Una storia senza un solo volto, perché fatta di partenze e arrivi, di mani che si tendono e di silenzi in attesa di essere ascoltati. È il nucleo poetico di “Questa è una storia che non ha un solo volto”, lo spettacolo a cura dell’Associazione Dramadonna, che avrà luogo martedì 16 dicembre alle ore 20.30 nel TIN - Teatro Instabile Napoli, in vico del Fico al Purgatorio 38, Napoli. L’evento sarà presentato nell’ambito della rassegna “Altri Natali”, promossa e finanziata dal Comune di Napoli, alla sua quarta edizione.
Sul palco si alternano e si intrecciano le quattro voci narranti di Luciano Leotta, Maria Grazia Cavallaro, Cinzia Mirabella e Anita Mosca, guidate dai testi di Mario Serra e immerse nelle musiche originali di Massimo d’Avanzo, un tappeto sonoro che accompagna e avvolge la parola. In alcuni momenti, la musica si ritrae, lasciando le voci libere di entrare in un contatto più diretto e profondo con il pubblico.
Lo spettacolo racconta l’Italia che accoglie: imperfetta, complessa, viva. Un Paese che si trasforma nel dialogo con chi arriva e con chi già c’è, attraverso gesti semplici che diventano ponti: una parola condivisa, un piatto preparato insieme, una risata che supera confini invisibili ma presenti. Accoglienza, integrazione, diversità sono i temi al centro della rappresentazione, narrati con uno sguardo che non aggiunge, ma mescola; che non sovrappone, ma incontra. Per restituire la ricchezza e la molteplicità di queste storie, la messinscena utilizza anche spazi alternativi del teatro, coinvolgendo gli spettatori in un’esperienza immersiva e partecipata.

di Napoli Magazine
11/12/2025 - 10:31
Una storia senza un solo volto, perché fatta di partenze e arrivi, di mani che si tendono e di silenzi in attesa di essere ascoltati. È il nucleo poetico di “Questa è una storia che non ha un solo volto”, lo spettacolo a cura dell’Associazione Dramadonna, che avrà luogo martedì 16 dicembre alle ore 20.30 nel TIN - Teatro Instabile Napoli, in vico del Fico al Purgatorio 38, Napoli. L’evento sarà presentato nell’ambito della rassegna “Altri Natali”, promossa e finanziata dal Comune di Napoli, alla sua quarta edizione.
Sul palco si alternano e si intrecciano le quattro voci narranti di Luciano Leotta, Maria Grazia Cavallaro, Cinzia Mirabella e Anita Mosca, guidate dai testi di Mario Serra e immerse nelle musiche originali di Massimo d’Avanzo, un tappeto sonoro che accompagna e avvolge la parola. In alcuni momenti, la musica si ritrae, lasciando le voci libere di entrare in un contatto più diretto e profondo con il pubblico.
Lo spettacolo racconta l’Italia che accoglie: imperfetta, complessa, viva. Un Paese che si trasforma nel dialogo con chi arriva e con chi già c’è, attraverso gesti semplici che diventano ponti: una parola condivisa, un piatto preparato insieme, una risata che supera confini invisibili ma presenti. Accoglienza, integrazione, diversità sono i temi al centro della rappresentazione, narrati con uno sguardo che non aggiunge, ma mescola; che non sovrappone, ma incontra. Per restituire la ricchezza e la molteplicità di queste storie, la messinscena utilizza anche spazi alternativi del teatro, coinvolgendo gli spettatori in un’esperienza immersiva e partecipata.
