la Feltrinelli, piazza dei Martiri Napoli
mercoledì 27 marzo ore 18.00
GIOVANNI TRUPPI
presenta dal vivo l’album
POESIA E CIVILTÀ
Interviene
Alfredo d’Agnese
Cantautore ispirato, GIOVANNI TRUPPI è un polistrumentista e cantante che per stile e liriche rievoca i grandi del cantautorato italiano degli anni ’70.
La sua forma canzone è profonda, provocatoria, complessa, imprevedibile e mai banale così come ci dimostra questo primo brano “L’UNICA OLTRE L’AMORE”, inedito disponibile da oggi in tutti gli store digitali (https://vir.lnk.to/lola) che farà parte del nuovo album di GIOVANNI TRUPPI dal titolo “POESIA E CIVILTÀ”, primo lavoro in uscita per Virgin Records (Universal Music Italia) il 22 marzo.
Il brano è accompagnato da un video curato (regia e animazioni) da Valentina Galluccio (VAGA) e visibile sul canale ufficiale di Truppihttp://www.youtube.com/watch?v=MIIURJHC3Ps
“A volte sento il bisogno di fare il punto con me stesso su chi sono e quali siano le cose più importanti per me – racconta GIOVANNI TRUPPI - Tra tante risposte passeggere, la sola che rimane sempre è quella di cui parlo in questa canzone e cioè che l’empatia nei confronti dei più deboli è l’unico motivo per cui valga la pena, per gli uomini, di unirsi o dividersi tra loro.
Il concetto di identità - da quella religiosa a quella di genere - è un tema centrale in questi anni di individualismo e atomizzazione sociale e questa è una canzone sull’identità – precisa Truppi.
L’identità è anche, a mio avviso, la prima e l’ultima cosa con cui si confronta ogni artista nel suo lavoro ed anche per questo motivo sono felice che questo sia il primo brano di “Poesia e civiltà” a vedere la luce e cominciare a raccontare questo disco.
‘L’unica (cosa) oltre l’amore’ è infatti una presa di posizione politica e romantica, poetica e civile”.
Questo il testo del brano scritto – musica e parole – da Giovanni stesso:
Noi siamo, viviamo
ci percepiamo in questo spazio e in questo tempo
e in questa dimensione, ma non capiamo che vuol dire
perché un’altra non la riusciamo a concepire.
Abbiamo un corpo, siamo animali
siamo mammiferi di razza umana
viviamo sulla Terra, abitiamo soprattutto
nelle città dell’emisfero boreale.
Viviamo nel ventunesimo secolo, terzo millennio
in piena crisi del Capitalismo
e del mondo com’era nel ‘900
prima della Rivoluzione Digitale.
Siamo europei, siamo russi, siamo australiani
siamo cinesi, siamo indiani e africani
arabi e americani.
Se ci osservi da vicino
siamo molto diversi tra di noi,
cambiamo cultura e valori
in base alle epoche, ai luoghi o ai genitori.
Eppure c’è qualcosa
che non dipende dal caso o dalle convenzioni
è l’unica oltre l’amore che resiste alle mutazioni
e ci fa assomigliare anche da lontani.
Anche ora nel ventunesimo secolo, terzo millennio
in piena crisi del Capitalismo
e del mondo com’era nel ‘900
prima della Rivoluzione Digitale
resta una cosa nel profondo di ognuno di noi
è l’unica oltre l’amore che dice davvero chi sei
È qualcosa che oltrepassa la Storia e la Geografia
la Religione e l’Ideologia
arriva da prima del ‘900, ci unisce attraverso il tempo
o ci fa odiare alla follia
vivrà per sempre, finché vivrà qualcuno di noi
è l’unica oltre l’amore che dice davvero chi sei
Provi a darglielo ma non ha un nome e non ha una bandiera
a volte li prende e li cambia in un’ora
però ci dice qual è il nostro posto e ci rappresenta
più di un pensiero o di un sentimento
esiste da sempre, la incontriamo tutti prima o poi
è l’unica oltre l’amore che dice davvero chi siamo
a tutti gli altri uomini come noi.
È quella cosa che ci divide tra chi simpatizza con chi vince
e dall’altra parte
ovunque, da sempre e per sempre
chi simpatizza con chi perde.
Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Tra il 2010 e il 2017 ha pubblicato quattro dischi di inediti: “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI 2009), “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli-Jabajabamusic/Audiogl
Truppi ha collaborato con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone “Lettera a Papa Francesco” ed ha partecipato come chitarrista alle registrazioni dell’ultimo disco del cantautore Stefano “Edda” Rampoldi “Graziosa Utopia” (Woodworm/Audioglobe 2017).
Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco.
Lo scorso anno Truppi è stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per “Amori che non sanno stare al mondo”, brano composto per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017). Truppi ha inoltre scritto “La Domenica”, brano che fa parte della colonna sonora e del testo dello spettacolo teatrale Il cielo non è un fondale della compagnia Deflorian/Tagliarini.
https://www.youtube.com/user/giovannitruppi
https://www.instagram.com/giovannitruppi/
di Napoli Magazine
25/03/2024 - 13:08
la Feltrinelli, piazza dei Martiri Napoli
mercoledì 27 marzo ore 18.00
GIOVANNI TRUPPI
presenta dal vivo l’album
POESIA E CIVILTÀ
Interviene
Alfredo d’Agnese
Cantautore ispirato, GIOVANNI TRUPPI è un polistrumentista e cantante che per stile e liriche rievoca i grandi del cantautorato italiano degli anni ’70.
La sua forma canzone è profonda, provocatoria, complessa, imprevedibile e mai banale così come ci dimostra questo primo brano “L’UNICA OLTRE L’AMORE”, inedito disponibile da oggi in tutti gli store digitali (https://vir.lnk.to/lola) che farà parte del nuovo album di GIOVANNI TRUPPI dal titolo “POESIA E CIVILTÀ”, primo lavoro in uscita per Virgin Records (Universal Music Italia) il 22 marzo.
Il brano è accompagnato da un video curato (regia e animazioni) da Valentina Galluccio (VAGA) e visibile sul canale ufficiale di Truppihttp://www.youtube.com/watch?v=MIIURJHC3Ps
“A volte sento il bisogno di fare il punto con me stesso su chi sono e quali siano le cose più importanti per me – racconta GIOVANNI TRUPPI - Tra tante risposte passeggere, la sola che rimane sempre è quella di cui parlo in questa canzone e cioè che l’empatia nei confronti dei più deboli è l’unico motivo per cui valga la pena, per gli uomini, di unirsi o dividersi tra loro.
Il concetto di identità - da quella religiosa a quella di genere - è un tema centrale in questi anni di individualismo e atomizzazione sociale e questa è una canzone sull’identità – precisa Truppi.
L’identità è anche, a mio avviso, la prima e l’ultima cosa con cui si confronta ogni artista nel suo lavoro ed anche per questo motivo sono felice che questo sia il primo brano di “Poesia e civiltà” a vedere la luce e cominciare a raccontare questo disco.
‘L’unica (cosa) oltre l’amore’ è infatti una presa di posizione politica e romantica, poetica e civile”.
Questo il testo del brano scritto – musica e parole – da Giovanni stesso:
Noi siamo, viviamo
ci percepiamo in questo spazio e in questo tempo
e in questa dimensione, ma non capiamo che vuol dire
perché un’altra non la riusciamo a concepire.
Abbiamo un corpo, siamo animali
siamo mammiferi di razza umana
viviamo sulla Terra, abitiamo soprattutto
nelle città dell’emisfero boreale.
Viviamo nel ventunesimo secolo, terzo millennio
in piena crisi del Capitalismo
e del mondo com’era nel ‘900
prima della Rivoluzione Digitale.
Siamo europei, siamo russi, siamo australiani
siamo cinesi, siamo indiani e africani
arabi e americani.
Se ci osservi da vicino
siamo molto diversi tra di noi,
cambiamo cultura e valori
in base alle epoche, ai luoghi o ai genitori.
Eppure c’è qualcosa
che non dipende dal caso o dalle convenzioni
è l’unica oltre l’amore che resiste alle mutazioni
e ci fa assomigliare anche da lontani.
Anche ora nel ventunesimo secolo, terzo millennio
in piena crisi del Capitalismo
e del mondo com’era nel ‘900
prima della Rivoluzione Digitale
resta una cosa nel profondo di ognuno di noi
è l’unica oltre l’amore che dice davvero chi sei
È qualcosa che oltrepassa la Storia e la Geografia
la Religione e l’Ideologia
arriva da prima del ‘900, ci unisce attraverso il tempo
o ci fa odiare alla follia
vivrà per sempre, finché vivrà qualcuno di noi
è l’unica oltre l’amore che dice davvero chi sei
Provi a darglielo ma non ha un nome e non ha una bandiera
a volte li prende e li cambia in un’ora
però ci dice qual è il nostro posto e ci rappresenta
più di un pensiero o di un sentimento
esiste da sempre, la incontriamo tutti prima o poi
è l’unica oltre l’amore che dice davvero chi siamo
a tutti gli altri uomini come noi.
È quella cosa che ci divide tra chi simpatizza con chi vince
e dall’altra parte
ovunque, da sempre e per sempre
chi simpatizza con chi perde.
Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Tra il 2010 e il 2017 ha pubblicato quattro dischi di inediti: “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI 2009), “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli-Jabajabamusic/Audiogl
Truppi ha collaborato con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone “Lettera a Papa Francesco” ed ha partecipato come chitarrista alle registrazioni dell’ultimo disco del cantautore Stefano “Edda” Rampoldi “Graziosa Utopia” (Woodworm/Audioglobe 2017).
Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco.
Lo scorso anno Truppi è stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per “Amori che non sanno stare al mondo”, brano composto per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017). Truppi ha inoltre scritto “La Domenica”, brano che fa parte della colonna sonora e del testo dello spettacolo teatrale Il cielo non è un fondale della compagnia Deflorian/Tagliarini.
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