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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, grande fiducia in Gennarino Gattuso, ha garra da vendere"
18.12.2019 20:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tutto ci saremmo immaginato tranne che un sabato di fine dicembre avrebbe segnato l'anno zero per il Napoli che ha abbandonato le zone alte della classifica per rifugiarsi in un triste anonimato. Sappiamo tutti che cosa sia accaduto: litigi, incomprensioni, Carlo il pacioso che lascia ed approda in Premier, Gennarino Gattuso detto Ringhio, il ragazzo di Calabria che accetta di porsi al timone di una barca che fa acqua da tutte le parti. Ho grande fiducia che Ringhio possa reggere da esperto navigante la barra del timone per poter infilare di prua, a tutta forza, il tratto periglioso della navigazione. Perché lo conosco dai tempi della Salernitana in massima serie e perché cementammo amicizia negli anni della Nazionale culminati nel trionfo mondiale di Berlino. Credo che Gennarino abbia colto il segno quando ha spiegato il flop con il Parma - e la situazione in generale - adducendo fattori psicologici alla base del momento no. Una squadra non abituata a tentennare, alla ricerca del brio perduto, della recente grandezza smarrita. Ma ora è arrivato anche il momento di fare qualche seduta di psicanalisi, rimuovere il macigno dello smarrimento, ripartire. Vivendo alla giornata, un passo per volta. A cominciare dalla trasferta insidiosetta in casa del Sassuolo. Una partita per volta, come se fossero tutte finali, da affrontare con la garra che Gattuso certamente sarà in grado di trasmettere. Lui ne ha da vendere. Senza far sì che il quarto posto, quanto meno, diventi un'ossessione, perché allo stato è maledettamente lontano. Soltanto con questa predisposizione si potrà, magari, arrivare ad un obiettivo concreto. Ed anche la tifoserìa dovrà predisporsi con animo dolce, diciamo così, verso la loro creatura malaticcia. E, per esempio, godere - ma 'a sciorta è n'ata cosa - per il doppio confronto con i titani catalani capitanati da quel Leo Messi che fa incetta di Palloni d'Oro. Sarà bello, comunque, come ha detto Gattuso che di battaglie europee ne ha combattute tante ringhiando contro tutti. E sorridere magari pensando a quella legge di Murphy - se una cosa dovrà andare male, andrà anche peggio - e godere di questo doppio confronto di nobiltà. Messi nella casa di Maradona e chissà che cosa ne verrà fuori. Magari, gli psicanalizzati azzurri rimuoveranno le angosce nascoste in fondo all'animo e ricorderanno d'improvviso che fecero tremar le vene ed i polsi a quei diavoli rossi del Liverpool. Buon Natale e buone feste a tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, grande fiducia in Gennarino Gattuso, ha garra da vendere"

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18/12/2024 - 20:00

NAPOLI - Tutto ci saremmo immaginato tranne che un sabato di fine dicembre avrebbe segnato l'anno zero per il Napoli che ha abbandonato le zone alte della classifica per rifugiarsi in un triste anonimato. Sappiamo tutti che cosa sia accaduto: litigi, incomprensioni, Carlo il pacioso che lascia ed approda in Premier, Gennarino Gattuso detto Ringhio, il ragazzo di Calabria che accetta di porsi al timone di una barca che fa acqua da tutte le parti. Ho grande fiducia che Ringhio possa reggere da esperto navigante la barra del timone per poter infilare di prua, a tutta forza, il tratto periglioso della navigazione. Perché lo conosco dai tempi della Salernitana in massima serie e perché cementammo amicizia negli anni della Nazionale culminati nel trionfo mondiale di Berlino. Credo che Gennarino abbia colto il segno quando ha spiegato il flop con il Parma - e la situazione in generale - adducendo fattori psicologici alla base del momento no. Una squadra non abituata a tentennare, alla ricerca del brio perduto, della recente grandezza smarrita. Ma ora è arrivato anche il momento di fare qualche seduta di psicanalisi, rimuovere il macigno dello smarrimento, ripartire. Vivendo alla giornata, un passo per volta. A cominciare dalla trasferta insidiosetta in casa del Sassuolo. Una partita per volta, come se fossero tutte finali, da affrontare con la garra che Gattuso certamente sarà in grado di trasmettere. Lui ne ha da vendere. Senza far sì che il quarto posto, quanto meno, diventi un'ossessione, perché allo stato è maledettamente lontano. Soltanto con questa predisposizione si potrà, magari, arrivare ad un obiettivo concreto. Ed anche la tifoserìa dovrà predisporsi con animo dolce, diciamo così, verso la loro creatura malaticcia. E, per esempio, godere - ma 'a sciorta è n'ata cosa - per il doppio confronto con i titani catalani capitanati da quel Leo Messi che fa incetta di Palloni d'Oro. Sarà bello, comunque, come ha detto Gattuso che di battaglie europee ne ha combattute tante ringhiando contro tutti. E sorridere magari pensando a quella legge di Murphy - se una cosa dovrà andare male, andrà anche peggio - e godere di questo doppio confronto di nobiltà. Messi nella casa di Maradona e chissà che cosa ne verrà fuori. Magari, gli psicanalizzati azzurri rimuoveranno le angosce nascoste in fondo all'animo e ricorderanno d'improvviso che fecero tremar le vene ed i polsi a quei diavoli rossi del Liverpool. Buon Natale e buone feste a tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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