MILANO - Paura di volare? Nemmeno per sogno: Mazzarri si fida di lui. Pocho Lavezzi, l'uomo del lungo digiuno con il gol e delle meraviglie a 100 km/h. In coda al primo tempo, timbra la sfida tra Bari e Napoli del San Nicola; la sigilla sul finire della ripresa, con l'assist per il raddoppio di Cavani. Per Lavezzi è il quinto stagionale, e sblocca il digiuno personale che durava dalla trasferta di Cagliari del 10 novembre. Primo gol del 2011, vittoria pesante per il Napoli che ora è al secondo posto da solo: il Milan impegnato stasera nel posticipo è solo a un punto.
POCHOMANIACI — Collo del piede di Cavani, piatto di Lavezzi. L’anatomia del vantaggio è la sintesi della stagione del Napoli. Aggrappato alla furia del suo tridente, superlanciato in orbita dal talento degli argentini e dalla classe dello slovacco Hamisk, che ritorna dopo lo stop (per squalifica) dell'ultimo turno con la Fiorentina. Bisogna dare ragione a Walter Mazzarri: questo Napoli ha ancora tanta voglia di volare. E anche nella navicella del San Nicola, imposta subito le coordinate per volare in alto. Il Bari, maglia nera della serie A, non ha gli anticorpi per frenare questo Napoli affamato di vittorie, dopo lo 0-0 con la Fiorentina. La percussione di Maggio è costante (al 12’ Gillet si salva in angolo e al 24’ il portiere del Bari va a vuoto su un traversone per Cavani). Prove tecniche del gol per Lavezzi alla mezzora: dribbla Glik, poi Belmonte si trasforma nel salvagente-Bari e fa muro con il corpo. Ma il gol azzurro è nell’aria: passano otto minuti. Il film è una sceneggiatura facile-facile. Calcio di punizione: Hamsik tocca con la punta del piede, Cavani spara con il collo, in area Lavezzi corregge in rete. I duemila tifosi del Napoli in terra di Puglia in versione ‘pochomaniaci’.
DISASTRO PARISI — L'impatto di Parisi sulla ripresa ha la forza di una mareggiata nel cuore d'estate: devastante. Quando il Bari prova a raccogliersi intorno ai neo entrati Okaka e Almiron, per lanciare nella rimonte, il difensore la combina davvero grossa. Entrata scomposta, mani sul volto di Maggio, il giallo è inevitabile. Peccato che non sia il primo: è il secondo, dopo quello del primo tempo. Il Bari resta in 10, e le ambizioni (timidissime) di rimonta finiscono qui. Sul volto di Maggio, nella testa (chissà cosa gli sarà passato) di Parisi. Pochi minuti prima, storia del 18', la squadra di Ventura era venuta fuori dal letargo con una fiondata di Rudolf: brivido freddo, pero', per De Sanctis. Ma l'equazione non è ancora completo. Il primo era stato Cavani-Lavezzi; il secondo è Lavezzi-Cavani. E' il raddoppio (al 42'). Comunque la si giri, l'equazione disegna sempre la stessa curva: gol e meraviglie.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
MILANO - Paura di volare? Nemmeno per sogno: Mazzarri si fida di lui. Pocho Lavezzi, l'uomo del lungo digiuno con il gol e delle meraviglie a 100 km/h. In coda al primo tempo, timbra la sfida tra Bari e Napoli del San Nicola; la sigilla sul finire della ripresa, con l'assist per il raddoppio di Cavani. Per Lavezzi è il quinto stagionale, e sblocca il digiuno personale che durava dalla trasferta di Cagliari del 10 novembre. Primo gol del 2011, vittoria pesante per il Napoli che ora è al secondo posto da solo: il Milan impegnato stasera nel posticipo è solo a un punto.
POCHOMANIACI — Collo del piede di Cavani, piatto di Lavezzi. L’anatomia del vantaggio è la sintesi della stagione del Napoli. Aggrappato alla furia del suo tridente, superlanciato in orbita dal talento degli argentini e dalla classe dello slovacco Hamisk, che ritorna dopo lo stop (per squalifica) dell'ultimo turno con la Fiorentina. Bisogna dare ragione a Walter Mazzarri: questo Napoli ha ancora tanta voglia di volare. E anche nella navicella del San Nicola, imposta subito le coordinate per volare in alto. Il Bari, maglia nera della serie A, non ha gli anticorpi per frenare questo Napoli affamato di vittorie, dopo lo 0-0 con la Fiorentina. La percussione di Maggio è costante (al 12’ Gillet si salva in angolo e al 24’ il portiere del Bari va a vuoto su un traversone per Cavani). Prove tecniche del gol per Lavezzi alla mezzora: dribbla Glik, poi Belmonte si trasforma nel salvagente-Bari e fa muro con il corpo. Ma il gol azzurro è nell’aria: passano otto minuti. Il film è una sceneggiatura facile-facile. Calcio di punizione: Hamsik tocca con la punta del piede, Cavani spara con il collo, in area Lavezzi corregge in rete. I duemila tifosi del Napoli in terra di Puglia in versione ‘pochomaniaci’.
DISASTRO PARISI — L'impatto di Parisi sulla ripresa ha la forza di una mareggiata nel cuore d'estate: devastante. Quando il Bari prova a raccogliersi intorno ai neo entrati Okaka e Almiron, per lanciare nella rimonte, il difensore la combina davvero grossa. Entrata scomposta, mani sul volto di Maggio, il giallo è inevitabile. Peccato che non sia il primo: è il secondo, dopo quello del primo tempo. Il Bari resta in 10, e le ambizioni (timidissime) di rimonta finiscono qui. Sul volto di Maggio, nella testa (chissà cosa gli sarà passato) di Parisi. Pochi minuti prima, storia del 18', la squadra di Ventura era venuta fuori dal letargo con una fiondata di Rudolf: brivido freddo, pero', per De Sanctis. Ma l'equazione non è ancora completo. Il primo era stato Cavani-Lavezzi; il secondo è Lavezzi-Cavani. E' il raddoppio (al 42'). Comunque la si giri, l'equazione disegna sempre la stessa curva: gol e meraviglie.