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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, ora si programma il futuro"
09.05.2018 18:45 di Napoli Magazine

NAPOLI - E' andata come è andata. Ora che tutto è finito, che il sogno è svanito sul più bello, non resta che ringraziare gli azzurri della grande bellezza. Comincia, però, con due giornate ancora da onorare, la fase della costruzione del futuro prossimo. Che si spera sempre più ricco di soddisfazioni e con una certezza: si può lottare anche con i più ricchi (di mezzi economici, giocatori, strutture) fino alla fine. A patto che si risolva al più presto - massimo un paio di settimane - la questione Sarri. Il tecnico toscano si è affidato in toto alla politica societaria. Non possono essere lette in altro modo le sue frasi, una in particolare. Quando asserisce: "Voglio capire se questo progetto è finito o deve continuare, quali giocatori resteranno e quanti saranno ceduti; la società dovrà spiegarmi i programmi e poi decideremo insieme; voglio regalare un sogno, se ci saranno i presupposti continuerò". Parole che vanno lette con chiarezza. Che hanno il significato di un atto d'amore. E che richiedono però la massima sincerità dalla controparte. Troppe volte, nel recente passato, Sarri s'è accontentato del materiale umano messogli a disposizione: "Alleno quelli che ho". Senza chiedere questo o quel top player. Anche se, credo, non disdegnerebbe di averlo in rosa. Il presidente anche pretende chiarezza. Vuol capire fino in fondo se davvero ci sono società pronte a pagare la clausola per l'allenatore che ha affascinato mezza Europa per come ha fatto giocare il Napoli, come solo in paradiso. Pur con la fissa dei titolarissimi più tre che in realtà è uno solo: Zielinski. In questo momento, delicato per il futuro della squadra, mi sembra inopportuno schierarsi per l'uno o l'altro di quelli che, alla Pazzaglia, sono stati definiti separati in casa. Aurelio Primo è padrone-presidente-amministratore ed ha fatto del Napoli una società con i conti a posto. Avrà pure la mano un po' tirata ma di questi tempi anche sceicchi e petrolieri soffrono (oddio, vorrei soffrire anch'io così!). Zio Maurizio, per dirla alla Maradona, è la guida tecnica che ha dato più punti in classifica e valorizzato elementi forse al di là delle loro qualità tecniche. Consiglio alle parti di fare chiarezza, subito. Aurelio Primo dica: mi farebbe piacere continure insieme. Sarri esca allo scoperto e dica se ha un altro forno da riscaldare, terminologìa tornata di moda nell'ambito della folle politica all'italiana. Se ora c'è il muretto in salotto, che lo si scavalchi e si torni a ragionare per il bene comune: il Napoli. Anche perché, con o senza Sarri, sarà necessario operare con competenza, celerità e scaltrezza sul mercato. Per rinforzare la squadra e per rimpiazzare gli eventuali partenti. Di prospetti di campioni ve ne sono a josa. Basta saperli scegliere. Saper operare anche nel mare magnum degli svincolati. Aurelio Primo e zio Maurizio, fate presto. 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, ora si programma il futuro"

di Napoli Magazine

09/05/2024 - 18:45

NAPOLI - E' andata come è andata. Ora che tutto è finito, che il sogno è svanito sul più bello, non resta che ringraziare gli azzurri della grande bellezza. Comincia, però, con due giornate ancora da onorare, la fase della costruzione del futuro prossimo. Che si spera sempre più ricco di soddisfazioni e con una certezza: si può lottare anche con i più ricchi (di mezzi economici, giocatori, strutture) fino alla fine. A patto che si risolva al più presto - massimo un paio di settimane - la questione Sarri. Il tecnico toscano si è affidato in toto alla politica societaria. Non possono essere lette in altro modo le sue frasi, una in particolare. Quando asserisce: "Voglio capire se questo progetto è finito o deve continuare, quali giocatori resteranno e quanti saranno ceduti; la società dovrà spiegarmi i programmi e poi decideremo insieme; voglio regalare un sogno, se ci saranno i presupposti continuerò". Parole che vanno lette con chiarezza. Che hanno il significato di un atto d'amore. E che richiedono però la massima sincerità dalla controparte. Troppe volte, nel recente passato, Sarri s'è accontentato del materiale umano messogli a disposizione: "Alleno quelli che ho". Senza chiedere questo o quel top player. Anche se, credo, non disdegnerebbe di averlo in rosa. Il presidente anche pretende chiarezza. Vuol capire fino in fondo se davvero ci sono società pronte a pagare la clausola per l'allenatore che ha affascinato mezza Europa per come ha fatto giocare il Napoli, come solo in paradiso. Pur con la fissa dei titolarissimi più tre che in realtà è uno solo: Zielinski. In questo momento, delicato per il futuro della squadra, mi sembra inopportuno schierarsi per l'uno o l'altro di quelli che, alla Pazzaglia, sono stati definiti separati in casa. Aurelio Primo è padrone-presidente-amministratore ed ha fatto del Napoli una società con i conti a posto. Avrà pure la mano un po' tirata ma di questi tempi anche sceicchi e petrolieri soffrono (oddio, vorrei soffrire anch'io così!). Zio Maurizio, per dirla alla Maradona, è la guida tecnica che ha dato più punti in classifica e valorizzato elementi forse al di là delle loro qualità tecniche. Consiglio alle parti di fare chiarezza, subito. Aurelio Primo dica: mi farebbe piacere continure insieme. Sarri esca allo scoperto e dica se ha un altro forno da riscaldare, terminologìa tornata di moda nell'ambito della folle politica all'italiana. Se ora c'è il muretto in salotto, che lo si scavalchi e si torni a ragionare per il bene comune: il Napoli. Anche perché, con o senza Sarri, sarà necessario operare con competenza, celerità e scaltrezza sul mercato. Per rinforzare la squadra e per rimpiazzare gli eventuali partenti. Di prospetti di campioni ve ne sono a josa. Basta saperli scegliere. Saper operare anche nel mare magnum degli svincolati. Aurelio Primo e zio Maurizio, fate presto. 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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