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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, dottor Jekyll e mister Hyde"
24.12.2021 19:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Verrebbe da dire che s'è rotta 'a pazziella. Come e perché è un mistero fino ad un certo punto. Indubbiamente le assenze di alcuni titolarissimi hanno pesato sul bilancio tecnico. E però resti basìto se consideri che l'ultima beffa casalinga (con lo Spezia) era stata preceduta dall'impresa meneghina ai danni del Milan. Prima ancora c'erano stati i tonfi con Atalanta ed Empoli e vien da pensare - non è vero ma ci credo - che San Paolo non abbia gradito di essere stato sloggiato dal suo stadio che pure è diventato lo stadio del diez più forte di tutti i tempi. E vien da pensare anche che gli osanna a campionato in corso non portino granché bene. Da quando Aurelio Primo ha fatto sapere al colto ed all'inclita che il certaldese è il migliore tra tutti i tecnici azzurri, ecco puntuale il patatrac. Napoli da un mese a questa parte sull'altalena, a volte ha dondolato felice talaltre è caduto dall'attrezzo e in malo modo. L'inizio scoppiettante mi aveva convinto che non sarebbe stato un vento passeggero, radicando la convinzione che si potesse lottare fino alla fine per il titolo, insieme con le milanesi care a sant'Ambrogio. E invece niente. M'ero sbagliato e faccio ammenda. Non potendo prevedere la catena degli infortuni più o meno gravi che hanno colpito i colossi della rosa. E non potendo prevedere che ci potesse essere la versione calcistica di Jekyll e mister Hyde. Non entro nel merito della formazione iniziale e dei successivi cambi operati dal certaldese in corso d'opera, ma una cosa è certa: la squadra tutta (titolari e subentrati) contro lo Spezia è stata di un'angoscia unica: confusa, confusionaria, svagata, senza i cosiddetti (gli zebedei, insomma), priva di un vero capitano, di quelli che parlano ai compagni, che li stimolano, che li redarguiscono. Una squadra che non s'è fatta mancare nulla in negativo e che ha stabilito un record difficilmente eguagliabile: perdere un match durante il quale gli avversari non hanno tirato in porta neppure una volta! E però va ricordato che senza quell'intervento salvifico di Mario Rui, i liguri avrebbero addirittura potuto raddoppiare. Il solito legno e va bene (sono tiri sbagliati quelli che finiscono su pali e traversa), così si sostiene. Ma ditemi voi com'è possibile che il messicano (e vorrebbe anche altri palcoscenici) sbagli la più comoda delle palle gol, solo al centro dell'area. Andare oltre significherebbe sparare sulla croce rossa, ma credo che Anguissa (un portento) sia stato gettato nella mischia troppo presto dopo l'infortunio o quanto meno andava dosato meglio. Il poderoso mediano, contro lo Spezia, è sembrata la copia sbiadita del peggiore Bakayoko. La ripresa presenta la sfida delle sfide, in casa della Juve. Di vitale importanza per la zona Champions. A tutti, auguri di buone feste.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, dottor Jekyll e mister Hyde"

di Napoli Magazine

24/12/2024 - 19:40

NAPOLI - Verrebbe da dire che s'è rotta 'a pazziella. Come e perché è un mistero fino ad un certo punto. Indubbiamente le assenze di alcuni titolarissimi hanno pesato sul bilancio tecnico. E però resti basìto se consideri che l'ultima beffa casalinga (con lo Spezia) era stata preceduta dall'impresa meneghina ai danni del Milan. Prima ancora c'erano stati i tonfi con Atalanta ed Empoli e vien da pensare - non è vero ma ci credo - che San Paolo non abbia gradito di essere stato sloggiato dal suo stadio che pure è diventato lo stadio del diez più forte di tutti i tempi. E vien da pensare anche che gli osanna a campionato in corso non portino granché bene. Da quando Aurelio Primo ha fatto sapere al colto ed all'inclita che il certaldese è il migliore tra tutti i tecnici azzurri, ecco puntuale il patatrac. Napoli da un mese a questa parte sull'altalena, a volte ha dondolato felice talaltre è caduto dall'attrezzo e in malo modo. L'inizio scoppiettante mi aveva convinto che non sarebbe stato un vento passeggero, radicando la convinzione che si potesse lottare fino alla fine per il titolo, insieme con le milanesi care a sant'Ambrogio. E invece niente. M'ero sbagliato e faccio ammenda. Non potendo prevedere la catena degli infortuni più o meno gravi che hanno colpito i colossi della rosa. E non potendo prevedere che ci potesse essere la versione calcistica di Jekyll e mister Hyde. Non entro nel merito della formazione iniziale e dei successivi cambi operati dal certaldese in corso d'opera, ma una cosa è certa: la squadra tutta (titolari e subentrati) contro lo Spezia è stata di un'angoscia unica: confusa, confusionaria, svagata, senza i cosiddetti (gli zebedei, insomma), priva di un vero capitano, di quelli che parlano ai compagni, che li stimolano, che li redarguiscono. Una squadra che non s'è fatta mancare nulla in negativo e che ha stabilito un record difficilmente eguagliabile: perdere un match durante il quale gli avversari non hanno tirato in porta neppure una volta! E però va ricordato che senza quell'intervento salvifico di Mario Rui, i liguri avrebbero addirittura potuto raddoppiare. Il solito legno e va bene (sono tiri sbagliati quelli che finiscono su pali e traversa), così si sostiene. Ma ditemi voi com'è possibile che il messicano (e vorrebbe anche altri palcoscenici) sbagli la più comoda delle palle gol, solo al centro dell'area. Andare oltre significherebbe sparare sulla croce rossa, ma credo che Anguissa (un portento) sia stato gettato nella mischia troppo presto dopo l'infortunio o quanto meno andava dosato meglio. Il poderoso mediano, contro lo Spezia, è sembrata la copia sbiadita del peggiore Bakayoko. La ripresa presenta la sfida delle sfide, in casa della Juve. Di vitale importanza per la zona Champions. A tutti, auguri di buone feste.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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