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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, il riposo del Magnifico"
20.10.2018 12:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - “Soffrirà Insigne a restare fuori dalla partita di Udine, per lui la maglia azzurra è una seconda pelle”, il patron sa benissimo che l’esclusione di Lorenzigno dal match di stasera alla Dacia Arena nasconde un nobile scopo alla base della decisione di Ancelotti di lasciare a Napoli il gioiello del gruppo. Fu lui, il giovanotto di Frattamaggiore a far fuori al San Paolo con una sua zampata all’ultimo minuto il Liverpool, braccato e tenuto a freno per tutto il macth dai suoi compagni assatanati dai tre punti. E proprio ad Insigne in questa circostanza, è affidata una missione speciale, quella di far fuori mercoledì sera il Psg, a qualsiasi costo. Il Napoli cercherà l’impresa clamorosa e lo scopo è di livello siderale giacchè i tre punti consentiranno agli azzurri – al momento al comando della classifica del loro girone - di annullare l’handicap costituito dal pareggio con la Stella Rossa, nella prima partita del girone a Belgrado, furono due punti persi. Insomma, senza nessuna riserva, al Parco dei Principi nello scontro con il Psg di Cavani, Neymar e Mbappè, si va per tentare il tutto per tutto. E’ in ballo tra l’altro un bel gruzzoletto di milioncini, da mettere in cassaforte, qualificandosi per il turno successivo e l’impresa sotto ogni profilo diventa irrinunciabile. Ed è anche logico che Ancelotti affidi soprattutto a Lorenzo Insigne il ruolo di arciere, portandolo a Parigi fresco, riposato e caricatissimo. Sarà lui la spina nel fianco dei francesi, così è nel progetto tecnico-tattico del decoratissimo e accigliato timoniere del gruppo azzurro che ci tiene da morire alla Champions, ma che ad ogni modo non tralascia il campionato. D’altronde per lui non esistono titolarissimi, pur se nel Napoli ci sono calciatori inamovibili, è inevitabile altrimenti sarebbe davvero un'infernale sarabanda. Fiducia quindi attingendo alle tabelle del turnover, modulato da uno degli allenatori migliori del mondo. Ecco perché stasera in Friuli torneranno in scena tutti gli altri, in un'altra mezza rivoluzione o per meglio dire in quella meravigliosa giostra volante attuata dal mister nella squadra della città in riva al Golfo: all’Udinese ci penseranno loro, i ruotanti, mentre Sarri sta a guardare…

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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20/10/2024 - 12:27

NAPOLI - “Soffrirà Insigne a restare fuori dalla partita di Udine, per lui la maglia azzurra è una seconda pelle”, il patron sa benissimo che l’esclusione di Lorenzigno dal match di stasera alla Dacia Arena nasconde un nobile scopo alla base della decisione di Ancelotti di lasciare a Napoli il gioiello del gruppo. Fu lui, il giovanotto di Frattamaggiore a far fuori al San Paolo con una sua zampata all’ultimo minuto il Liverpool, braccato e tenuto a freno per tutto il macth dai suoi compagni assatanati dai tre punti. E proprio ad Insigne in questa circostanza, è affidata una missione speciale, quella di far fuori mercoledì sera il Psg, a qualsiasi costo. Il Napoli cercherà l’impresa clamorosa e lo scopo è di livello siderale giacchè i tre punti consentiranno agli azzurri – al momento al comando della classifica del loro girone - di annullare l’handicap costituito dal pareggio con la Stella Rossa, nella prima partita del girone a Belgrado, furono due punti persi. Insomma, senza nessuna riserva, al Parco dei Principi nello scontro con il Psg di Cavani, Neymar e Mbappè, si va per tentare il tutto per tutto. E’ in ballo tra l’altro un bel gruzzoletto di milioncini, da mettere in cassaforte, qualificandosi per il turno successivo e l’impresa sotto ogni profilo diventa irrinunciabile. Ed è anche logico che Ancelotti affidi soprattutto a Lorenzo Insigne il ruolo di arciere, portandolo a Parigi fresco, riposato e caricatissimo. Sarà lui la spina nel fianco dei francesi, così è nel progetto tecnico-tattico del decoratissimo e accigliato timoniere del gruppo azzurro che ci tiene da morire alla Champions, ma che ad ogni modo non tralascia il campionato. D’altronde per lui non esistono titolarissimi, pur se nel Napoli ci sono calciatori inamovibili, è inevitabile altrimenti sarebbe davvero un'infernale sarabanda. Fiducia quindi attingendo alle tabelle del turnover, modulato da uno degli allenatori migliori del mondo. Ecco perché stasera in Friuli torneranno in scena tutti gli altri, in un'altra mezza rivoluzione o per meglio dire in quella meravigliosa giostra volante attuata dal mister nella squadra della città in riva al Golfo: all’Udinese ci penseranno loro, i ruotanti, mentre Sarri sta a guardare…

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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