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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "La fine dell'anno è vicinissima, il mio bilancio"
29.12.2021 18:02 di Napoli Magazine

NAPOLI - La fine dell'anno è vicinissima. E' prassi, tradizione, stilare un bilancio: personale, pandemico (purtroppo), politico, sociale. Il mondo del calcio non potrebbe essere estraneo a questa sorta di analisi che si proietta nel futuro prossimo. La nostra serie A, piena di debiti e di tante mezze calzette, è quasi in sofferenza totale. Fa eccezione l'Inter che sembra protetta dal calendario cinese. Soffre la Juve senza CR7 e dalle tante zavorre con stipendi multimilionari. Ha frenato il Milan da quando ha perduto Kjaer. Balbetta l'Atalanta che però ha acquistato un potenziale crac qual è Boga. Incompiuta la Roma nonostante Mou. Sa dell'incredibile la prepotente ascesa del Napoli cui ha fatto seguito un ruzzolone di quelli che ti spezzano le gambe. E che ti lascia basìto. Ripassare i numeri primi serve soltanto a certificare che qualcosa s'è rotto, non va, nell'ingranaggio della macchina azzurra che per tante domeniche ha viaggiato con la potenza del motore della Mercedes (c'era una volta la Ferrari). Attacco prolifico, difesa prima tra tutti i maggiori campionati del continente. Tutte luci, abbaglianti. Poi, le prime ombre: gli infortuni a catena che hanno costretto ai box gli uomini che costituiscono l'asse portante della squadra, Koulibaly, Anguissa (la sorpresa più piacevole), Osimhen. Quindi, la verve perduta di Insigne, lontano parente del Lorenzo che agli Europei ha fatto strabuzzare gli occhi ad ogni appassionato. Infine, le tre sconfitte consecutive in casa (Atalanta e ci può stare, ma con Empoli e Spezia proprio no!). Un periodaccio, con due sussulti entrambi in terra meneghina: la sconfitta di misura con l'Inter e il pari fu gettato al vento e la vittoria ai danni del Milan. Ed ora, come ripartire? Certamente con la consapevolezza che l'Europa League meriti tutto l'impegno possibile e con il dovere di non sbracare in campionato. Direte: ma come si fa con le tante assenze di valore assoluto che insisteranno per un altro po' di tempo? Già. Intanto, a mio sommesso avviso, la società - tra le più sane, se non l'unica dell'intera serie A - dovrebbe intervenire sul mercato di gennaio per dare a Spalletti almeno un sostituto di Mario Rui (o si aspetta ancora Ghoulam-Godot?), un centrale difensivo al posto di Manolas ora felice sulle sponde del Pireo e un attaccante centrale. Ma ci sono anche altre nubi che si addensano sul cielo una volta azzurrissimo del beneamato Ciuccio: la coppa d'Africa che - ci scommetterei - creerà dissapori tra la dirigenza ed Osimhen, la prima orientata ad impedirne il viaggio, il secondo deciso a volare al più presto verso la sua Nigeria. Intanto, vorrei sapere se Zolla Gialla è improvvisamente guarito dal terribile infortunio patìto, non era stata stilata una prognosi variante dai sessanta ai novanta giorni? E ancora, altre domande in attesa di una risposta: il contratto di Insigne a che punto sta, è vero che si sarebbe offerto alla Roma? E tra Mertens e Spalletti che aria tira? Se si avranno risposte adeguate, positive - tra mercato e spogliatoio - il Napoli potrà tornare ad alzare la testa. Auguri di buon anno, caro Ciuccio. Ed ai lettori tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "La fine dell'anno è vicinissima, il mio bilancio"

di Napoli Magazine

29/12/2024 - 18:02

NAPOLI - La fine dell'anno è vicinissima. E' prassi, tradizione, stilare un bilancio: personale, pandemico (purtroppo), politico, sociale. Il mondo del calcio non potrebbe essere estraneo a questa sorta di analisi che si proietta nel futuro prossimo. La nostra serie A, piena di debiti e di tante mezze calzette, è quasi in sofferenza totale. Fa eccezione l'Inter che sembra protetta dal calendario cinese. Soffre la Juve senza CR7 e dalle tante zavorre con stipendi multimilionari. Ha frenato il Milan da quando ha perduto Kjaer. Balbetta l'Atalanta che però ha acquistato un potenziale crac qual è Boga. Incompiuta la Roma nonostante Mou. Sa dell'incredibile la prepotente ascesa del Napoli cui ha fatto seguito un ruzzolone di quelli che ti spezzano le gambe. E che ti lascia basìto. Ripassare i numeri primi serve soltanto a certificare che qualcosa s'è rotto, non va, nell'ingranaggio della macchina azzurra che per tante domeniche ha viaggiato con la potenza del motore della Mercedes (c'era una volta la Ferrari). Attacco prolifico, difesa prima tra tutti i maggiori campionati del continente. Tutte luci, abbaglianti. Poi, le prime ombre: gli infortuni a catena che hanno costretto ai box gli uomini che costituiscono l'asse portante della squadra, Koulibaly, Anguissa (la sorpresa più piacevole), Osimhen. Quindi, la verve perduta di Insigne, lontano parente del Lorenzo che agli Europei ha fatto strabuzzare gli occhi ad ogni appassionato. Infine, le tre sconfitte consecutive in casa (Atalanta e ci può stare, ma con Empoli e Spezia proprio no!). Un periodaccio, con due sussulti entrambi in terra meneghina: la sconfitta di misura con l'Inter e il pari fu gettato al vento e la vittoria ai danni del Milan. Ed ora, come ripartire? Certamente con la consapevolezza che l'Europa League meriti tutto l'impegno possibile e con il dovere di non sbracare in campionato. Direte: ma come si fa con le tante assenze di valore assoluto che insisteranno per un altro po' di tempo? Già. Intanto, a mio sommesso avviso, la società - tra le più sane, se non l'unica dell'intera serie A - dovrebbe intervenire sul mercato di gennaio per dare a Spalletti almeno un sostituto di Mario Rui (o si aspetta ancora Ghoulam-Godot?), un centrale difensivo al posto di Manolas ora felice sulle sponde del Pireo e un attaccante centrale. Ma ci sono anche altre nubi che si addensano sul cielo una volta azzurrissimo del beneamato Ciuccio: la coppa d'Africa che - ci scommetterei - creerà dissapori tra la dirigenza ed Osimhen, la prima orientata ad impedirne il viaggio, il secondo deciso a volare al più presto verso la sua Nigeria. Intanto, vorrei sapere se Zolla Gialla è improvvisamente guarito dal terribile infortunio patìto, non era stata stilata una prognosi variante dai sessanta ai novanta giorni? E ancora, altre domande in attesa di una risposta: il contratto di Insigne a che punto sta, è vero che si sarebbe offerto alla Roma? E tra Mertens e Spalletti che aria tira? Se si avranno risposte adeguate, positive - tra mercato e spogliatoio - il Napoli potrà tornare ad alzare la testa. Auguri di buon anno, caro Ciuccio. Ed ai lettori tutti.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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