Cinema Teatro Italia di Eboli
Info 0828365333
Martedì 30 gennaio, ore 20.45
Teatro Auditorium Tommasiello di Teano
info 0823885096 - 3333782429
Mercoledì 31 gennaio, ore 20.45
Teatro Metropolitan di S. Anastasia
Info 0815305696
Giovedì 1 febbraio, ore 20.45
Teatro Delle Rose, Piano Di Sorrento
info 0818786165, 3385003816
Venerdì 2 febbraio, ore 20.45
Auditorium Teatro S. Alfonso Maria de Liguori di Pagani
Info 0815158061
Sabato 3 febbraio, ore 20.45
Teatro Comunale Mario Scarpetta di Sala Consilina
Info 3498713124
Domenica 4 febbraio, ore 18.00
Teatro Diana Centro di Produzione Teatrale
presenta
Mettici la mano
di Maurizio De Giovanni
con
Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra
scene Toni Di Pace, costumi Alessandra Torella
musiche Marco Zurzolo, disegno luci Davide Sondelli
regia Alessandro D'Alatri
Dopo la lunga stagione dei teatri chiusi è una gioia poter annunciare il mio ritorno sulle tavole del palcoscenico. Un ritorno che segna anche una continuità artistica inedita per me: questo nuovo progetto nasce come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva a cui ho lavorato.
Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Due figure che non fatico a descrivere come “maschere”, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. La vicenda manterrà la sua ambientazione napoletana, città che continua amorevolmente a vivere nella mia esperienza, raccontata in un periodo temporale diverso da quello dei romanzi.
Qui troveremo una Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dagli allarmi e dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano Falivene.
Una garanzia artistica in equilibrio tra dramma e commedia che sicuramente restituirà al pubblico la gioia di ritornare in platea. La novità è Elisabetta Mirra nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell’epoca. Medesimi saranno anche i reparti artistici che mi affiancheranno in questa nuova avventura: chi ha amato i romanzi e la fiction ritroverà la stessa poetica e lo stesso divertimento. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo. Aggiungo il piacere e l’orgoglio di collaborare con il teatro Diana, un’istituzione nella storia del teatro napoletano.
Alessandro D’Alatri
SINOSSI DELL'AUTORE
Primavera del 1943, a Napoli. Una tarda mattinata di sole, in cui la gente di un quartiere popolare tenta faticosamente di trovare una parvenza di vita normale, viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati, c’è il pericolo di un nuovo devastante bombardamento.
La scena è un vano interrato in tufo, uno scantinato che fa da rifugio improvvisato per proteggersi dalla morte che viene dal cielo. In un angolo del locale una statua della Madonna Immacolata, miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa e in attesa di nuova sistemazione, davanti alla quale brilla qualche lumino a testimonianza del fatto che la gente del quartiere va a visitarla saltuariamente anche lì.
E’ qui che si ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: il primo ad arrivare è Bambinella, un femminiello che sopravvive esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, sia per una naturale propensione al pettegolezzo, sia perché le persone vanno a confidarsi con lui, secondo una consolidata tradizione popolare.
Poco dopo arriva il brigadiere Raffaele Maione, che ha appena arrestato Melina, una ventenne che ha sgozzato nel sonno il marchese di Roccafusca, un ricchissimo nobile il cui palazzo si trova a poca distanza e nel quale la ragazza faceva la cameriera.
Mentre fuori la porta in cima alle scale le voci della gente si trasformano in un pauroso silenzio e poi nel progressivo avvicinarsi del fragore delle bombe, mentre l’imminenza della possibile morte diventa sempre più vicina, il dialogo tra i tre occupanti il rifugio improvvisato si fa sempre più profondo e serrato. La Madonna, muta e addolorata, verrà chiamata in causa mentre apprendiamo in maniera frammentaria cosa è realmente accaduto nel palazzo di Roccafusca e perché, e come Bambinella si trasformerà in avvocato difensore e Maione nell’accusa di un processo che vedrà nella statua di gesso un giudice silenzioso e tuttavia accorato.
Le esplosioni, sempre più vicine, terribili e minacciose, accompagneranno la comprensione della realtà e una serie di riflessioni, da differenti punti di vista, sulla vita, sulla morte, sulla famiglia, sulla giustizia e sulla fede in Dio. E anche in merito alla fame, allo stato di necessità e all’arroganza del potere. Maione, Bambinella e la loro strana, assurda amicizia a distanza di dieci anni dall’ultima volta che li abbiamo incontrati con Ricciardi, a confronto col momento più buio e terribile della storia della città.
Maurizio de Giovanni
Teatro Italia di Acerra
Info 08118280134, 3333155417
Mercoledì 31 gennaio e giovedì 1 febbraio, ore 20.45
Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei
Info 0818577725, 3381890767
Da venerdì 2 a domenica 4 febbraio
(feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)
Artisti Riuniti
presenta
Sal Da Vinci in
Sal Da Vinci Stories
uno spettacolo scritto da Sal Da Vinci, Luca Miniero e Ciro Villano
messa in scena Sal Da Vinci, Ernesto Lama
con Ernesto Lama
supervisione artistica Luca Miniero
musica dal vivo
Christian Capasso, basso e contrabbasso
Antonio Mambelli e Gianluca Mirra, batteria e percussioni
Maurizio Fiordiliso, chitarra
Giuseppe Fiscale, fiati e tastiere
Sasà Piedepalumbo, fisarmonica e pianoforte
scene Roberto Crea
costumi Lisa Casillo
disegno luci Francesco Adinolfi
video Mariano Soria
L’idea è quella di uno spettacolo che unisca il cuore della canzone di Sal con la modernità, anzi con la quotidianità della tecnologia con la quale tutti i giorni ci confrontiamo: i social. Tutto si svolge su un palco, elegante, dal sapore neutro ed essenziale, gli unici elementi che hanno risalto sono un pianoforte con un computer adagiato sopra e un videowall sul fondo del palco.
Sal armeggia al computer e prepara vere e proprie storie Instagram. Sono queste storie il filo conduttore dello spettacolo. Mentre le compone ecco l’occasione per parlare della sua vita con originalità al pubblico in sala.
Ma procediamo per ordine, con alcuni esempi. La prima storia Sal la realizza utilizzando alcune foto del padre che vengono proiettate sul videowall. Mentre appaiono lui le commenta, e commenta un pezzo della sua vita.
Instagram diventa un modo nuovo, moderno e non autocelebrativo, per parlare di sé, e consente di far correre lo spettacolo su due binari. Da un lato la storia pubblica che davvero Sal mette on line una volta composta, ma anche e soprattutto la storia privata e intima raccontata con ironia al pubblico in sala.
Insomma il pubblico a casa o su Instagram vede il finale del discorso, il risultato, ma tutto il racconto emozionale che porta a quella storia si svolge sul palco.
Ogni storia avrà un argomento, corredato di video e foto e scritte…con un testo e una canzone che l’accompagnerà. Il rapporto con il padre, vari personaggi della sua vita, i figli, gli esordi ai matrimoni, il successo, Scugnizzi, il rapporto con Pino Daniele, ma anche il rapporto con la madre, e con quel genio di De Simone…vogliamo conoscere la sua opinione su Napoli, e dove stava durante il terremoto ma anche come avvenne l’incontro con Mattone per Scugnizzi.
Dieci storie di vita e anche di Instagram perché Sal ha una vita che merita un racconto intimo. Un Sal inedito, intimo, un viaggio profondo quasi psicoanalitico fra Napoli, la musica e i colori di un artista che con l sua voce e la sua vita sfugge a tutte le etichette.
Teatro Lendi di Sant’Arpino (CE)
info 0818919620, 3478572222
Da mercoledì 31 gennaio a venerdì 2 febbraio, ore 20.45
Francesca Marini
in
La mente torna
Mina Tribute
diretto da Gaetano Liguori
La mente torna è un tributo ad una delle più grandi interpreti del panorama italiano e mondiale: Annamaria Mazzini in arte Mina.
Francesca Marini con la sua statura minuta che la rende uno scricchiolo (capace però di trasformarsi quando è sul palco) e il suo immenso amore per il canto, omaggeranno questo gigante della musica leggera interpretando alcune delle sue canzoni più belle e significative. Francesca alternerà ai pezzi cantati il racconto dei momenti più importanti della carriera della grande artista.
Uno spettacolo straordinario che, tra musica, canto, luci e immagini, porterà lo spettatore indietro nel tempo facendogli ripercorrere i “Migliori anni“ della propria vita.
Le scene sono di Tonino Di Ronza, la consulenza musicale di Roberto Criscuolo, i costumi della sartoria Pennacchio.
Teatro Nuovo di Napoli
Info 0814976267
Da giovedì 1 a domenica 4 febbraio
(giovedì ore 21.00, venerdì e domenica ore 18.30, sabato ore 19.00)
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, 369gradi
e PAV nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe
presentano
Sette ragazze libere
di Tanja Sljivar, traduzione Manuela Orazi
un progetto di Paola Rota, Tanja Sljivar, Simonetta Solder
con
Irene Petris, Simonetta Solder, Liliana Massari, Sofia Celentani,
Sara Mafodda, Martina Massaro, Sylvia Milton
sound design Angelo Elle
regia Paola Rota
progetto in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
con il contributo del MiC – Ministero della Cultura
Sette ragazze di tredici anni, sette scene e sette monologhi fanno da cornice tematica a un dramma in cui l’unica costante è l’inaffidabilità delle giovani quando si tratta di ricordi e dichiarazioni.
Come tutte le ragazze libere è una commedia sulla necessità di andarsene via per poter realizzare pienamente la propria sessualità, per essere in grado di prendere decisioni sul proprio corpo e sulla propria vita.
C’è la cultura pop americana, Skype, Instagram. Ci sono le nonne, la teoria critica e l’ambiente patriarcale di una piccola città.
Attraverso i loro mezzi, le sette ragazze vogliono raccontarci tutto, tranne come sono rimaste effettivamente incinte durante una gita scolastica.
Il mistero aleggia denso su quest’opera teatrale che, con la sua necessità di sfidare le regole preconfezionate dalla società, prova a riscrivere i concetti di famiglia e di patriarcato, rendendo artefici di questa piccola rivoluzione culturale un gruppo di teenager.
Teatro Verdi di Salerno
info 089662141
Da giovedì 1 a domenica 4 febbraio
(giovedì, venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 18.00)
Familie Flöz, Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg
presentano
Familie Flöz
in
Hotel Paradiso
di Sebastian Kautz, Anna Kistel, Thomas Rascher, Frederik Rohn,
Hajo Schlöer, Michael Vogel, Nicolas Witte
costumi Thomas Rascher, Hajo Schöler, Eliseu R. Weide
scene Michael Ottopal
musiche Dirk Schröder
regia Michael Vogel
La scorciatoia per il paradiso passa per l'inferno. Strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia.
Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull’entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all’orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell’albergo.
La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali...
Quando il primo cadavere affiora, tutto l’albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti. Fra le alte vette delle Alpi si aprono abissi da cui è impossibile fuggire.
La chiusura dell’albergo sembra a questo punto solo una questione di tempo. Si sa, un cadavere non porta mai bene...
Familie Flöz in versione noir! Un giallo sulle Alpi pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia.
Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Da venerdì 2 a domenica 4 febbraio
(venerdì ore 20.45, sabato ore 19.00, domenica ore 18.00)
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
presentano
Magnifica presenza
uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
con
Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Federico Cesari
e con (in o.a.)
Tina Agrippino, Sara Bosi, Toni Fornari,
Luciano Scarpa, Fabio Zarrella
Illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Dopo il successo di Mine vaganti, Ferzan Ozpetek torna al palcoscenico con il nuovo adattamento di uno dei suoi successi cinematografici: Magnifica presenza.
Immaginativo e intimistico, pieno di spiritualità quasi onirica, Magnifica presenza si confronta in maniera chiara ed esplicita con il sovrannaturale, fra Questi Fantasmi di Eduardo De Filippo e Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello.
Si racconta la storia di Pietro, un ragazzo catanese con aspirazioni d’attore che si trasferisce a Roma.
La sua esistenza nella nuova abitazione viene tuttavia turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale con cui poi instaura un rapporto d’amicizia.
Compatito dalla cugina, che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà invece di andare a fondo della storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questa sorta di fantasmi.
Teatro Ricciardi di Capua
Info 0823963874
Venerdì 2 febbraio, ore 20.30
Massimo Masiello
in
Palcoscenico
scritto e diretto da Gianni Conte
direzione musicale e arrangiamenti Lino Pariota
coreografie Roberto D'Urso
"Dove le parole non arrivano, la musica parla" (Ludwing van Beethoven) "La musica può rendere gli uomini liberi" (Bob Marley) "La musica ci insegna la cosa più importante che esiste: ascoltare.
E' come la vita, si può fare in un solo modo, insieme" (Ezio Bosso) Tra le tante citazione bastano queste tre per comprendere il valore profondo di quest' Arte sublime che, unitamente a una visione del mondo che abbiamo avuto tutti da bambini (e che non dovremmo mai perdere), ci può ancora dare una speranza per correggere gli innumerevoli errori che stanno portando il nostro fantastico mondo alla deriva o ci fa quantomeno sopportare il peso delle ingiustizie, delle ineguaglianze, delle atrocità della guerra e degli egoismi.
Quale posto migliore se non un Palcoscenico per spiegare queste feroci realtà attraverso il linguaggio di un artista poliedrico come Massimo Masiello il quale tra gag, monologhi e canzoni, trasforma la finzione della scena in assoluta realtà.
In fondo il nostro mondo non è altro che il più grande palcoscenico esistente, dove tutto è falso e tutto è vero! In questo spettacolo sono le canzoni le vere protagoniste, quelle che per un motivo o per un altro, non si sono mai state sradicate dalla memoria collettiva.
Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Venerdì 2 febbraio, ore 21.00
Teatro delle Arti di Salerno
info 089221807
Sabato 3, ore 20.45, e domenica 4 febbraio, ore 18.00
Top Agency Music e AG Produzione Spettacoli
presentano
Francesco Cicchella in
Bis!
con Vincenzo De Honestis
e la band dal vivo
direzione musicale di Paco Ruggiero
coreografie Margherita Siesto
disegno luci Francesco Adinolfi,
abiti di scena Sartoria Esposito
regia Francesco Cicchella
Francesco Cicchella si gioca tutte le sue carte in un one man show esilarante, nel quale ritroviamo i suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri) e performances completamente inedite.
La comicità si sposa con la musica, come da sempre nello stile del giovane showman, per dare vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e risate.
“Bis!” è uno spettacolo a cui ho dato tanto di me, e che mi sta restituendo soddisfazioni ed emozioni incredibili! Lo show è in continuo aggiornamento, per cui anche coloro che lo hanno già visto possono tranquillamente tornare e divertirsi ugualmente, trovando tante novità. Oltretutto, gli scenari che faranno da cornice contribuiranno a creare atmosfere particolarissime”.
Sul palco, oltre all’artista partenopeo, che firma anche la regia, troviamo la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis, la band diretta dal maestro Paco Ruggiero e due ballerine, che impreziosiscono lo show con le coreografie di Margherita Siesto.
Teatro Umberto di Nola
info 0815127683, 0818231622
Venerdì 2 febbraio, ore 20.45
Teatro Partenio di Avellino
Info 0825270961 - 3484072885
Sabato 3, ore 20.45, e domenica 4 febbraio, ore 18.00
Malfi Music
presenta
Peppe Iodice
in
So’ Pep…Sempre di più
spettacolo di Peppe Iodice
scritto con Marco Critelli e Francesco Burzo
regia e terapia di Francesco Mastrandrea
Tutto il mondo sta provando a venire fuori da un periodo estremamente complesso: guerra, pandemia, crisi economica hanno cambiato le regole del gioco! E per gli artisti non ha fatto differenza, così quando nella scorsa stagione abbiamo pensato al nuovo spettacolo insieme a Peppe Iodice, ci siamo detti che forse ci avrebbe fatto bene usare questo nuovo show come un’occasione per liberarci dalle nostre paure, preoccupazioni, perplessità, e dove farlo se non in teatro? Da sempre nostro luogo preferito per esprimere emozioni.
Abbiamo così deciso di condividere con gli spettatori le riflessioni, i pensieri e la personalissima visione comica della realtà che ha reso Peppe un beniamino del pubblico.
La versione aggiornata di questo show è sempre più attuale, sempre più irriverente e sincera, sempre più vicina al ritratto di Peppe Iodice, uomo e artista, sempre di più Pep!
Insieme al pubblico proveremo a dare vita a una terapia di gruppo, alla nostra maniera, e vi sveleremo i nostri segreti, liberamente e senza filtri, tanto alla fine ‘resta tra noi’.
Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco
Info 0818843409
Sabato 3 febbraio, ore 20.45
I due della città del sole
presenta
Francesco Procopio, Enzo Casertano
in
Miseria bella
farsa di Peppino De Filippo
con
Loredana Piedimonte, Giosiano Felago, Federico Valdi
adattamento e regia Roberto D’Alessandro
Semplice e divertente è la trama della farsa del grande Peppino De Filippo: due fratelli artisti, squattrinati tanto da patire la fame, dormono nello stesso letto, in una casa dove vi piove dentro. Non riescono a pagare l’affitto al proprietario della casa.
Gli capita una commessa per realizzare una statua, e cercano di farsi dare un anticipo senza riuscirci. Poi arriva una donna che hanno conosciuto ed alla quale hanno fatto credere di essere grandi artisti e con la quale fingono di essere stranieri.
La farsa si chiude con loro che si avventano, divorandoli, su dei cioccolatini lasciati dalla ragazza, per poi scoprire che erano cioccolatini lassativi. In questo pretesto drammaturgico entra in gioco la tradizione del teatro Napoletano, quello di fine ottocento inizio novecento.
Un teatro che spesso si rifà alla commedia dell’arte, con lazzi, gags e giochi comici tirati fino all’inverosimile. Ed è su questo che si punta in questo allestimento. Far divertire, far ridere, così, sul niente. Senza volgarità. Un teatro di evasione di cui si sente estremo bisogno in questo periodo storico.
Il testo dà spazio a quello che viene detto, teatro d’esecuzione, nel senso che occorre grande capacità attoriale, tempi comici, grande senso del ritmo, affiatamento in scena. L’obbiettivo è la risata, ridere di tutto, anche della fame. Una risata che esorcizza tutto, persino la morte.
Teatro Diana di Nocera Inferiore
info 3347009811
Sabato 3 febbraio, ore 20.45
Enfi Teatro
presenta
Massimo Ghini, Paolo Ruffini in
Quasi amici
dal film Intouchables di Eric Toledano e Olivier Nakache
adattamento e regia Alberto Ferrari
con
Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini,
Giammarco Trulli, Giulia Sessich, Diego Sebastian Misasi
scene Roberto Crea, costumi Stefano Giovani
disegno luci Pietro Sperduti, musiche Roberto Binetti
assistente alla regia Cristiano Malacrino
video Robin Studio
Tratto dall’omonimo film francese del 2011 lo spettacolo è costruito sull’amicizia tra due uomini molto diversi per carattere ed estrazione sociale, ma che insieme troveranno il modo di cambiare le loro vite e di aiutarsi davvero.
La brillante coppia composta da Massimo Ghini e Paolo Ruffini e l’ambientazione made in Italy faranno rivivere con brio ed emozione una vicenda che ha segnato l’immaginario, cambiando molti stereotipi sulla diversità.
Quasi Amici, ispirato a una storia vera, è stato il secondo film francese di maggiore incasso di tutti i tempi; in Italia è stato il film francese di maggiore incasso.
Scrive il regista: "Un uomo molto agiato, intelligente, affascinante; un uomo che vive di cultura. Un uomo che il destino ha voluto relegare a solo cervello, facendolo precipitare con il parapendio. E un altro uomo che entra ed esce di galera, con una sua intelligenza vivace e una cultura fatta sulla strada. Un uomo che preferisce porre il suo corpo avanti a tutto e lasciare il cervello quieto nelle retrovie. Un predatore che in realtà è una preda delle proprie debolezze. Questi due uomini entrano in contatto e diventano inseparabili. Ridere sarà il veicolo segreto per arrivare a comprendere ancora di più i meccanismi che regolano la vita e i destini di questi uomini. Ridere di sé e dell'altro per conoscere di più in profondità chi ci sta davanti: nudo, senza schermi.
di Napoli Magazine
26/01/2024 - 11:48
Cinema Teatro Italia di Eboli
Info 0828365333
Martedì 30 gennaio, ore 20.45
Teatro Auditorium Tommasiello di Teano
info 0823885096 - 3333782429
Mercoledì 31 gennaio, ore 20.45
Teatro Metropolitan di S. Anastasia
Info 0815305696
Giovedì 1 febbraio, ore 20.45
Teatro Delle Rose, Piano Di Sorrento
info 0818786165, 3385003816
Venerdì 2 febbraio, ore 20.45
Auditorium Teatro S. Alfonso Maria de Liguori di Pagani
Info 0815158061
Sabato 3 febbraio, ore 20.45
Teatro Comunale Mario Scarpetta di Sala Consilina
Info 3498713124
Domenica 4 febbraio, ore 18.00
Teatro Diana Centro di Produzione Teatrale
presenta
Mettici la mano
di Maurizio De Giovanni
con
Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra
scene Toni Di Pace, costumi Alessandra Torella
musiche Marco Zurzolo, disegno luci Davide Sondelli
regia Alessandro D'Alatri
Dopo la lunga stagione dei teatri chiusi è una gioia poter annunciare il mio ritorno sulle tavole del palcoscenico. Un ritorno che segna anche una continuità artistica inedita per me: questo nuovo progetto nasce come una costola della saga de “Il commissario Ricciardi”, dopo il successo della serie televisiva a cui ho lavorato.
Dalla straordinaria e immaginifica penna di Maurizio de Giovanni, due tra i volti più colorati si staccheranno dalle vicende del filone corale del Commissario e torneranno a raccontarsi con il pubblico, ma questa volta dal vivo: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella. Due figure che non fatico a descrivere come “maschere”, unici tra i personaggi dei romanzi ad indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. La vicenda manterrà la sua ambientazione napoletana, città che continua amorevolmente a vivere nella mia esperienza, raccontata in un periodo temporale diverso da quello dei romanzi.
Qui troveremo una Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dagli allarmi e dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita. Medesimi saranno i due attori che hanno interpretato la serie tv: Antonio Milo e Adriano Falivene.
Una garanzia artistica in equilibrio tra dramma e commedia che sicuramente restituirà al pubblico la gioia di ritornare in platea. La novità è Elisabetta Mirra nel ruolo di Melina, straordinario sguardo sul sacrificio femminile di quell’epoca. Medesimi saranno anche i reparti artistici che mi affiancheranno in questa nuova avventura: chi ha amato i romanzi e la fiction ritroverà la stessa poetica e lo stesso divertimento. A completare la magia ci saranno le musiche di Marco Zurzolo. Aggiungo il piacere e l’orgoglio di collaborare con il teatro Diana, un’istituzione nella storia del teatro napoletano.
Alessandro D’Alatri
SINOSSI DELL'AUTORE
Primavera del 1943, a Napoli. Una tarda mattinata di sole, in cui la gente di un quartiere popolare tenta faticosamente di trovare una parvenza di vita normale, viene squarciata dalle sirene: arrivano gli aerei alleati, c’è il pericolo di un nuovo devastante bombardamento.
La scena è un vano interrato in tufo, uno scantinato che fa da rifugio improvvisato per proteggersi dalla morte che viene dal cielo. In un angolo del locale una statua della Madonna Immacolata, miracolosamente scampata alla distruzione di una chiesa e in attesa di nuova sistemazione, davanti alla quale brilla qualche lumino a testimonianza del fatto che la gente del quartiere va a visitarla saltuariamente anche lì.
E’ qui che si ritrova una strana compagnia, riunita dalla necessità di riparo: il primo ad arrivare è Bambinella, un femminiello che sopravvive esercitando la prostituzione e che conosce tutto di tutti, sia per una naturale propensione al pettegolezzo, sia perché le persone vanno a confidarsi con lui, secondo una consolidata tradizione popolare.
Poco dopo arriva il brigadiere Raffaele Maione, che ha appena arrestato Melina, una ventenne che ha sgozzato nel sonno il marchese di Roccafusca, un ricchissimo nobile il cui palazzo si trova a poca distanza e nel quale la ragazza faceva la cameriera.
Mentre fuori la porta in cima alle scale le voci della gente si trasformano in un pauroso silenzio e poi nel progressivo avvicinarsi del fragore delle bombe, mentre l’imminenza della possibile morte diventa sempre più vicina, il dialogo tra i tre occupanti il rifugio improvvisato si fa sempre più profondo e serrato. La Madonna, muta e addolorata, verrà chiamata in causa mentre apprendiamo in maniera frammentaria cosa è realmente accaduto nel palazzo di Roccafusca e perché, e come Bambinella si trasformerà in avvocato difensore e Maione nell’accusa di un processo che vedrà nella statua di gesso un giudice silenzioso e tuttavia accorato.
Le esplosioni, sempre più vicine, terribili e minacciose, accompagneranno la comprensione della realtà e una serie di riflessioni, da differenti punti di vista, sulla vita, sulla morte, sulla famiglia, sulla giustizia e sulla fede in Dio. E anche in merito alla fame, allo stato di necessità e all’arroganza del potere. Maione, Bambinella e la loro strana, assurda amicizia a distanza di dieci anni dall’ultima volta che li abbiamo incontrati con Ricciardi, a confronto col momento più buio e terribile della storia della città.
Maurizio de Giovanni
Teatro Italia di Acerra
Info 08118280134, 3333155417
Mercoledì 31 gennaio e giovedì 1 febbraio, ore 20.45
Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei
Info 0818577725, 3381890767
Da venerdì 2 a domenica 4 febbraio
(feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)
Artisti Riuniti
presenta
Sal Da Vinci in
Sal Da Vinci Stories
uno spettacolo scritto da Sal Da Vinci, Luca Miniero e Ciro Villano
messa in scena Sal Da Vinci, Ernesto Lama
con Ernesto Lama
supervisione artistica Luca Miniero
musica dal vivo
Christian Capasso, basso e contrabbasso
Antonio Mambelli e Gianluca Mirra, batteria e percussioni
Maurizio Fiordiliso, chitarra
Giuseppe Fiscale, fiati e tastiere
Sasà Piedepalumbo, fisarmonica e pianoforte
scene Roberto Crea
costumi Lisa Casillo
disegno luci Francesco Adinolfi
video Mariano Soria
L’idea è quella di uno spettacolo che unisca il cuore della canzone di Sal con la modernità, anzi con la quotidianità della tecnologia con la quale tutti i giorni ci confrontiamo: i social. Tutto si svolge su un palco, elegante, dal sapore neutro ed essenziale, gli unici elementi che hanno risalto sono un pianoforte con un computer adagiato sopra e un videowall sul fondo del palco.
Sal armeggia al computer e prepara vere e proprie storie Instagram. Sono queste storie il filo conduttore dello spettacolo. Mentre le compone ecco l’occasione per parlare della sua vita con originalità al pubblico in sala.
Ma procediamo per ordine, con alcuni esempi. La prima storia Sal la realizza utilizzando alcune foto del padre che vengono proiettate sul videowall. Mentre appaiono lui le commenta, e commenta un pezzo della sua vita.
Instagram diventa un modo nuovo, moderno e non autocelebrativo, per parlare di sé, e consente di far correre lo spettacolo su due binari. Da un lato la storia pubblica che davvero Sal mette on line una volta composta, ma anche e soprattutto la storia privata e intima raccontata con ironia al pubblico in sala.
Insomma il pubblico a casa o su Instagram vede il finale del discorso, il risultato, ma tutto il racconto emozionale che porta a quella storia si svolge sul palco.
Ogni storia avrà un argomento, corredato di video e foto e scritte…con un testo e una canzone che l’accompagnerà. Il rapporto con il padre, vari personaggi della sua vita, i figli, gli esordi ai matrimoni, il successo, Scugnizzi, il rapporto con Pino Daniele, ma anche il rapporto con la madre, e con quel genio di De Simone…vogliamo conoscere la sua opinione su Napoli, e dove stava durante il terremoto ma anche come avvenne l’incontro con Mattone per Scugnizzi.
Dieci storie di vita e anche di Instagram perché Sal ha una vita che merita un racconto intimo. Un Sal inedito, intimo, un viaggio profondo quasi psicoanalitico fra Napoli, la musica e i colori di un artista che con l sua voce e la sua vita sfugge a tutte le etichette.
Teatro Lendi di Sant’Arpino (CE)
info 0818919620, 3478572222
Da mercoledì 31 gennaio a venerdì 2 febbraio, ore 20.45
Francesca Marini
in
La mente torna
Mina Tribute
diretto da Gaetano Liguori
La mente torna è un tributo ad una delle più grandi interpreti del panorama italiano e mondiale: Annamaria Mazzini in arte Mina.
Francesca Marini con la sua statura minuta che la rende uno scricchiolo (capace però di trasformarsi quando è sul palco) e il suo immenso amore per il canto, omaggeranno questo gigante della musica leggera interpretando alcune delle sue canzoni più belle e significative. Francesca alternerà ai pezzi cantati il racconto dei momenti più importanti della carriera della grande artista.
Uno spettacolo straordinario che, tra musica, canto, luci e immagini, porterà lo spettatore indietro nel tempo facendogli ripercorrere i “Migliori anni“ della propria vita.
Le scene sono di Tonino Di Ronza, la consulenza musicale di Roberto Criscuolo, i costumi della sartoria Pennacchio.
Teatro Nuovo di Napoli
Info 0814976267
Da giovedì 1 a domenica 4 febbraio
(giovedì ore 21.00, venerdì e domenica ore 18.30, sabato ore 19.00)
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, 369gradi
e PAV nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe
presentano
Sette ragazze libere
di Tanja Sljivar, traduzione Manuela Orazi
un progetto di Paola Rota, Tanja Sljivar, Simonetta Solder
con
Irene Petris, Simonetta Solder, Liliana Massari, Sofia Celentani,
Sara Mafodda, Martina Massaro, Sylvia Milton
sound design Angelo Elle
regia Paola Rota
progetto in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
con il contributo del MiC – Ministero della Cultura
Sette ragazze di tredici anni, sette scene e sette monologhi fanno da cornice tematica a un dramma in cui l’unica costante è l’inaffidabilità delle giovani quando si tratta di ricordi e dichiarazioni.
Come tutte le ragazze libere è una commedia sulla necessità di andarsene via per poter realizzare pienamente la propria sessualità, per essere in grado di prendere decisioni sul proprio corpo e sulla propria vita.
C’è la cultura pop americana, Skype, Instagram. Ci sono le nonne, la teoria critica e l’ambiente patriarcale di una piccola città.
Attraverso i loro mezzi, le sette ragazze vogliono raccontarci tutto, tranne come sono rimaste effettivamente incinte durante una gita scolastica.
Il mistero aleggia denso su quest’opera teatrale che, con la sua necessità di sfidare le regole preconfezionate dalla società, prova a riscrivere i concetti di famiglia e di patriarcato, rendendo artefici di questa piccola rivoluzione culturale un gruppo di teenager.
Teatro Verdi di Salerno
info 089662141
Da giovedì 1 a domenica 4 febbraio
(giovedì, venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 18.00)
Familie Flöz, Theaterhaus Stuttgart, Theater Duisburg
presentano
Familie Flöz
in
Hotel Paradiso
di Sebastian Kautz, Anna Kistel, Thomas Rascher, Frederik Rohn,
Hajo Schlöer, Michael Vogel, Nicolas Witte
costumi Thomas Rascher, Hajo Schöler, Eliseu R. Weide
scene Michael Ottopal
musiche Dirk Schröder
regia Michael Vogel
La scorciatoia per il paradiso passa per l'inferno. Strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia.
Ci sono quattro stelle che orgogliosamente troneggiano sull’entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all’orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell’albergo.
La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali...
Quando il primo cadavere affiora, tutto l’albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti. Fra le alte vette delle Alpi si aprono abissi da cui è impossibile fuggire.
La chiusura dell’albergo sembra a questo punto solo una questione di tempo. Si sa, un cadavere non porta mai bene...
Familie Flöz in versione noir! Un giallo sulle Alpi pieno di umorismo, sentimenti travolgenti e un tocco di melanconia.
Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Da venerdì 2 a domenica 4 febbraio
(venerdì ore 20.45, sabato ore 19.00, domenica ore 18.00)
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
presentano
Magnifica presenza
uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
con
Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Federico Cesari
e con (in o.a.)
Tina Agrippino, Sara Bosi, Toni Fornari,
Luciano Scarpa, Fabio Zarrella
Illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Dopo il successo di Mine vaganti, Ferzan Ozpetek torna al palcoscenico con il nuovo adattamento di uno dei suoi successi cinematografici: Magnifica presenza.
Immaginativo e intimistico, pieno di spiritualità quasi onirica, Magnifica presenza si confronta in maniera chiara ed esplicita con il sovrannaturale, fra Questi Fantasmi di Eduardo De Filippo e Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello.
Si racconta la storia di Pietro, un ragazzo catanese con aspirazioni d’attore che si trasferisce a Roma.
La sua esistenza nella nuova abitazione viene tuttavia turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale con cui poi instaura un rapporto d’amicizia.
Compatito dalla cugina, che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà invece di andare a fondo della storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questa sorta di fantasmi.
Teatro Ricciardi di Capua
Info 0823963874
Venerdì 2 febbraio, ore 20.30
Massimo Masiello
in
Palcoscenico
scritto e diretto da Gianni Conte
direzione musicale e arrangiamenti Lino Pariota
coreografie Roberto D'Urso
"Dove le parole non arrivano, la musica parla" (Ludwing van Beethoven) "La musica può rendere gli uomini liberi" (Bob Marley) "La musica ci insegna la cosa più importante che esiste: ascoltare.
E' come la vita, si può fare in un solo modo, insieme" (Ezio Bosso) Tra le tante citazione bastano queste tre per comprendere il valore profondo di quest' Arte sublime che, unitamente a una visione del mondo che abbiamo avuto tutti da bambini (e che non dovremmo mai perdere), ci può ancora dare una speranza per correggere gli innumerevoli errori che stanno portando il nostro fantastico mondo alla deriva o ci fa quantomeno sopportare il peso delle ingiustizie, delle ineguaglianze, delle atrocità della guerra e degli egoismi.
Quale posto migliore se non un Palcoscenico per spiegare queste feroci realtà attraverso il linguaggio di un artista poliedrico come Massimo Masiello il quale tra gag, monologhi e canzoni, trasforma la finzione della scena in assoluta realtà.
In fondo il nostro mondo non è altro che il più grande palcoscenico esistente, dove tutto è falso e tutto è vero! In questo spettacolo sono le canzoni le vere protagoniste, quelle che per un motivo o per un altro, non si sono mai state sradicate dalla memoria collettiva.
Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Venerdì 2 febbraio, ore 21.00
Teatro delle Arti di Salerno
info 089221807
Sabato 3, ore 20.45, e domenica 4 febbraio, ore 18.00
Top Agency Music e AG Produzione Spettacoli
presentano
Francesco Cicchella in
Bis!
con Vincenzo De Honestis
e la band dal vivo
direzione musicale di Paco Ruggiero
coreografie Margherita Siesto
disegno luci Francesco Adinolfi,
abiti di scena Sartoria Esposito
regia Francesco Cicchella
Francesco Cicchella si gioca tutte le sue carte in un one man show esilarante, nel quale ritroviamo i suoi cavalli di battaglia (come le parodie dei cantanti Ultimo, Achille Lauro, Massimo Ranieri) e performances completamente inedite.
La comicità si sposa con la musica, come da sempre nello stile del giovane showman, per dare vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e risate.
“Bis!” è uno spettacolo a cui ho dato tanto di me, e che mi sta restituendo soddisfazioni ed emozioni incredibili! Lo show è in continuo aggiornamento, per cui anche coloro che lo hanno già visto possono tranquillamente tornare e divertirsi ugualmente, trovando tante novità. Oltretutto, gli scenari che faranno da cornice contribuiranno a creare atmosfere particolarissime”.
Sul palco, oltre all’artista partenopeo, che firma anche la regia, troviamo la sua fedele spalla Vincenzo De Honestis, la band diretta dal maestro Paco Ruggiero e due ballerine, che impreziosiscono lo show con le coreografie di Margherita Siesto.
Teatro Umberto di Nola
info 0815127683, 0818231622
Venerdì 2 febbraio, ore 20.45
Teatro Partenio di Avellino
Info 0825270961 - 3484072885
Sabato 3, ore 20.45, e domenica 4 febbraio, ore 18.00
Malfi Music
presenta
Peppe Iodice
in
So’ Pep…Sempre di più
spettacolo di Peppe Iodice
scritto con Marco Critelli e Francesco Burzo
regia e terapia di Francesco Mastrandrea
Tutto il mondo sta provando a venire fuori da un periodo estremamente complesso: guerra, pandemia, crisi economica hanno cambiato le regole del gioco! E per gli artisti non ha fatto differenza, così quando nella scorsa stagione abbiamo pensato al nuovo spettacolo insieme a Peppe Iodice, ci siamo detti che forse ci avrebbe fatto bene usare questo nuovo show come un’occasione per liberarci dalle nostre paure, preoccupazioni, perplessità, e dove farlo se non in teatro? Da sempre nostro luogo preferito per esprimere emozioni.
Abbiamo così deciso di condividere con gli spettatori le riflessioni, i pensieri e la personalissima visione comica della realtà che ha reso Peppe un beniamino del pubblico.
La versione aggiornata di questo show è sempre più attuale, sempre più irriverente e sincera, sempre più vicina al ritratto di Peppe Iodice, uomo e artista, sempre di più Pep!
Insieme al pubblico proveremo a dare vita a una terapia di gruppo, alla nostra maniera, e vi sveleremo i nostri segreti, liberamente e senza filtri, tanto alla fine ‘resta tra noi’.
Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco
Info 0818843409
Sabato 3 febbraio, ore 20.45
I due della città del sole
presenta
Francesco Procopio, Enzo Casertano
in
Miseria bella
farsa di Peppino De Filippo
con
Loredana Piedimonte, Giosiano Felago, Federico Valdi
adattamento e regia Roberto D’Alessandro
Semplice e divertente è la trama della farsa del grande Peppino De Filippo: due fratelli artisti, squattrinati tanto da patire la fame, dormono nello stesso letto, in una casa dove vi piove dentro. Non riescono a pagare l’affitto al proprietario della casa.
Gli capita una commessa per realizzare una statua, e cercano di farsi dare un anticipo senza riuscirci. Poi arriva una donna che hanno conosciuto ed alla quale hanno fatto credere di essere grandi artisti e con la quale fingono di essere stranieri.
La farsa si chiude con loro che si avventano, divorandoli, su dei cioccolatini lasciati dalla ragazza, per poi scoprire che erano cioccolatini lassativi. In questo pretesto drammaturgico entra in gioco la tradizione del teatro Napoletano, quello di fine ottocento inizio novecento.
Un teatro che spesso si rifà alla commedia dell’arte, con lazzi, gags e giochi comici tirati fino all’inverosimile. Ed è su questo che si punta in questo allestimento. Far divertire, far ridere, così, sul niente. Senza volgarità. Un teatro di evasione di cui si sente estremo bisogno in questo periodo storico.
Il testo dà spazio a quello che viene detto, teatro d’esecuzione, nel senso che occorre grande capacità attoriale, tempi comici, grande senso del ritmo, affiatamento in scena. L’obbiettivo è la risata, ridere di tutto, anche della fame. Una risata che esorcizza tutto, persino la morte.
Teatro Diana di Nocera Inferiore
info 3347009811
Sabato 3 febbraio, ore 20.45
Enfi Teatro
presenta
Massimo Ghini, Paolo Ruffini in
Quasi amici
dal film Intouchables di Eric Toledano e Olivier Nakache
adattamento e regia Alberto Ferrari
con
Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini,
Giammarco Trulli, Giulia Sessich, Diego Sebastian Misasi
scene Roberto Crea, costumi Stefano Giovani
disegno luci Pietro Sperduti, musiche Roberto Binetti
assistente alla regia Cristiano Malacrino
video Robin Studio
Tratto dall’omonimo film francese del 2011 lo spettacolo è costruito sull’amicizia tra due uomini molto diversi per carattere ed estrazione sociale, ma che insieme troveranno il modo di cambiare le loro vite e di aiutarsi davvero.
La brillante coppia composta da Massimo Ghini e Paolo Ruffini e l’ambientazione made in Italy faranno rivivere con brio ed emozione una vicenda che ha segnato l’immaginario, cambiando molti stereotipi sulla diversità.
Quasi Amici, ispirato a una storia vera, è stato il secondo film francese di maggiore incasso di tutti i tempi; in Italia è stato il film francese di maggiore incasso.
Scrive il regista: "Un uomo molto agiato, intelligente, affascinante; un uomo che vive di cultura. Un uomo che il destino ha voluto relegare a solo cervello, facendolo precipitare con il parapendio. E un altro uomo che entra ed esce di galera, con una sua intelligenza vivace e una cultura fatta sulla strada. Un uomo che preferisce porre il suo corpo avanti a tutto e lasciare il cervello quieto nelle retrovie. Un predatore che in realtà è una preda delle proprie debolezze. Questi due uomini entrano in contatto e diventano inseparabili. Ridere sarà il veicolo segreto per arrivare a comprendere ancora di più i meccanismi che regolano la vita e i destini di questi uomini. Ridere di sé e dell'altro per conoscere di più in profondità chi ci sta davanti: nudo, senza schermi.