NAPOLI - A TuttoJuve l'ex arbitro internazionale Carlo Longhi introduce a Fiorentina-Juventus, commentando la designazione di Mauro Bergonzi come direttore di gara per la sfida del "Franchi". Carlo Longhi, dopo le ultime polemiche arbitrali il clima di attesa per la designazione di Fiorentina-Juventus si è fatto caldo...

"Purtroppo sono cose che non fanno bene nemmeno agli arbitri perché non gli si dà la possibilità di operare con serenità. Quello che mi auguro è che si calmino le acque e si lasci dirigere la gara con la massima serenità".

Per la cronaca, il fischietto designato sarà Bergonzi. Condivide la scelta?

"La ritengo abbastanza azzeccata, anche per una questione di equità, dal momento che ha arbitrato per tre volte sia la Juve che la Fiorentina. Se entrambe se lo ritrovano è già un segnale che nelle precedenti uscite non ha fatto male".

Eppure c'è chi storce il naso, ricordando alcune decisioni a sfavore: l'ultima da quarto uomo per l'espulsione di Conte e, andando a ritroso, un famoso Napoli-Juve con due rigori a dir poco generosi dati ai partenopei. Per intenderci, la partita del famoso tuffo di Zalayeta

"Quando giocava Zalayeta ancora un po' non c'erano le telecamere a colori (ride). Scherzi a parte, non dobbiamo andare troppo a ritroso negli anni, perché tutti possono sbagliare e nel caso di Bergonzi c'è da dire che è migliorato tanto e sta facendo una carriera eccezionale".



Proprio per il clima che c'è adesso e per la difficoltà "ambientale" della partita, ritiene Bergonzi l'arbitro in grado di dirigere la sfida con maggiore serenità rispetto agli altri?

"Direi di si. Non dimentichiamoci che è lo stesso arbitro dell'ultimo derby di Roma dove ha fatto molto bene. Considerando il fattore ambientale di quella stracittadina e come ne è uscito direi che per una gara come Fiorentina-Juventus è l'ideale".



Sui guardalinee che idea ha?

"Penso sia una cosa più secondaria, rispetto all'arbitro".

Che ricordi ha dei Fiorentina-Juventus da Lei diretti?

"Devo dire che è una partita tosta, poi ai miei tempi la rivalità era davvero molto forte. Ricordo in particolare uno Juventus-Fiorentina del 1989, pochi giorni dopo la morte di Scirea e ricordo che non fu affatto facile. Se devo trovare un aggettivo direi che era una partita spigolosa".