la Feltrinelli, piazza dei Martiri Napoli
Mercoledì 22 maggio ore 18.00
VINICIO CAPOSSELA
incontra il pubblico e firma copie
del suo nuovo album di inediti
BALLATE PER UOMINI E BESTIE
Conduce Francesco Raiola
Acquista il cd alla Feltrinelli di piazza dei Martiri o piazza Garibaldi e ritira il pass* che dà accesso prioritario al firmacopie.
*1 pass per ogni cd acquistato, fino a esaurimento.
Cantautore, ri-trovatore, immaginatore, VINICIO CAPOSSELA (Hannover, 1965) debutta nel 1990 sotto l'egida di Renzo Fantini con il disco All'una e trentacinque circa, che gli vale la Targa Tenco, premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi. Dopo i primi dischi "pre biografici", come Modì (1992) e Camera a sud (1994), che ne confermano il talento in Italia e all’estero arriva Il ballo di San Vito (1996). Nel 1998 il primo live con Kocani Orkestar: Liveinvolvo. Del 2000 è “Canzoni a Manovella” album di “storia geografia e scienze”. Nel 2004 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, “Non si muore tutte le mattine”. I lavori discografici successivi, Ovunque Proteggi (2006), Da Solo (2008) e Marinai Profeti e Balene (2011), si sviluppano intorno al mito, al rito, alla maschera, alla solitudine, all’epica, al destino, tematiche declinate in spettacoli di grande successo. Del 2012 è Rebetiko Gymnastas, sorta di social club del mediterraneo sulle musiche dell’assenza, registrato ad Atene con musicisti di rebetiko. Il rebetiko come forma di resistenza culturale alla crisi è oggetto anche di Tefteri (il Saggiatore) e di Indebito, film documentario realizzato con Andrea Segre. Del 2013 è la nascita dello Sponz Fest e la produzione di Primo ballo con Banda della posta, lavoro sulla musica popolare da ballo. Dal mondo rurale dell’origine arrivano il secondo romanzo, “Il paese dei coppoloni”, candidato per Feltrinelli allo Strega (2015) e il doppio album Canzoni della Cupa (2016), con la partecipazione di Giovanna Marini, Antonio Infantino, Los Lobos, Calexico, Flaco Yimenez, cui seguono due spettacoli teatrali sui temi dell’Ombra e dell’Inverno, un tour estivo di forte impronta folk, e una serie di pubblicazioni e concerti in diversi paesi del mondo. L’artista ha vinto il prestigioso Premio Tenco 2017. Nel 2018 arriva il primo tour con orchestra sinfonica intitolato “nell’Orcaestra”, e si concludono le registrazioni del nuovo lavoro discografico Ballate per uomini e bestie, la cui uscita è prevista per il 17 maggio. Il nuovo album di inediti, l'undicesimo lavoro in studio, è stato anticipato dal singolo Il povero Cristo, brano che riferisce dell'incapacità dell'uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L'avidità, l'egoismo e l'ignoranza dell'uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. “Cristo” racconta Capossela “incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana”.
di Napoli Magazine
21/05/2024 - 12:05
la Feltrinelli, piazza dei Martiri Napoli
Mercoledì 22 maggio ore 18.00
VINICIO CAPOSSELA
incontra il pubblico e firma copie
del suo nuovo album di inediti
BALLATE PER UOMINI E BESTIE
Conduce Francesco Raiola
Acquista il cd alla Feltrinelli di piazza dei Martiri o piazza Garibaldi e ritira il pass* che dà accesso prioritario al firmacopie.
*1 pass per ogni cd acquistato, fino a esaurimento.
Cantautore, ri-trovatore, immaginatore, VINICIO CAPOSSELA (Hannover, 1965) debutta nel 1990 sotto l'egida di Renzo Fantini con il disco All'una e trentacinque circa, che gli vale la Targa Tenco, premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi. Dopo i primi dischi "pre biografici", come Modì (1992) e Camera a sud (1994), che ne confermano il talento in Italia e all’estero arriva Il ballo di San Vito (1996). Nel 1998 il primo live con Kocani Orkestar: Liveinvolvo. Del 2000 è “Canzoni a Manovella” album di “storia geografia e scienze”. Nel 2004 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, “Non si muore tutte le mattine”. I lavori discografici successivi, Ovunque Proteggi (2006), Da Solo (2008) e Marinai Profeti e Balene (2011), si sviluppano intorno al mito, al rito, alla maschera, alla solitudine, all’epica, al destino, tematiche declinate in spettacoli di grande successo. Del 2012 è Rebetiko Gymnastas, sorta di social club del mediterraneo sulle musiche dell’assenza, registrato ad Atene con musicisti di rebetiko. Il rebetiko come forma di resistenza culturale alla crisi è oggetto anche di Tefteri (il Saggiatore) e di Indebito, film documentario realizzato con Andrea Segre. Del 2013 è la nascita dello Sponz Fest e la produzione di Primo ballo con Banda della posta, lavoro sulla musica popolare da ballo. Dal mondo rurale dell’origine arrivano il secondo romanzo, “Il paese dei coppoloni”, candidato per Feltrinelli allo Strega (2015) e il doppio album Canzoni della Cupa (2016), con la partecipazione di Giovanna Marini, Antonio Infantino, Los Lobos, Calexico, Flaco Yimenez, cui seguono due spettacoli teatrali sui temi dell’Ombra e dell’Inverno, un tour estivo di forte impronta folk, e una serie di pubblicazioni e concerti in diversi paesi del mondo. L’artista ha vinto il prestigioso Premio Tenco 2017. Nel 2018 arriva il primo tour con orchestra sinfonica intitolato “nell’Orcaestra”, e si concludono le registrazioni del nuovo lavoro discografico Ballate per uomini e bestie, la cui uscita è prevista per il 17 maggio. Il nuovo album di inediti, l'undicesimo lavoro in studio, è stato anticipato dal singolo Il povero Cristo, brano che riferisce dell'incapacità dell'uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L'avidità, l'egoismo e l'ignoranza dell'uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. “Cristo” racconta Capossela “incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana”.