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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, sembra tutto già scritto"
14.05.2021 19:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - E' sempre più vicino il traguardo Champions ma c'è ancora da sudarselo. Il Napoli, padrone del proprio destino, guarda con la dovuta attenzione e convinzione alle prossime due gare, con Fiorentina, già salva, fuori e con Verona in casa. Quel Verona guidato da Juric il cui nome era stato scritto in neretto dal presidente sul suo taccuino personale. Quel Verona che ha tra le sue fila il promesso Zaccagni. E' rimasta la Juve, sempre lei, ad insidiare la quarta poltrona degli azzurri e che dovrà affrontare l'Inter di Conte condottiero vendicativo e la trasferta di Bologna. Onestamente, sembra tutto già scritto. Il Napoli nell'Europa che più conta insieme con Inter, Atalanta e Milan. Basta non abbassare la guardia perché a volte le ragioni di stato (leggi società) passano anche per scoppole messe in preventivo - e favorite - in vista dei cosiddetti incontri da dentro o fuori. E' il caso del Torino che si consegna con una formazione quanto mai improbabile al Milan dei ragazzi terribili di Pioli. Puntando tutto sulle sfide con le dirette concorrenti alla retrocessione, Spezia e Benevento e in mezzo il recupero con la Lazio. In Inghilterra, in Germania, in tutti i Paesi seri si gioca sempre al meglio perché al di là della ricchezza che produce e rende il calcio viene considerato uno sport, una competizione scevra di malizie e furberie. Insomma, Torino-Milan sarebbe da inchiesta. Chissà che avrà pensato Cairo, sempre pronto a bacchettare a destra ed a manca, al settimo gol subito. Una brutta pagina per il Torino che da sempre è considerato squadra tenace, dura a morire. Come cambiano i tempi! Non potevo esimermi dal mettere in evidenza questa farsa meschina. Tornando al calcio giocato, ho ancora negli occhi la prova degli azzurri di Ringhio contro l'Udinese: sontuosa nella manovra e nelle giocate dei singoli. Sui social, lo zio Bergomi è stato preso in giro perché presentando la sfida con i friulani aveva pronosticato la difficoltà a fare gol all'Udinese. Concetto che va letto come un complimento al Napoli che di gol ne ha realizzati ben cinque. La collocazione di Zielinski sottopunta s'è rivelata una bella idea - da un po' di tempo a questa parte - che sta dando frutti copiosi. Il polacco e Zolla Gialla, punta di riferimento, risultano pressoché imprendibili per gli avversari. Anche per i movimenti sempre diversi che effettuano per trovare in campo la posizione più letale. Ed è godibilissima, per il risultato pratico oltre che per la bellezza stilistica, la manovra ariosa grazie agli esterni di fascia, uno dei quali Lorenzo il magnifico, è il vero regista-ideatore. Oltre che goleador sempre più cinico, ad un passo da Sallustro detto il Veltro. Ancora una volta ripeto, per conoscenza e convinzione, che si sarebbe dovuto fare di tutto per sanare il rapporto critico con Gattuso. Perdere un tecnico di valore, ed un uomo schietto e leale, equivarrebbe a gettare un'ombra fitta sulla cavalcata di una squadra tra le più belle del campionato.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, sembra tutto già scritto"

di Napoli Magazine

14/05/2024 - 19:12

NAPOLI - E' sempre più vicino il traguardo Champions ma c'è ancora da sudarselo. Il Napoli, padrone del proprio destino, guarda con la dovuta attenzione e convinzione alle prossime due gare, con Fiorentina, già salva, fuori e con Verona in casa. Quel Verona guidato da Juric il cui nome era stato scritto in neretto dal presidente sul suo taccuino personale. Quel Verona che ha tra le sue fila il promesso Zaccagni. E' rimasta la Juve, sempre lei, ad insidiare la quarta poltrona degli azzurri e che dovrà affrontare l'Inter di Conte condottiero vendicativo e la trasferta di Bologna. Onestamente, sembra tutto già scritto. Il Napoli nell'Europa che più conta insieme con Inter, Atalanta e Milan. Basta non abbassare la guardia perché a volte le ragioni di stato (leggi società) passano anche per scoppole messe in preventivo - e favorite - in vista dei cosiddetti incontri da dentro o fuori. E' il caso del Torino che si consegna con una formazione quanto mai improbabile al Milan dei ragazzi terribili di Pioli. Puntando tutto sulle sfide con le dirette concorrenti alla retrocessione, Spezia e Benevento e in mezzo il recupero con la Lazio. In Inghilterra, in Germania, in tutti i Paesi seri si gioca sempre al meglio perché al di là della ricchezza che produce e rende il calcio viene considerato uno sport, una competizione scevra di malizie e furberie. Insomma, Torino-Milan sarebbe da inchiesta. Chissà che avrà pensato Cairo, sempre pronto a bacchettare a destra ed a manca, al settimo gol subito. Una brutta pagina per il Torino che da sempre è considerato squadra tenace, dura a morire. Come cambiano i tempi! Non potevo esimermi dal mettere in evidenza questa farsa meschina. Tornando al calcio giocato, ho ancora negli occhi la prova degli azzurri di Ringhio contro l'Udinese: sontuosa nella manovra e nelle giocate dei singoli. Sui social, lo zio Bergomi è stato preso in giro perché presentando la sfida con i friulani aveva pronosticato la difficoltà a fare gol all'Udinese. Concetto che va letto come un complimento al Napoli che di gol ne ha realizzati ben cinque. La collocazione di Zielinski sottopunta s'è rivelata una bella idea - da un po' di tempo a questa parte - che sta dando frutti copiosi. Il polacco e Zolla Gialla, punta di riferimento, risultano pressoché imprendibili per gli avversari. Anche per i movimenti sempre diversi che effettuano per trovare in campo la posizione più letale. Ed è godibilissima, per il risultato pratico oltre che per la bellezza stilistica, la manovra ariosa grazie agli esterni di fascia, uno dei quali Lorenzo il magnifico, è il vero regista-ideatore. Oltre che goleador sempre più cinico, ad un passo da Sallustro detto il Veltro. Ancora una volta ripeto, per conoscenza e convinzione, che si sarebbe dovuto fare di tutto per sanare il rapporto critico con Gattuso. Perdere un tecnico di valore, ed un uomo schietto e leale, equivarrebbe a gettare un'ombra fitta sulla cavalcata di una squadra tra le più belle del campionato.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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