio, Gaetano Partipilo & Contemporary Five, Chiara Civello.

 

Discography as Sideman:

• Gaetano Partipilo & Contemporary Five, DAYLIGHTS (Tuc Music – 2016)

• Fabrizio Savino, GEMINI (A.MA Records – 2016)

•Fabrizio Bosso Quartet, DUKE (Verve/Universal Music – 2015)

•Carolina Bubbico, UNA DONNA (Workin’ Label – 2015)

• Barbara Dennerlein, CHRISTMAS SOUL (MPS – 2015)

•Donatello D’Attoma, WATCHDOG (Jazz Engine Records – 2014)

• Chiara Civello, CANZONI (Sony Music – 2014)

• Nicola Conte, FREE SOULS (Universal Music – 2014)

• Mimmo Campanale, ACUSTRONICA (Groove Master Edition – 2014)

• Dario Congedo & Na`dan, CALLIGRAFIE (Desuonatori – 2013)

• Ettore Carucci Trio, ODD MAN IN (Flamino Jazz – 2013) •Carolina Bubbico, CONTROVENTO (Workin’ Label – 2013)

•Stefano Clemente & Apulia Jazz Ensemble Feat. F.Boltro, THE MOON AND THE SUN (Ultra Sound Records 2012)

•Open Jazz Quartet, A DAY WILL COME (Farelive Records 2012)

•Irene Scardia Trio, RISVEGLI (Workin’ Label 2012) • Mario Rosini Group, MERIDIES MADRIGALE (Cafe`

Concerto Italia – 2012)

•Fabrizio Savino, ARAM (Alfa Music – 2012)
• Gabriele Poso, ROOTS OF SOUL (IFRAcom! – 2012) • Osunlade, REBIRTH (Yoruba Records – 2009)

 

VLADIMIR KOSTADINOVIC BIO: Vladimir Kostadinovic, award winning drummer (Tuscia in Jazz 2008 Italy, Jimmy Woode Competition) bandleader, composer & arranger is one of the Europe jazz music scene's most sought after drummers, started his musical education at the age of five when he began studying classical accordion and drums.  Drums has always been his real love and he wanted to pursue it, with a passion! Vladimir ranks high among drummers who are versatile and savvy enough to play different styles of music, as a sideman and with his own projects. In August 2009 he was invited to perform with a master of organ hammond B3 Tony Monaco. During that time Vladimir also formed his own quartet with Jimmy Greene, Danny Grissett and Matt Brewer which featured his own compositions. In 2009 he went into the studio in New York with his band and recorded his first CD "COURSE OF EVENTS". Shortly thereafter he joined the band Antonio Farao Trio, with whom he is currently playing and traveling all over Europe. Vladimir also recorded his second album as a leader "THE LEFT SIDE OF LIFE" live at the Generations Jazz Festival in Frauenfled Switzerland, which was released for one of the most prestigious jazz record lables in Europe ENJA Records. ?He published 2 CD’s under his own name and recieved rave reviews all over the globe among others in the influential Modern Drummer, Jazz Times, Jazzthing, Jazzpodium and All about jazz Web portal,etc. In last few years, Vladimir has also gone on to put his musical talents to work. He is currently writing music for his upcoming album and continues to headline concerts across internationally. His goal as a musician: To Serve the Music. Vladimir has spent a lot of time playing and recording in The Big Apple with many great jazz musicians on the world scene. He has had the pleasure of sharing the stage with: Antonio Farao, Dusko Gojkovic,  Benny Golson, Charles Tolliver, George Garzone, David Kikoski, Chico Freeman, Joe Locke, Seamus Blake, Kevin Hays, Gregory Porter, Jim Rotondi, Till Brönner, Melisa  Aldana, Jane Monheit, Soweto Kinch, Dominique Di Piazza, Jimmy Greene, Mike Moreno, Jonathan Kreisberg, Didier Lockwood, John Ellis, Joe Martin, Linda Oh, Franco Ambrosetti, Danny Grissett, Tim Green,  Darryl Hall, Marcin Wasilewski, Tony Monaco, Peter King, Bill Ramsey, Vicente Archer, Joe Sanders, Matt Brewer, Ameen Saleem, Doug Weis, Benito Gonzales, Donald Smith, Kiyoshi Kitagawa, Eric Lewis, Antoine Drye, Tivon Pennicott, Mansur Scott, Joel Holmes, Sinan Alimanovic, Harvie S, Rob Bargad, Martin Gjakonovski, William Lecomte, Claus Raible, Zipflo Weinrich, Jaka Kopac, Lenart Krecic, Milan Nikolic, Andre Heller, Andrea Eckert, Maria Bild, Martin Fuss, Oliver Kent, Uli Langthaler, Johannes Strasser, Wolfgang Puschnig, Erwin Schmidt.

 

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MUSICA - "After the Rain", il nuovo disco del pianista Giuseppe Magagnino

di Napoli Magazine

06/06/2024 - 11:48

GleAM Records è orgogliosa di annunciare l'uscita di After The Rain, secondo album da leader del pianista e compositore italiano Giuseppe Magagnino, disponibile in CD e digital download/streaming dal 12 maggio 2023 e distribuito da IRD International e Believe Digital. La pubblicazione dell’album sarà preceduta dall’uscita sulle piattaforme digitali di 2 singoli, “After The Rain” il 28 Aprile 2023 e “But Not For Me” il 5 maggio 2023.

 

Il concept del secondo lavoro discografico è per il pianista salentino una naturale evoluzione di “My Inner Child”, il primo lavoro discografico da solista. In After the Rain sono ancora molto presenti gli elementi distintivi del primo disco nella scrittura e nella concezione del trio ma vi è una significativa evoluzione artistica anche in direzione degli standards. E’ qui che il pianista cerca di infondere la sua linea interpretativa con piccoli e a volte più marcati cambiamenti. Non ci troviamo di fronte ad un approccio dissacrante quanto piuttosto ad una volontà di ricollegarsi ad una tradizione acquisita nella quale la sua cifra stilistica si rende evidente a piccoli passi: scavando nel fraseggio, riarmonizzando con intelligenza piccoli aspetti e con coraggiose scelte ritmiche e di mood che in qualche modo illuminano i brani da una prospettiva differente senza snaturarne la fisionomia.

 

Le scelte del pianista spaziano dal materiale più tradizionale del songbook americano (“But Not For Me” di G. Gershwin), passando per gli original (“Ask Me Now” di T. Monk) e  arrivando fino ad alcune canzoni ormai consacrate del repertorio pop rock degli anni 60 (“Blackbird” dei Beatles) e di fine anni 90 (“No Surprises” dei Radiohead). Una continua ricerca sulla struttura tematica e sulle possibilità di cantabilità melodica all’interno del jazz e degli stili compositivi, frutto anche del lavoro sui palchi svolto dal pianista nell’ultimo anno presentandosi da solista e leader del Mag Trio.

 

L’album apre con Dancing with Shadows, una riproposizione del brano già presente nel disco “My Inter Child” in piano solo. La visione del brano “jazz Waltz” in piano trio con l’aggiunta dell’orchestra d’archi regala un nuovo respiro al brano che fa “volteggiare” le “ombre” in maniere più o presente ed emotiva, gli arrangiamenti e la conduzione dell’orchestra sono nelle sapienti mani del famoso Violinista e compositore Alessandro Quarta.

 

Segue But not for Me, una revisione molto marcata del celebre standard jazz di Gershwin. Lo swing scompare del tutto per lasciar posto ad un beat spezzato e contemporaneo. Il brano  è caratterizzato da un riff riproposto da piano e contrabbasso che nell’intro e nei bridge si sviluppa attraverso una metrica irregolare su un cambio di tempo dispari. La revisione fatta dal pianista pugliese lascia invariata ed inviolata la struttura formale del tema riarmonizzando la parte iniziale e rendendola più “dark” emotivamente attraverso il cambio di colore nella tonalità minore, mantenendo lo stesso attraverso l’utilizzo di una progressione di soli due accordi minori.

 

Blackbird è un personale omaggio al famoso brano dei Beatles. Il brano, eseguito in piano solo, ha una vena molto bluesy che cerca di accentuare ancora di più il tema e i significati del testo. Un incedere tra tradizione rivisitata di linguaggio blues ed armonia jazz/pop.

 

Conclude la prima metà del disco My Prayer, una forma ballad in trio dove Giuseppe ripresenta la sua naturale propensione a far cantare insieme Pianoforte e contrabbasso sulla costruzione tematica.

 

Un’atmosfera molto forte emotivamente che viene segnato dal tema della B riproposto dai due strumenti anche dopo i rispettivi assoli sviluppati invece solo su la parte A del brano. Come ormai è sua consuetudine, il pianista non ripropone più il tema per intero dopo la fine dei soli, facendo scivolare via naturalmente il brano verso la chiusura.

 

E’ la volta di Jordu. Una riproposizione del celebre standard di Duke Jordan dove il trio destruttura lo swing in un ambiente marcatamente latin. La tradizione hardbop qui si sente tutta. L’interazione e la costruzione del trio qui raggiunge un grado di intimità molto alta. Il trio “rischia” anche maggiormente scegliendo di districarsi nella fitta struttura armonica su una velocità di esecuzione ben più alta rispetto all’originale.

 

Aftermidnight è una composizione dal sapore Gospel che il compositore ha “partorito” durante una notte della precedente estate. Canto liberatorio contro le bruttezze sociali e della vita. Il Trio si libera divertendosi molto a creare un Groove molto partecipativo ed intenso dove il blues, nei soli e nel tema, la fa da padrone.

 

La seconda traccia in piano solo del disco è Ask Me Now, una versione molto rispettosa nella quale Magagnino omaggia una delle figure iconiche del jazz, Thelonius Monk. Il pianista si destreggia tra tradizione e parte più libera ed interpretata del brano. Cerca di mettere, anche qui, in luce la sua ricerca delle dinamiche e del fraseggio. Ne esce fuori una versione molto intima ed allo stesso tempo coinvolgente di questo iconico brano.

 

After The Rain è una ballata rock che l’autore tira fuori dalle sue corde compositive. Il singolo simbolo di tutto il significato stesso del disco. Una liberazione emotiva ed un augurio, che Giuseppe fa a se stesso ed a tutti gli ascoltatori, di aspettare fiduciosi sempre il ritorno del sereno dopo la pioggia metaforicamente.

 

Anche in questo brano è presente l’orchestrazione del Violinista Alessandro Quarta che “cuce” in maniera sapiente, addosso a questa melodia molto semplice, una tessitura dell’orchestra che dona aria al tema, già di per sé aperto, a tratti e sottolinea il carattere rock nell’incisione insieme al sapiente lavoro della ritmica di Alemanno e Kostadinovic. Un solo dal sapore molto moderno infine fa evolvere il brano in un crescendo senza limiti. Il tutto va in dissolvenza lasciando nel finale il solo beat rock della batteria che contraddistingue dall’inizio l’esecuzione.

 

No Surprises è un piccolo omaggio ad una delle band di rock alternativo più importante degli ultimi 30 anni della storia della musica, i Radiohead. Il pianista pugliese cerca di costruire le suggestioni del brano attraverso una essenziale ed intima riproposizione del tema principale, rivisto leggermente dal punto di vista armonico.

 

Un crescendo emotivo costruito solo grazie all’artificio di cambiare tonalità per ogni giro della struttura del brano sia nel tema che nell’improvvisazione. Tutto culmina con un pedale armonico modale dal sapore dissonante e al contempo un po’ dark ricavato sul riff dell’introduzione originale eseguito con l’arpeggio di chitarra.

 

Il pianista salentino, in questo nuovo lavoro, traccia una chiara strada di evoluzione artistica nella quale la dimensione del piano trio ed il piano solo si confermano come veste naturale, quasi una seconda pelle, che rendono la sua comunicazione artistica un viaggio di sincerità emotiva, coinvolgimento espressivo e di linguaggio, estremamente personale.

 

Track List

Dancing With Shadows

But Not For Me (George & Ira Gershwin)

 Blackbird (J. Lennon & Paul McCartney)

My Prayer

Jordu (Duke Jordan)

Aftermidnight

Ask Me Now

After The Rain

No Surprises (bonus track) (Thom Yorke)

 

Personnel

Giuseppe Magagnino - piano

Luca Alemanno – doublebass

Vladimir Kostadinovic - drums

 

Featuring

ARTeM String Orchestra

I° Violins - Federico Micheli – I° Violin

II° Violins - Andrea Cortesi – I° Violin

Violas - Lorenzo Rundo – I° viola

Cellos - Giancarlo Giannangeli – I° cello

Alessandro Quarta - Conductor & Arranger

 

GIUSEPPE MAGAGNINO  BIO - Pianista Jazz/Compositore/Arrangiatore: Nello stile del pianista salentino si riscoprono profondi legami con la tradizione jazz afroamericana integrata in maniera molto personale a suoni e suggestioni del jazz nord europeo contemporaneo. Il suo modo di confrontarsi con l’arte dell’improvvisazione estemporanea va ad incastonarsi in maniera fluida con il suo mondo interiore compositivo contraddistinto da una forte componente melodica caratteristica della grande tradizione musicale italiana.

 

Nel 2021 nasce e prende forma il suo primo disco da solista, “My Inner Child”, con la formazione “Mag Trio”, nella quale Giuseppe e` accompagnato da Luca Alemanno al contrabbasso e Karl-Henrik Ousba¨ck alla batteria.

 

“My Inner Child”, pubblicato dalla GleAM Records, mette in luce le capacita` compositive e comunicative del pianista salentino sia in piano trio che con un piccolo assaggio in piano solo.

 

Giuseppe si e` diplomato in pianoforte classico al conservatorio “Tito Schipa” di Lecce e ha conseguito successivamente la laurea con 110 e lode in Musica jazz presso il Conservatorio Niccolo` Piccinni di Bari. Ha frequentato diversi seminari intensivi studiando con nomi del calibro di Pier Narciso Masi per la musica classica e Stefano Bollani per il Jazz.

 

La sua carriera si e` arricchita sin da subito di esperienze e collaborazioni importanti.
Ha dato vita al Mag Trio, una formazione con la quale ha gia` all’attivo diversi concerti in collaborazione con numerosi jazzisti pugliesi.

 

Ha sostenuto i progetti discografici del percussionista salentino Gabriele Poso e ha partecipato a numerose tourne´e internazionali di promozione. Il produttore americano Osunlade lo ha scelto per la formazione della Yoruba Soul Orchestra con quale ha inciso due dischi e partecipato a tour internazionali.

 

Dal 2009 collabora con il violinista Alessandro Quarta con il quale si e` esibito in prestigiosi teatri italiani ed europei spaziando dal repertorio “classico” al jazz. Ha collaborato con il Direttore d’orchestra Walter Attanasi, con l’orchestra d’archi di Praga oer il progetto Classic&Jazz, con l’Orchestra Sinfonietta di Roma e il Quartetto d’Archi del Teatro alla Scala di Milano.

 

Con il quintetto di Alessandro, ha accompagnato la cantante jazz inglese Sarah Jane Morris, Stefano di Battista, Ornella Vanoni e Toquinho, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, James Taylor quartet ed Amii Stewart.

 

Per il tour del progetto “Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla”, Giuseppe si e` esibito anche al Parco della Musica di Roma e all’Auditorium del Museo del violino “Arvedi” di Cremona. Inoltre, ha affiancato il violinista nel tour italiano del “Il Volo” calcando i palchi, tra i tanti, del teatro antico di Taormina e dell’Arena di Verona.

 

Negli anni Giuseppe ha collaborato anche con numerose etichette discografiche in qualita` di pianista e arrangiatore.

 

Dal 2007 svolge attivita` didattica come esperto in tecniche di arrangiamento per musica d'insieme e pianoforte jazz presso la Yamaha Music School di Lecce.

 

Discografia come sideman:

 

Batik – Gabriele Poso  SOUNDWAYRECORDS (piano &synth)

Awakening – Gabriele Poso  BBE Records (piano)

La Vita Semplice – Marco Tuma   DODICILUNE (piano)

Alessandro Quarta Plays Astor Piazzolla – Alessandro Quarta   IAN Productions (piano)

THIS LIFE DENIED ME YOUR LOVE  ELEFANT Records – Giorgio Tuma (piano & arrangements)

Complice – Silvia Anglani DODICILUNE (piano & arrangements)

Roots of Soul – Gabriele Poso INFRACom (piano & arrangements)

IN THE MORNING WILL MEET – Giorgio Tuma ELEFANT Records (piano & arrangements).

 

LUCA ALEMANNO BIO: Nato ad Alessano (un piccolo paese della provincia di Lecce) nel 1988, inizia a suonare il basso elettrico all’eta` di 16 anni. Successivamente intraprende gli studi classici e si diploma in contrabbasso nel 2012 presso il Conservatorio di Musica “T.Schipa” di Lecce (con il M° Leonardo Presicci).Nel Dicembre 2015 consegue la laurea di secondo livello in basso elettrico jazz presso il Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno (con il M° Dario Deidda). A 19 anni e` premiato come miglior talento nell'ambito del Festival “Umbria Jazz 2008”. Nello stesso periodo, vince 2 borse di studio per frequentare il Berklee College of Music di Boston. Nel 2009 Vince il primo premio nel prestigioso concorso europeo per basso elettrico "european bass day".

 

Nel 2016 e` il primo musicista Italiano a vincere l’audizione per il Thelonoius Monk Institute of Jazz Performance di Los Angeles. La giuria era composta da Herbie Hancock, Wayne Shorter, Kenny Burrell, Jimmy Heat solo per citare alcuni nomi.

 

Musicista versatile e con un ampio raggio di capacita`, Luca si e` esibito nei piu` importanti jazz club e festival internazionali (Italy, France, Germany, Spain, Portugal, U.K., Canada, U.S.A., Japan, China, Hong Kong, Malaysia, Angola, Russia, Germany, Turkey, Sweden, Denmark, Greece, Belarus, Ukraine, Kosovo, Czech Republic, Hungary, Romania, Austria, Poland, Switzerland, Belgium, Serbia, Bulgaria, Holland) collaborando con artisti (Jazz e Pop) di livello internazionale come: Dee Dee Bridgewater, George Garzone, Joe Lovano, Stanley Jordan, Kenwood Dennard, Maria Schneider, Jerry Bergonzi, Mark Giuliana, Jason Lindner, Enrico Pieranunzi, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Rosario Giuliani, Anne Ducros, Logan Ritchardson, Kim Plainfield, Bill O’Connel, Teppo Makynen, Magnus Lindgren, Nicola Conte e molti altri.

 

E’ attualmente il bassista stabile di: Fabrizio Bosso Quartet, Nicola Conte Jazz Combo, Stanley Jordan European Trio, Gaetano Partipilo & Contemporary Five, Chiara Civello.

 

Discography as Sideman:

• Gaetano Partipilo & Contemporary Five, DAYLIGHTS (Tuc Music – 2016)

• Fabrizio Savino, GEMINI (A.MA Records – 2016)

•Fabrizio Bosso Quartet, DUKE (Verve/Universal Music – 2015)

•Carolina Bubbico, UNA DONNA (Workin’ Label – 2015)

• Barbara Dennerlein, CHRISTMAS SOUL (MPS – 2015)

•Donatello D’Attoma, WATCHDOG (Jazz Engine Records – 2014)

• Chiara Civello, CANZONI (Sony Music – 2014)

• Nicola Conte, FREE SOULS (Universal Music – 2014)

• Mimmo Campanale, ACUSTRONICA (Groove Master Edition – 2014)

• Dario Congedo & Na`dan, CALLIGRAFIE (Desuonatori – 2013)

• Ettore Carucci Trio, ODD MAN IN (Flamino Jazz – 2013) •Carolina Bubbico, CONTROVENTO (Workin’ Label – 2013)

•Stefano Clemente & Apulia Jazz Ensemble Feat. F.Boltro, THE MOON AND THE SUN (Ultra Sound Records 2012)

•Open Jazz Quartet, A DAY WILL COME (Farelive Records 2012)

•Irene Scardia Trio, RISVEGLI (Workin’ Label 2012) • Mario Rosini Group, MERIDIES MADRIGALE (Cafe`

Concerto Italia – 2012)

•Fabrizio Savino, ARAM (Alfa Music – 2012)
• Gabriele Poso, ROOTS OF SOUL (IFRAcom! – 2012) • Osunlade, REBIRTH (Yoruba Records – 2009)

 

VLADIMIR KOSTADINOVIC BIO: Vladimir Kostadinovic, award winning drummer (Tuscia in Jazz 2008 Italy, Jimmy Woode Competition) bandleader, composer & arranger is one of the Europe jazz music scene's most sought after drummers, started his musical education at the age of five when he began studying classical accordion and drums.  Drums has always been his real love and he wanted to pursue it, with a passion! Vladimir ranks high among drummers who are versatile and savvy enough to play different styles of music, as a sideman and with his own projects. In August 2009 he was invited to perform with a master of organ hammond B3 Tony Monaco. During that time Vladimir also formed his own quartet with Jimmy Greene, Danny Grissett and Matt Brewer which featured his own compositions. In 2009 he went into the studio in New York with his band and recorded his first CD "COURSE OF EVENTS". Shortly thereafter he joined the band Antonio Farao Trio, with whom he is currently playing and traveling all over Europe. Vladimir also recorded his second album as a leader "THE LEFT SIDE OF LIFE" live at the Generations Jazz Festival in Frauenfled Switzerland, which was released for one of the most prestigious jazz record lables in Europe ENJA Records. ?He published 2 CD’s under his own name and recieved rave reviews all over the globe among others in the influential Modern Drummer, Jazz Times, Jazzthing, Jazzpodium and All about jazz Web portal,etc. In last few years, Vladimir has also gone on to put his musical talents to work. He is currently writing music for his upcoming album and continues to headline concerts across internationally. His goal as a musician: To Serve the Music. Vladimir has spent a lot of time playing and recording in The Big Apple with many great jazz musicians on the world scene. He has had the pleasure of sharing the stage with: Antonio Farao, Dusko Gojkovic,  Benny Golson, Charles Tolliver, George Garzone, David Kikoski, Chico Freeman, Joe Locke, Seamus Blake, Kevin Hays, Gregory Porter, Jim Rotondi, Till Brönner, Melisa  Aldana, Jane Monheit, Soweto Kinch, Dominique Di Piazza, Jimmy Greene, Mike Moreno, Jonathan Kreisberg, Didier Lockwood, John Ellis, Joe Martin, Linda Oh, Franco Ambrosetti, Danny Grissett, Tim Green,  Darryl Hall, Marcin Wasilewski, Tony Monaco, Peter King, Bill Ramsey, Vicente Archer, Joe Sanders, Matt Brewer, Ameen Saleem, Doug Weis, Benito Gonzales, Donald Smith, Kiyoshi Kitagawa, Eric Lewis, Antoine Drye, Tivon Pennicott, Mansur Scott, Joel Holmes, Sinan Alimanovic, Harvie S, Rob Bargad, Martin Gjakonovski, William Lecomte, Claus Raible, Zipflo Weinrich, Jaka Kopac, Lenart Krecic, Milan Nikolic, Andre Heller, Andrea Eckert, Maria Bild, Martin Fuss, Oliver Kent, Uli Langthaler, Johannes Strasser, Wolfgang Puschnig, Erwin Schmidt.