Il Punto
IL PUNTO - V. Petrazzuolo: "Napoli, basta puntare il dito contro il club, Sarri sveli il suo futuro"
26.04.2016 13:41 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Un Napoli padrone del campo, che sembrava da un momento all'altro dare il fatidico colpo del ko, ha perso contro una Roma non irresistibile in una sfida che andava vinta, o almeno pareggiata, per allontanare lo spauracchio dell'eventuale perdita del secondo posto in classifica. Spalletti ha avuto una gran fortuna nel finale di gara con il bel gol di Nainggolan da fuori area. Caccia allora ai colpevoli. In primis Sarri con la testa al pareggio, che non avrebbe cambiato di una virgola le distanze in classifica dai giallorossi. La Roma si è subito dimostrata una squadra stanca ed impaurita dal blasone dell'avversario. Sarri, purtroppo, non ha saputo approfittare di questo fattore ed ha sbagliato i cambi, sostituendo proprio coloro che in campo stavano dando l'anima: Mertens ed Allan. Eppure dalle condizioni atletiche dei centrocampisti avversari si vedeva palesamente che erano con l'acqua alla gola... Si doveva osare di più ed aumentare il ritmo della gara. Accontentandosi del pari, il Napoli ha giocato con il freno a mano tirato e il risultato finale non l'ha premiato. Bisogna ringraziare Sarri per il bel gioco espresso dalla squadra, ma al tempo stesso non si deve dimenticare che la sua fase offensiva è quella del suo predecessore, Rafa Benitez. Lo spagnolo era stato tradito dal suo celebre 4-2-3-1, modulo rivisto dal tecnico del Napoli e trasformato in un 4-3-3, con l'aggiunta del terzo centrocampista tanto invocato dagli addetti ai lavori e non. Additare Aurelio De Laurentiis, di un mercato acquisti di gennaio asfittico ed incompleto, è un modo di colpevolizzare non coerente in quanto la rosa del Napoli non la si può assolutamente considerare di scarso valore. Una considerazione a parte merita il prolungato silenzio stampa. Forse si teme qualcosa? L'eventuale non rinnovo di Sarri o quello di Higuain? Oppure quello di Insigne e Koulibaly? Oppure quello di Gabbiadini oltre le richieste dei procuratori? Il tutto va affrontato con serenità perchè il tifoso vuole sapere e capire per trarne le sue conclusioni. Lamentarsi a volte fa anche bene, ma le esagerazioni sono assolutamente da evitare. Sarri sveli il suo futuro. Sono film già visti e rivisti anche nel recente passato. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Basta accusare la proprietà, l'unica alla fine a rimetterci se le cose non vanno per il verso giusto. Non diamo alibi a nessuno e ringraziamo solo chi da diversi anni ha reso il Napoli protagonista in Italia ed in Europa. La squadra azzurra merita l'ammissione diretta in Champions League. I presupposti ci sono tutti e bisogna crederci fermamente. E' bello risentire al San Paolo quell'urlo Champions che si diffonde con la sua fierezza in tutta la città di Napoli.

 

 

Vincenzo Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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26/04/2016 - 13:41

NAPOLI - Un Napoli padrone del campo, che sembrava da un momento all'altro dare il fatidico colpo del ko, ha perso contro una Roma non irresistibile in una sfida che andava vinta, o almeno pareggiata, per allontanare lo spauracchio dell'eventuale perdita del secondo posto in classifica. Spalletti ha avuto una gran fortuna nel finale di gara con il bel gol di Nainggolan da fuori area. Caccia allora ai colpevoli. In primis Sarri con la testa al pareggio, che non avrebbe cambiato di una virgola le distanze in classifica dai giallorossi. La Roma si è subito dimostrata una squadra stanca ed impaurita dal blasone dell'avversario. Sarri, purtroppo, non ha saputo approfittare di questo fattore ed ha sbagliato i cambi, sostituendo proprio coloro che in campo stavano dando l'anima: Mertens ed Allan. Eppure dalle condizioni atletiche dei centrocampisti avversari si vedeva palesamente che erano con l'acqua alla gola... Si doveva osare di più ed aumentare il ritmo della gara. Accontentandosi del pari, il Napoli ha giocato con il freno a mano tirato e il risultato finale non l'ha premiato. Bisogna ringraziare Sarri per il bel gioco espresso dalla squadra, ma al tempo stesso non si deve dimenticare che la sua fase offensiva è quella del suo predecessore, Rafa Benitez. Lo spagnolo era stato tradito dal suo celebre 4-2-3-1, modulo rivisto dal tecnico del Napoli e trasformato in un 4-3-3, con l'aggiunta del terzo centrocampista tanto invocato dagli addetti ai lavori e non. Additare Aurelio De Laurentiis, di un mercato acquisti di gennaio asfittico ed incompleto, è un modo di colpevolizzare non coerente in quanto la rosa del Napoli non la si può assolutamente considerare di scarso valore. Una considerazione a parte merita il prolungato silenzio stampa. Forse si teme qualcosa? L'eventuale non rinnovo di Sarri o quello di Higuain? Oppure quello di Insigne e Koulibaly? Oppure quello di Gabbiadini oltre le richieste dei procuratori? Il tutto va affrontato con serenità perchè il tifoso vuole sapere e capire per trarne le sue conclusioni. Lamentarsi a volte fa anche bene, ma le esagerazioni sono assolutamente da evitare. Sarri sveli il suo futuro. Sono film già visti e rivisti anche nel recente passato. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Basta accusare la proprietà, l'unica alla fine a rimetterci se le cose non vanno per il verso giusto. Non diamo alibi a nessuno e ringraziamo solo chi da diversi anni ha reso il Napoli protagonista in Italia ed in Europa. La squadra azzurra merita l'ammissione diretta in Champions League. I presupposti ci sono tutti e bisogna crederci fermamente. E' bello risentire al San Paolo quell'urlo Champions che si diffonde con la sua fierezza in tutta la città di Napoli.

 

 

Vincenzo Petrazzuolo

 

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