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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "L'Europa chiama e Napoli deve rispondere: presente"
28.11.2018 13:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Stella Rossa di sera, buon tempo si spera. Cioè, una vittoria netta. Perché l'Europa chiama e Napoli deve rispondere: presente. Senza tentennamenti e larvate pause che hanno caratterizzato il nefasto pari con il Chievo, la squadra più vecchia d'anni del campionato ed ultima in classifica, rigore non dato e pali di iella a parte. Se lo scudetto è un sogno ma non un'utopia come hanno dichiarato Carletto ed Aurelio Primo, il passaggio agli ottavi della Champions è realtà, a portata di mano. Onori, gloria e soldi a palate: l'Europa del calcio è estremamente generosa e non ha vincoli da importi, se ne frega del Pil e degli sforamenti in percentuale. Con il cuore al San Paolo e con occhi e orecchio tesi a quanto accadrà a Parigi, tifando per Klopp ed i suoi Reds perché anche un pari della squadra che fu cara ai Beatles potrebbe significare passaggio del turno anticipato. Sempreché si oscuri quella Stella che a Belgrado resistette agli azzurri (palo di Insigne a parte uguale iella) e che nell'ultimo turno ha rifilato due gol al Liverpool, sovrastandolo nella grinta e nel gioco. Per dire che in Europa - come nel nostro torneo di casa - sono rarissime le sfide che abbiano il risultato già scritto. Tornano i pezzi da novanta, naturalmente. A cominciare da Fabiàn Ruiz che, a mio modesto modo di vedere, è un fior di giocatore e schiererei più spesso titolare. Ancelotti fa bene a far ruotare gli uomini che ha a disposizione valorizzando così l'intera rosa e rendendo più semplice il redde rationem in previsione della prossima campagna acquisti e cessioni, che sarebbe la prima in cui Carletto potrà incidere con i suoi desiderata: restano questi, sono cedibili quest'altri, gradirei che si acquistasse Tizio piuttosto che Caio, farei di tutto per poter allenare Sempronio. Perché il futuro prossimo dovrà essere vissuto con lo stimolo che una squadra già ottima possa essere migliorata per ridurre ulteriormente il gap con la prima della classe. Okay, si vedrà. Ora è tempo d'Europa e che Insigne torni ad essere decisivo sul palcoscenico che tanto gli aggrada. Con qualche palo in meno, se possibile. Forza Lorenzolo, sigla il quarto sigillo consecutivo in Champions e brinda alla tua maglia azzurra numero 279 e sarà contento anche Paolo Cannavaro, il sorpassato.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "L'Europa chiama e Napoli deve rispondere: presente"

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28/11/2024 - 13:25

NAPOLI - Stella Rossa di sera, buon tempo si spera. Cioè, una vittoria netta. Perché l'Europa chiama e Napoli deve rispondere: presente. Senza tentennamenti e larvate pause che hanno caratterizzato il nefasto pari con il Chievo, la squadra più vecchia d'anni del campionato ed ultima in classifica, rigore non dato e pali di iella a parte. Se lo scudetto è un sogno ma non un'utopia come hanno dichiarato Carletto ed Aurelio Primo, il passaggio agli ottavi della Champions è realtà, a portata di mano. Onori, gloria e soldi a palate: l'Europa del calcio è estremamente generosa e non ha vincoli da importi, se ne frega del Pil e degli sforamenti in percentuale. Con il cuore al San Paolo e con occhi e orecchio tesi a quanto accadrà a Parigi, tifando per Klopp ed i suoi Reds perché anche un pari della squadra che fu cara ai Beatles potrebbe significare passaggio del turno anticipato. Sempreché si oscuri quella Stella che a Belgrado resistette agli azzurri (palo di Insigne a parte uguale iella) e che nell'ultimo turno ha rifilato due gol al Liverpool, sovrastandolo nella grinta e nel gioco. Per dire che in Europa - come nel nostro torneo di casa - sono rarissime le sfide che abbiano il risultato già scritto. Tornano i pezzi da novanta, naturalmente. A cominciare da Fabiàn Ruiz che, a mio modesto modo di vedere, è un fior di giocatore e schiererei più spesso titolare. Ancelotti fa bene a far ruotare gli uomini che ha a disposizione valorizzando così l'intera rosa e rendendo più semplice il redde rationem in previsione della prossima campagna acquisti e cessioni, che sarebbe la prima in cui Carletto potrà incidere con i suoi desiderata: restano questi, sono cedibili quest'altri, gradirei che si acquistasse Tizio piuttosto che Caio, farei di tutto per poter allenare Sempronio. Perché il futuro prossimo dovrà essere vissuto con lo stimolo che una squadra già ottima possa essere migliorata per ridurre ulteriormente il gap con la prima della classe. Okay, si vedrà. Ora è tempo d'Europa e che Insigne torni ad essere decisivo sul palcoscenico che tanto gli aggrada. Con qualche palo in meno, se possibile. Forza Lorenzolo, sigla il quarto sigillo consecutivo in Champions e brinda alla tua maglia azzurra numero 279 e sarà contento anche Paolo Cannavaro, il sorpassato.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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