Focus Azzurro
FOCUS AZZURRO - Emanuele Cammaroto a "NM": "Rinnovo di Gattuso, valutazioni in corso"
28.01.2021 19:23 di Napoli Magazine

NAPOLI - La disfatta di Verona spalanca le porte alla crisi in casa Napoli e in queste ore sta accadendo tutto e il contrario di tutto. Il tweet della società che da' fiducia a Gattuso e' un atto di buon senso per stemperare la tensione e provare a compattare la squadra alla vigilia di una gara che vale una semifinale di coppa. Nella sostanza, però, non cambia di una virgola il termometro della situazione ed e' evidente che 6 sconfitte in 18 partite di campionato legittimano la delusione di Aurelio De Laurentiis, che sta valutando lo scenario e ha fatto bene a non accelerare sul rinnovo di Gattuso. Le perplessità sull'attuale gestione tecnica non nascono a Verona ma dopo la sconfitta del 1 novembre con il Sassuolo. Ad oggi, e' lì che si e' spenta la luce del Napoli di Gattuso. 

 
 
Al netto di infortuni e casi Covid, da quel momento si e' vista una squadra spenta, senza carattere né grinta, senza personalità e senza un'identità tattica e un'idea di gioco. Gattuso ha fatto bene lo scorso anno quando ha salvato il salvabile dopo il disastro ancelottiano, l'ho difeso e sostenuto ma i risultati certificano che quest'anno c'è stato un tracollo inspiegabile e inaccettabile. Dopo il filotto di avvio stagione non si e' più visto un Napoli convincente. Non si può scaricare tutto sulla squadra e questo vale per certi concetti discutibili espressi da Gattuso. Allo stesso modo e' un esercizio di ipocrisia e malafede se i soliti "avvoltoi" attaccano Adl dopo un mercato in cui ha dato a Gattuso una squadra che può anche avere dei limiti (vedi terzino sinistro) ma ha un organico e una qualità di gran lunga superiore al Milan primo in classifica e di fatto per completezza della rosa e' il Napoli piu' forte dell'era De Laurentiis. Adl ha trattenuto Koulibaly e ha preso Osimhen e Bakayoko nell'estate in cui gli altri non hanno preso nessuno o hanno ceduto qualcuno: ecco perché questi sforzi non possono essere mortificati da un settimo posto in classifica e se questo Napoli si sta decomponendo la realtà dice che le responsabilità sono per lo più di Gattuso, uomo di alto spessore morale ma probabilmente tecnico che e' vicino al capolinea della sua esperienza azzurra perché non e' riuscito a trasmettere al gruppo quel carattere che lo ha reso un campione da giocatore e quel cambio di mentalità che sin qui ha impedito agli azzurri di fare l'ultimo step verso la lotta al titolo. 
 
 
A questo punto fare delle valutazioni e mettere il progetto in discussione e' un atto dovuto per la società ed il rinnovo di Gattuso e' una prospettiva remota. Serve una sterzata perché il Napoli, dopo un anno fuori dalla Champions e senza neanche gli incassi dello stadio, non può restare fuori dalle prime quattro. Ecco perché la panchina di Ringhio potrebbe saltare a prescindere dal risultato con lo Spezia e potrebbe non bastargli superare il turno in coppa e vincere con Parma e Genoa se i risultati non saranno frutto di prestazioni convincenti. Ricordiamoci come si concluse l'era Ancelotti. Vincere e convincere e' l'unica strada che resta a Gattuso per tenersi la panchina del Napoli e restarci sino a fine stagione. Poi le strade sono già destinate a dividersi. I rapporti tra Adl e Benitez non si sono mai interrotti e si sono parlati anche di recente ma al momento i contatti, per quello che mi risulta, non sono andati oltre un cordiale confronto interlocutorio. Benitez non direbbe no ad un ritorno a Napoli ma sta riflettendo sulle sue scelte per il futuro. Se dovesse precipitare la situazione, Adl potrebbe tentare l'affondo con Rafa, che però non sarebbe un traghettatore. Non potrebbe essere diversamente per un tecnico che a Napoli ha fatto cose importanti e ha fatto arrivare calciatori di primo piano. Allegri e' un pallino di Adl ma i costi ad oggi sono fuori dai parametri (si diceva così però anche di Ancelotti). Da escludere un ritorno di Sarri e meno che mai la pista Spalletti, che da anni colleziona esperienze deludenti e resta ancorato al suo lauto contratto con l'Inter.
 
 
Infine Insigne: sento dire che lascerà Napoli ma non mi risulta nulla in questa direzione. Chi lo "processa" per un rigore sbagliato confonde il calcio con il cricket, e chi lo vede con la valigia forse e' ancora all'aeroporto di Manchester ad aspettare l'arrivo di Koulibaly al City e l'imbarco di Zinchenko per Capodichino.     

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME FOCUS AZZURRO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
FOCUS AZZURRO - Emanuele Cammaroto a "NM": "Rinnovo di Gattuso, valutazioni in corso"

di Napoli Magazine

28/01/2024 - 19:23

NAPOLI - La disfatta di Verona spalanca le porte alla crisi in casa Napoli e in queste ore sta accadendo tutto e il contrario di tutto. Il tweet della società che da' fiducia a Gattuso e' un atto di buon senso per stemperare la tensione e provare a compattare la squadra alla vigilia di una gara che vale una semifinale di coppa. Nella sostanza, però, non cambia di una virgola il termometro della situazione ed e' evidente che 6 sconfitte in 18 partite di campionato legittimano la delusione di Aurelio De Laurentiis, che sta valutando lo scenario e ha fatto bene a non accelerare sul rinnovo di Gattuso. Le perplessità sull'attuale gestione tecnica non nascono a Verona ma dopo la sconfitta del 1 novembre con il Sassuolo. Ad oggi, e' lì che si e' spenta la luce del Napoli di Gattuso. 

 
 
Al netto di infortuni e casi Covid, da quel momento si e' vista una squadra spenta, senza carattere né grinta, senza personalità e senza un'identità tattica e un'idea di gioco. Gattuso ha fatto bene lo scorso anno quando ha salvato il salvabile dopo il disastro ancelottiano, l'ho difeso e sostenuto ma i risultati certificano che quest'anno c'è stato un tracollo inspiegabile e inaccettabile. Dopo il filotto di avvio stagione non si e' più visto un Napoli convincente. Non si può scaricare tutto sulla squadra e questo vale per certi concetti discutibili espressi da Gattuso. Allo stesso modo e' un esercizio di ipocrisia e malafede se i soliti "avvoltoi" attaccano Adl dopo un mercato in cui ha dato a Gattuso una squadra che può anche avere dei limiti (vedi terzino sinistro) ma ha un organico e una qualità di gran lunga superiore al Milan primo in classifica e di fatto per completezza della rosa e' il Napoli piu' forte dell'era De Laurentiis. Adl ha trattenuto Koulibaly e ha preso Osimhen e Bakayoko nell'estate in cui gli altri non hanno preso nessuno o hanno ceduto qualcuno: ecco perché questi sforzi non possono essere mortificati da un settimo posto in classifica e se questo Napoli si sta decomponendo la realtà dice che le responsabilità sono per lo più di Gattuso, uomo di alto spessore morale ma probabilmente tecnico che e' vicino al capolinea della sua esperienza azzurra perché non e' riuscito a trasmettere al gruppo quel carattere che lo ha reso un campione da giocatore e quel cambio di mentalità che sin qui ha impedito agli azzurri di fare l'ultimo step verso la lotta al titolo. 
 
 
A questo punto fare delle valutazioni e mettere il progetto in discussione e' un atto dovuto per la società ed il rinnovo di Gattuso e' una prospettiva remota. Serve una sterzata perché il Napoli, dopo un anno fuori dalla Champions e senza neanche gli incassi dello stadio, non può restare fuori dalle prime quattro. Ecco perché la panchina di Ringhio potrebbe saltare a prescindere dal risultato con lo Spezia e potrebbe non bastargli superare il turno in coppa e vincere con Parma e Genoa se i risultati non saranno frutto di prestazioni convincenti. Ricordiamoci come si concluse l'era Ancelotti. Vincere e convincere e' l'unica strada che resta a Gattuso per tenersi la panchina del Napoli e restarci sino a fine stagione. Poi le strade sono già destinate a dividersi. I rapporti tra Adl e Benitez non si sono mai interrotti e si sono parlati anche di recente ma al momento i contatti, per quello che mi risulta, non sono andati oltre un cordiale confronto interlocutorio. Benitez non direbbe no ad un ritorno a Napoli ma sta riflettendo sulle sue scelte per il futuro. Se dovesse precipitare la situazione, Adl potrebbe tentare l'affondo con Rafa, che però non sarebbe un traghettatore. Non potrebbe essere diversamente per un tecnico che a Napoli ha fatto cose importanti e ha fatto arrivare calciatori di primo piano. Allegri e' un pallino di Adl ma i costi ad oggi sono fuori dai parametri (si diceva così però anche di Ancelotti). Da escludere un ritorno di Sarri e meno che mai la pista Spalletti, che da anni colleziona esperienze deludenti e resta ancorato al suo lauto contratto con l'Inter.
 
 
Infine Insigne: sento dire che lascerà Napoli ma non mi risulta nulla in questa direzione. Chi lo "processa" per un rigore sbagliato confonde il calcio con il cricket, e chi lo vede con la valigia forse e' ancora all'aeroporto di Manchester ad aspettare l'arrivo di Koulibaly al City e l'imbarco di Zinchenko per Capodichino.     

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com